Percepire Dimensioni Parallele nel volto di un’altra persona
di Niccolò Angeli
Ecco una tecnica semplicissima con cui tutti possono vedere fisicamente la presenza di infinite dimensioni parallele semplicemente guardando negli occhi un’altra persona. Scoprirete che la persona che vi sta davanti è in realtà molte altre persone, ognuna esistente nella sua realtà individuale.
Per questa tecnica facciamo uso di una modalità molto antica: quello dello sguardo fisso. Lo sguardo fisso (ossia senza sbattere le palpebre) è stato usato per millenni come tecnica di meditazione. Qualcuno potrebbe pensare che questo sia semplicemente dovuto al fatto che quando cessiamo di sbattere le palpebre abbiamo accesso ad uno stato più ipnotico, ma in realtà questo è solo un aspetto di qualcosa di molto più affascinante.
Ogni volta che sbattiamo le palpebre resettiamo la nostra percezione visiva, e questo mantiene la percezione stabile. Solitamente, a meno di non essere dei veggenti molto dotati, se sbattiamo le palpebre a una frequenza normale (quella dettata dall’automatismo dei muscoli delle palpebre), quello che vediamo continua ad essere quello che vediamo abitualmente.
Ma… se cominciamo volontariamente a rallentare lo sbattere delle palpebre, nuove percezioni visive raggiungono la nostra coscienza, e se cessiamo di sbattere le palpebre per un tempo che supera i 2 minuti… un intero nuovo mondo comincia ad apparire ai nostri occhi.
Quando guardiamo qualcosa senza sbattere le palpebre e manteniamo un focus diffuso, rilassato, senza concentrare lo sguardo in un punto preciso, cominceremo dopo un periodo di tempo che può andare dai 20 ai 60 secondi a ricevere percezioni “extra”.
All’inizio saranno percezioni molto sottili (bagliori, ombre, forme che appaiono e scompaiono in un lampo), ma più riusciamo a mantenere questo stato più le percezioni extra si faranno presenti, fino al momento in cui ci potremmo sentirci avvolti da esse, e ciò che vediamo davanti a noi non assomiglierà più molto a ciò che vedevamo prima.
Non occorre essere veggenti per raggiungere questo stato. Tutti possono accedervi semplicemente cessando di sbattere le palpebre e mantenendo il focus dello sguardo diffuso e rilassato.
Potreste vedere il campo energetico che compenetra ogni cosa (la cosiddetta “aura”), ma non è detto. Quello che sicuramente comincerete a vedere e percepire è la “sotto struttura” della realtà, il sovrapporsi delle multi dimensioni e l’ordine energetico che le mette in relazione.
Tecnica 1 (a coppie): percepire le multi-dimensioni nel volto di una persona
Questa tecnica si effettua in coppia, sedendo uno di fronte all’altro e guardandosi semplicemente negli occhi sbattendo le palpebre il meno possibile. Ogni cosa nell’Universo esiste contemporaneamente in infinite dimensioni parallele, se osserviamo il volto di una persona (ancor di più se è una persona con cui ci sentiamo in sintonia vibrazionale) possiamo fare esperienza di questo fatto molto rapidamente. Ci vorrà un po’ più d’impegno se osservate un minerale, ma il concetto è lo stesso.
Ecco la tecnica:
– Sedete con la schiena diretta uno di fronte all’altro, a una distanza di circa 50 cm e con gli occhi alla stessa altezza.
– Non indossate lenti a contatto, se vedete sfocato anche a 50 cm usate degli occhiali. State in un ambiente in penombra o dove la luce non è troppo forte (dovete poter tenere gli occhi aperti senza che la luce vi dia fastidio). Meglio anche evitare stimoli visivi troppo acuti intorno a voi (come colori troppo accesi).
– Guardatevi reciprocamente negli occhi in modo rilassato, mantenendo un focus diffuso, senza concentrare lo sguardo in un punto preciso. Vi troverete naturalmente ad osservare ora un occhio ora l’altro occhio della persona, è normale, semplicemente siate rilassati e lasciate che il vostro focus si espanda naturalmente.
– Portate attenzione ai muscoli del collo, del viso e della mascella. Rilassateli più e più volte mentre espirate per aumentare lo stato di rilassamento.
