Camminare
Camminare, l’ho scritto tante volte, ma forse solo adesso capisco la ragione. Ho sempre creduto che mi servisse una linea per indicare le ore delle mia vita, e i minuti, così come un orologio ha bisogno di lancette per segnare il tempo. No, non era questo!
La verità è che sto camminando verso la pace, una meravigliosa casa senza pareti né tetto, un luogo fatto di una bellezza che mi attraverserà. Ma la mèta è tanto lontana, che non la vedo se non attraverso un miraggio. Dio mi regala pochi istanti di gioia, li lascia cadere per me come fiocchi di neve sopra un deserto di sabbia rovente. Alcuni riesco a coglierli, la gran parte posso solo vederli evaporare!
Ma in fondo mi bastano. Uno solo di quegli istanti, è come tutti. E’ un messaggio in cui avere fede nei momenti di dolore, è una poesia che va oltre le misere parole, è la verità che mi sfiora. Camminando, anno dopo anno, tutta la vita, sopra il caldo insopportabile della terra e sopra il gelo del ghiaccio, un giorno diventerò un punto senza tempo né spazio, e sarò finalmente libero da questo insopportabile sarcofago di argilla secca.
Mauro
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