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Gustavo Rol a Parigi nel 1927

A Parigi, in un caffé, conobbe la ragazza che poi diverrà sua moglie. Si chiama “Elna Resch-Knudsen”, è norvegese ed è figlia di un capitano di marina. Il periodo di Parigi rappresenta un momento cruciale della sua vita: qui le sue “ricerche” che riguardano le possibilità e potenzialità dello spirito dell’uomo, iniziate già anni prima, sfociano in quella “scoperta” che farà di lui una delle persone più enigmatiche del ventesimo secolo. Nel 1927 annoterà sul suo diario queste parole: “Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura”….

A Parigi, in un caffé, conobbe la ragazza che poi diverrà sua moglie. Si chiama “Elna Resch-Knudsen”, è norvegese ed è figlia di un capitano di marina. Il periodo di Parigi rappresenta un momento cruciale della sua vita: qui le sue “ricerche” che riguardano le possibilità e potenzialità dello spirito dell’uomo, iniziate già anni prima, sfociano in quella “scoperta” che farà di lui una delle persone più enigmatiche del ventesimo secolo. Nel 1927 annoterà sul suo diario queste parole: “Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura”.

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