– Se avvertite bruciore agli occhi, chiudeteli dolcemente e manteneteli chiusi alcuni secondi. Non forzate se siete a disagio.
– Effettuate l’esercizio per un minimo di 10 minuti, per tutto il tempo che volete.
Praticamente tutti, effettuando questa semplice tecnica, percepiscono il volto della persona cambiare. Potreste accorgervi con stupore che la vostra amica diventa un brutto ceffo con i baffi, o un essere che ha poco di umano, o una donna mediorientale dai tratti delicati… è uno spettacolo molto suggestivo e sicuramente vi porterà a conoscere più profondamente l’essere umano che avete di fronte.
Qualcuno pensa che quelle che si percepiscono siano le “vite passate”. Lascio ad ognuno di interpretare liberamente la propria esperienza, sicuramente quello che si percepisce è la presenza di informazione extra, di dimensioni diverse sovrapposte un all’altra, che esistono contemporaneamente.
Poiché sappiamo che l’universo è un intrico di infinite dimensioni parallele, che esistono nello stesso punto e nello stesso momento eterno, per me il concetto di “vite passate” è solo un modo che abbiamo per riuscire a comprendere qualcosa che la nostra mente non potrebbe altrimenti afferrare. Come spiega bene Bashar, le “vite” sono in realtà tutte parallele e contemporanee, ma abbiamo bisogno dell’illusione del tempo per poterne fare un’esperienza che la nostra mente possa comprendere. Ma questa, in ogni caso, è un’altra storia da raccontare.
Tecnica 2 (da soli): percepire la sotto struttura della realtà osservando i pattern vegetali della natura
Questa tecnica si può effettuare da soli, preferibilmente in un bosco (ma potete provare anche con l’edera del muro di casa vostra, o con l’erba del vostro prato). Se trovate un luogo nella natura dove la luce non è troppo forte e vi sentite a vostro agio, circondati dall’energia frizzante della vita naturale, avrete risultati strepitosi.
L’esercizio si effettua sedendo per terra, su una roccia, o su un seggiolino e osservando un pattern vegetale di qualsiasi tipo. Un pattern non è altro che una struttura che si ripete in modo simile, creando una texture davanti a voi. Vanno bene quindi: la corteccia di un grande albero (deve coprire bene il vostro campo visivo), un ampio cespuglio, un tappetto di foglie o muschio per terra, una parete rocciosa e così via…
Una volta che vi sarete allenati con i pattern potrete provare ad osservare qualsiasi cosa accedendo allo stesso stato di coscienza. Ripetete tutti gli accorgimenti già descritti nella tecnica precedente, quindi lo sguardo fisso e rilassato, il rilassamento dei muscoli, e via dicendo, mentre osservate un pattern vegetale a una distanza per voi confortevole (basta che copra la maggior parte del vostro campo visivo).
Dopo un pò il vostro cervello comincerà a interpretare diversamente dal solito le forme del pattern, suggerendo alla vostra coscienza un “ordine” sotteso a ciò che state guardando. Potreste dunque percepire una griglia, un intrico di linee, un mosaico formato da tutte le parti dell’immagine che hanno un tono di colore simile, e così via.
Ecco che vi state aprendo a percepire la sotto struttura della realtà, la geometria spirituale di cui tutto è composto. Di frequente, effettuando questo semplice esercizio, ho percepito una griglia di linee che si intersecano all’infinito formare l’immagine apparentemente caotica di un tappeto di foglie. Non vi è nulla di miracoloso nell’accedere a questo stato di coscienza… il miracolo è semmai concedersi un’ora per sostare nella natura a guardare un cespuglio!
Quello che vi diranno gli scettici razionalisti
C’è sempre uno scettico razionalista in famiglia, o nel vostro gruppo di amici. Di solito ha una buona formazione scientifica, e farà di tutto per convincervi che quello che sperimentate è solo un’allucinazione. Vi parlerà di anatomia del cervello, di percezioni alterate, di fisica e oftalmologia. Il segreto per non lasciare che vi getti in un mare di confusione e il seguente: Evitate di parlargli delle vostre esperienze!
