Destro e Sinistro: Due Mondi Separati
di Nicola Cutolo
I due emisferi cerebrali hanno funzioni differenti: uno è razionale, l’altro intuitivo. Gli studi sul cervello umano spiegano dove hanno sede le nostre facoltà paranormali.
Fenomeni psichici e paranormali sono come i sogni e la creatività: provengono dalla zona destra del nostro cervello, un universo ancora inesplorato. Ma è l’emisfero sinistro, con la sua razionalità, che frena queste facoltà per evitare che escano dal nostro controllo. Talvolta questo conflitto provoca gravi squilibri e perfino la pazzia.
Le ricerche sul cervello rivelano che l’emisfero destro ha un ruolo particolare sia nell’esplorazione creativa che nella genesi dei fenomeni paranormali. L’una e l’altra vengono, del resto, dal livello inconscio. L’emisfero sinistro pare sia invece il luogo privilegiato di quelle attività mentali nelle quali il soggetto è più consapevole e critico.
L’emisfero destro appare il veicolo delle intuizioni paranormali, quelle che danno luogo alla telepatia e alla chiaroveggenza. Anche gli effetti psicocinetici sembrano passare attraverso l’emisfero destro. Questi ultimi non sono sempre intenzionali. Quando un soggetto esercita un’azione psicocinetica su un oggetto a distanza (piegando, per esempio, una posata senza toccarla) i suoi atti sono coordinati e controllati fino a un certo punto, un po’ come i movimenti di un neonato.
Osservando i filmati che riprendono sensitivi come Nina Kulagina, Ted Serios o Uri Geller, si rimane colpiti dalla somiglianza dei loro sforzi con quelli di un paralitico che cerchi di muovere l’arto offeso. Tutto questo accade perché gli impulsi psicocinetici passano per l’emisfero destro, mentre rimane inattivo quello sinistro, incaricato dei controlli motori e di altre funzioni “meccaniche” e razionali.
Anche le esperienze allucinatorie passano per l’emisfero destro. Ecco perché negli stati alterati di coscienza il soggetto non solo recepisce quel che crede di vedere, ma non avverte la minima sollecitazione a dubitarne.
L’emisfero destro appare, insomma, più recettivo. Grazie ad esso, il soggetto apprende soprattutto quei dati che gli provengono dalle realtà più sottili, dalla dimensione del paranormale. Alla parte sinistra pare affidato invece il compito di filtrare le informazioni captate dal destro. Diversamente i nostri canali di comunicazione con l’esterno risulterebbero intasati da un sovraccarico sensoriale ed extrasensoriale di messaggi provenienti non dal solo presente, ma, nel tempo stesso, dal passato e dal futuro.
Due Emisferi a Confronto
Ci sono così gruppi di neuroni corticali che sospendono la loro attività per non lasciar passare una eccessiva quantità di stimoli. Il funzionamento di questi neuroni può rivelarsi a volte difettoso. È possibile che siano questi “disservizi” i veri responsabili dell’intrusione, nella coscienza, di dati paranormali, che l’emisfero destro riceve e il sinistro non censura.
Si può dire che la parte sinistra del cervello ignora o nega la dimensione propria della psiche, mentre la destra fa del suo meglio per recepirla. L’emisfero sinistro lascia libero il destro di vivere non solo fenomeni paranormali ma anche sogni e allucinazioni e stati di trance, di creare metafore e miti, di accogliere ispirazioni ed intuizioni letterarie, artistiche e musicali. Si limita a filtrare tutto ciò grazie a una funzione critica. Si può quasi dire che la parte destra “riceve” mentre la sinistra dubita, è scettica, dà credito solo a ciò che è razionale e corrisponde a parametri logici.
Fenomeni Paranormali e Creatività Sono Legati
Fin dall’inizio di questo secolo molti studiosi hanno sottolineato l’affinità che lega i fenomeni paranormali alla creatività. Sia gli artisti che i medium usano il cervello come un sistema aperto. Gli uni e gli altri si dispongono, con spirito positivo, in pieno rilassamento, lasciandosi andare ad una forma di dissociazione mentale o ad uno stato alterato di coscienza. Tuttavia queste persone hanno bisogno del contributo dell’emisfero sinistro per decodificare, organizzare e raffinare il materiale trasmesso dall’altro emisfero. Inoltre l’emisfero destro è capace di “recuperare” funzioni minori, magari sopite, che normalmente sono localizzate in aree dell’emisfero sinistro.
Per contro, uno sviluppo esplosivo o prematuro dell’emisfero destro può compromettere, o almeno disturbare, funzioni legate all’altro. Un esempio? Quel grande genio musicale che fu Beethoven tendeva, nello scrivere, a commettere errori che sono tipici dei bambini dislessici. La dislessia è un disturbo che si riscontra nei giovani che hanno difficoltà ad imparare a leggere da soli, per fattori emotivi.
Il genio Beethoven era incapace di scrivere una moltiplicazione o una divisione, era goffo e sgraziato nei movimenti, non apprese mai a ballare; da solo, non riusciva a temperare una matita. Eppure era un genio. È dunque probabile che tali disturbi, ben lungi dall’essere di natura neurologica, fossero strettamente connessi allo sviluppo tanto rapido ed incontrollabile della sua creatività.
Lo sviluppo mentale di Beethoven fu forse condizionato anche dall’educazione severa che questi ebbe tra i cinque e i sei anni di età, da chi esercitò su di lui una forte pressione per sollecitare al massimo le sue doti di bambino prodigio. Uno sviluppo eccessivo dell’emisfero celebrale destro può infatti causare al sinistro disturbi e squilibri fino a provocare casi di inibizione, di non-sviluppo. Questo spiega i casi apparentemente contraddittori di ragazzi autistici o comunque ritardati che sviluppano facoltà mentali stupefacenti come quella di compiere calcoli matematici complicatissimi in pochi istanti, battendo in velocità perfino i computer.
Il Controllo dell’Emisfero Sinistro
L’emisfero destro del cervello può essere quindi il luogo privilegiato in cui prendono forma i miti e i sogni, da cui trae ispirazione la creatività poetica artistica e musicale e qualsiasi forma di genialità, dove si hanno le percezioni paranormali e donde muovono le azioni psicocinetiche. Esso ha, nondimeno, estremo bisogno dei poteri frenanti, di filtraggio e di compensazione dell’emisfero sinistro, che vigila con la sua fredda razionalità. Se viene meno quel filtro possono avere via libera delle forze dirompenti e incontrollabili che potremmo definire demoniache. Verrebbe a crearsi nell’uomo uno spazio aperto a tutte le possibili forme di trance e di estasi, di possessione e di pazzia.
La sopravvivenza stessa della civiltà è affidata alla “tenuta” dell’emisfero sinistro e a tutti quei fattori che possono favorire, tra i due emisferi del cervello, la cooperazione più armoniosa. Ma senza l’emisfero destro, l’uomo sarebbe privato della sua dote migliore: la capacità di sognare, di guardare al di là della realtà e di penetrare il mistero che lo circonda.
Articolo di Nicola Cutolo
Fonte: https://www.karmanews.it/46140/destro-e-sinistro-due-mondi-separati/
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