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Atterraggio
Aspettami Terra,
scendo per un momento,
una breve vita,
per camminare sulle tue Sabbie,
nuotare nei tuoi Mari,
e volare dentro l’Aria che ti avvolge.
Guarderò il Cielo dalla terra,
il Sole e la Luna,
sarà doloroso desiderare l’alto dal basso,
ma serberò nel profondo la certezza
che l’Infinito è la nostra vera Casa.
Mauro…
Continua a leggere →I poeti
I poeti sono bambini
che giocano con le sillabe
in cerca di sprazzi d’eterno
e costruiscono con le parole
castelli incantati
e torri e campanili
per raggiungere il cielo
Qualcuno leggerà
e ne sarà confortato
qualcuno capirà
e morirà in pace
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Ho imparato
Poesia di Fabio Strinati
Ho imparato presto a camminare
sulla scacchiera di un’epoca
a me contraria.
Ho visto nella folta spirale
l’imbarazzo per un’avventura
chiamata vita
che ormai per dissimmetria
ho presto dimenticato.
Ho visto te come nutrice di astri,
e in me, la moltiplicazione
di speranze indomabili
come sospiro ad ogni patimento.
Ho imparato la parola,
rarissima perla contro il pianto
e la tristezza carica d’aroma.
Poesia di Fabio Strinati…
Continua a leggere →Sogno di primavera
Senti questo silenzio, è il suono della Natura. Non siamo solo noi, ma tutto e tutti, intorno a noi ci lasciano in pace. È come essere dentro un’affettuosa solitudine, è l’eccitazione di una miracolosa lontananza dall’intero universo, ma dentro l’universo come parte di esso. Abbiamo l’eternità, perchè il tempo non esiste, e possiamo stare un’intera vita nell’incanto della sabbia dorata davanti all’oceano, e le onde brillanti di luce. Abbiamo in un istante mille vite, e il coraggio di viverle tutte, perchè siamo fatti di un pensiero diverso, di uno spirito che permea le cose e va sopra di esse, unendole, accarezzandole come il divino vento della primavera.
Mauro…
Continua a leggere →Quando tornerò a Volare
di Mauro Vanzini
Oggi finalmente ho guardato fuori dalla finestra, oggi scrivo delle righe.
Ecco qua, dopo tanti anni in cui mi si era fermato il cuore, ritrovo là fuori un cielo di piombo, e non ho più persone.
Da queste nubi, vedo scendere gocce nuove, figlie di un dolore più spaventoso.
C’è ancora molto del vostro odio nei miei ricordi, ma passerà, come tutto.
Anni del mio passato, vi ringrazio, perché mi avete dato il mare, e quadri freschi di ogni natura, di ogni sogno. Non mi scorderò mai di quella perla divina dentro la mia mano, scoperta nel mio piccolo paradiso; né dei miei boschi, né dei tramonti tiepidi e silenziosi, oltre le onde brevi della sera.
C’erano le alghe sulla sabbia, e delle grandi conchiglie vuote.
Ma ora siete qui, cupe nubi, e più sotto vedo individui che camminano, persi più di un tempo, bloccati in una paura di cui non sanno il perché.
Se non la getti come un sasso nello stagno, la vita si trasforma in veleno, e ti paralizza l’anima.
Se trattieni le lacrime dei tuoi giorni, le stelle smettono di ruotare, la luna si scorda di te, e il vento lieve di primavera non ha più niente da dirti.
Ma grazie a te, vita serena di un tempo, tornerò a volare, partirò per lo stesso sogno di sempre, verso la stessa libertà di una volta, quando correvo con le ali ai piedi.
Getterò i miei sassi nello stagno, lascerò lacrime sulla terra, e riposerò finalmente, in una notte tutta per me.
Poesia di Mauro Vanzini…
Tre Notturni
Un balcone aperto
sul mare sconfinato
ove s’inseguono
guizzi d’argento
mentre un canto si spegne
laggiù
ove si addensa l’ombra
Nella città deserta
gli alberi lungo i viali
con sussurri di fronde
si scambiano segreti
sotto la fioca luce dei fanali
Da inesplorati abissi di silenzio
un cane abbaia
la sua solitudine
alla luna.
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Primavera

Ora che svaniscono
le brume dell’inverno
chi dipinge nella luce dell’alba
le nuvole di rosa?
Chi decretò che a maggio
sbocciassero le rose?
Chi dice all’albero
di vestirsi di gemme
disegnando arabeschi
contro l’azzurro del cielo
proprio quando il sole
raggiunge il punto giusto
nell’arco zodiacale?
C’è dunque un Dio tra le stelle
e un eco della sua misura
si espande sino a noi
risuonando per tutto l’universo.
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →2 Novembre
Quando sarò morta
non portate fiori sulla mia tomba
in un triste cimitero
perduto nella nebbia
Cercatemi altrove
su qualche stella vagante
che s’accende al tramonto
nelle sere d’estate
Ileana De Stefano…
Continua a leggere →Finalmente… Casa
di Sid Atma
Nel profondo del mio cuore, percepisco e riconosco un movimento verso una Fonte che ha in sé Vita, che è Essa stessa Vita, che rinnova e rigenera tutta la Vita.
“Come un fiore che schiude i suoi petali al sole del mattino, come un piccolo d’aquila che spalanca il becco per ricevere nutrimento dalla sua regale madre, come un innamorato che apre le braccia per accogliere e stringere a sé l’amata, diventando uno, come terra arida che assorbe avidamente ogni singola goccia di una fresca e tanto attesa pioggia, con la quale poi si mescola, divenendo indistinguibile, ma mutata nel colore, nell’odore, nel sapore e persino nella consistenza…
Così in me, nel profondo del mio cuore, percepisco e riconosco un movimento verso una Fonte che ha in sé Vita, che è Essa stessa Vita, che rinnova e rigenera tutta la Vita…
Sto così bene
Sto così bene dentro queste nubi. Prima non l’avevo capito, la mia mente vagava alla deriva, dentro il chiasso degli uomini e dei loro stupidi motori. Ma ora scorgo una rotta verso la meraviglia, disegnata sulle onde del Mare su cui io vivo, e nel Cielo dentro cui volerò, per un viaggio verso il gioioso mistero del Sole, e della sua Luce.
Mauro…
Continua a leggere →
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2 Novembre — Nessun commento