Non fate l’errore di cercare di convincere coloro che non hanno nessun desiderio di essere convinti. Fate le vostre esperienze e lasciate che ognuno faccia le proprie con i suoi tempi. Condividete invece con coloro che sentite aperti e sinceramente incuriositi da ciò che fate. Se qualcuno cerca di screditare ciò che avete sperimentato, lasciatelo al suo monologo, non avete bisogno di difendere le vostre esperienze, perché nessuno può portarvele via.
Smettere di sbattere le palpebre fa male alla salute?
Qualcuno vi dirà che se smettete di sbattere le palpebre vi farà male agli occhi. Nella mia esperienza e in quella di tutte le persone con cui ho effettuato questo esercizio, questo non è corretto. Sbattere le palpebre aiuta a mantenere gli occhi umidi, ma quando smettiamo di farlo gli occhi lacrimano spontaneamente mantenendo tale equilibrio anche se non sbattiamo le palpebre.
Io e molti altri abbiamo passato oltre 5 minuti e più senza sbattere le palpebre, e ne abbiamo tratto solo benefici. È importante però, come per tutti gli esercizi di meditazione, che vi avviciniate a questa tecnica con dolcezza, senza forzare assolutamente il vostro corpo. Se gli occhi vi bruciano o vi dolgono mentre sono aperti, significa che vi siete spinti troppo in là.
È invece normale che gli occhi vi brucino un po’ quando li chiudete, dopo averli tenuti aperti per un periodo di tempo superiore ai 30 secondi. Non preoccupatevi se questo accade, semplicemente lasciate riposare gli occhi tenendoli chiusi un po’ più a lungo e il bruciore passerà rapidamente.
Quando raggiungete uno stato di profondo rilassamento, non sentirete più il bisogno di sbattere le palpebre. Avvertirete una sensazione intorno e dentro agli occhi che potreste definire calore, frescore, pizzicore… è semplicemente un segno del rilassamento di quella zona del corpo, e che quindi siete sulla strada giusta. Ricordate: più vi sentirete rilassati più a lungo potrete effettuare lo sguardo fisso, più percezioni “extra” riceverete.
Altri segni che siete sulla buona strada
Ecco alcuni segni che state andando bene. Non preoccupatevi, non state perdendo la vista, state solo accedendo a una Visione Superiore!
– Il campo visivo si oscura improvvisamente, talvolta in modo pulsante (alternando oscurità e luminosità) in corrispondenza con le sistole e diastole (i “battiti”) del vostro cuore.
– Vedete un colore luminoso pulsante davanti ai vostri occhi (può essere una sfera, una stella o una forma indefinita, solitamente di colore viola o bianco, talvolta rosso).
– Provate un senso di pizzicore negli occhi e nel cranio, sentite il collo e la testa estremamente rilassati.
– Il volto della persona o ciò che state guardando pulsa, come se respirasse, gonfiandosi e sgonfiandosi.
L’elenco potrebbe essere infinito, in quanto gli effetti di ogni pratica sono sempre soggettivi. Anche se provate commozione, desiderio di piangere, senso di apertura del cuore, senso di gioia, ovviamente è un buonissimo segno.
Ricordatevi di non effettuate questi esercizi con le lenti a contatto. Se siete molto miopi, tanto da vedere sfocato il volto di una persona a 50 cm di distanza, usate piuttosto degli occhiali. Non allarmatevi comunque… non succede nulla di grave se indossate lenti a contatto, semplicemente la lacrimazione spontanea degli occhi le farà appannare e dopo poco vi sembrerà che si sia alzata una fitta nebbia!
Conclusioni
Divertitevi a sperimentare questa esperienza, senza “ragionarci” troppo sopra, o sforzandovi di trarvi importanti insegnamenti. La Vita insegna di per sé quando, come bambini, apriamo il cuore alle percezioni e giochiamo a scoprire nuovi modi di vedere le cose. Quindi siate certi che, senza bisogno che vi sforziate di capire perché percepite quello che percepite, l’insegnamento giungerà al cuore in un lampo, sostando appena nella mente.
Articolo di Niccolò Angeli
Molto interessante. Tutto quello che ho letto. In particolare il post sulle palpebre e quello sulla supercoscienza. Mi piacerebbe approfondire