di Mauro Vanzini
Oggi finalmente ho guardato fuori dalla finestra, oggi scrivo delle righe.
Ecco qua, dopo tanti anni in cui mi si era fermato il cuore, ritrovo là fuori un cielo di piombo, e non ho più persone.
Da queste nubi, vedo scendere gocce nuove, figlie di un dolore più spaventoso.
C’è ancora molto del vostro odio nei miei ricordi, ma passerà, come tutto.
Anni del mio passato, vi ringrazio, perché mi avete dato il mare, e quadri freschi di ogni natura, di ogni sogno. Non mi scorderò mai di quella perla divina dentro la mia mano, scoperta nel mio piccolo paradiso; né dei miei boschi, né dei tramonti tiepidi e silenziosi, oltre le onde brevi della sera.
C’erano le alghe sulla sabbia, e delle grandi conchiglie vuote.
Ma ora siete qui, cupe nubi, e più sotto vedo individui che camminano, persi più di un tempo, bloccati in una paura di cui non sanno il perché.
Se non la getti come un sasso nello stagno, la vita si trasforma in veleno, e ti paralizza l’anima.
Se trattieni le lacrime dei tuoi giorni, le stelle smettono di ruotare, la luna si scorda di te, e il vento lieve di primavera non ha più niente da dirti.
Ma grazie a te, vita serena di un tempo, tornerò a volare, partirò per lo stesso sogno di sempre, verso la stessa libertà di una volta, quando correvo con le ali ai piedi.
Getterò i miei sassi nello stagno, lascerò lacrime sulla terra, e riposerò finalmente, in una notte tutta per me.
Poesia di Mauro Vanzini…
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Ciao Mauro con poche parole hai espresso la bellezza del creato e l infinita grandezza delle nostre anime grazie per avermelo ricordato un abbraccio dalla tua amica Cinzia
Semplicemente meravigliosa,
Rendersi conto di quello che abbiamo!!
Grazie!
Ciao Cinzia, grazie. A volte ci basta un momento di “distrazione” per finire in alto. Da lassù la nostra vita e le nostre tribolazioni appaiono meno dolorose, piccole e lontane… anche se poi, lo sappiamo bene, dobbiamo riscendere ogni volta, e andare avanti con i piedi per terra. Ma a quel punto sappiamo che non sarà sempre e solo dolore. Un abbraccio, Mauro
Grazie, è proprio quello che penso anch’io: accettare la nostra vita. Grazie e un abbraccio, Mauro