Le massime, gli insegnamenti e i discorsi dei grandi capi e delle figure più autorevoli fra i nativi americani permettono al lettore di cogliere la profondità e la purezza della loro filosofia, di apprezzareil modo in cui affrontavano i piccoli e grandi problemi dell'esistenza (il cibo, la caccia, la religione, il rapporto con la natura, la guerra e la morte), e di conoscere le vicissitudini che li hanno portati prima ad accogliere e poi a combattere l'uomo bianco, il quale li ha privati della terra e relegati nelle riserve.
Le parole dei nativi possiedono una saggezza, un'intensità e un'energia ancora capaci di sorprenderci, rasserenarci, rinvigorirci.
Come afferma Kent Nerburn, "esse sembrano assumere una "vita propria, nella quale i ritmi e le cadenze creano una profusione di immagini e armonie, finchè non avvertiamo il battito del cuore dell'autore e non percepiamo la linfa vitale dell'esperienza che contengono".
In questo libro il lettore troverà un'ampia selezione dei pensieri degli Indiani d'America, con una speciale attenzione alle parole di tre dei loro più grandi capi (Red Jacket, Joseph e Seattle), e di una delle figure più intriganti della storia indiana, Ohiyesa.
"Tutte le cose sono legate. Ciò che accade alla terra, accade ai figli della terra"
Capo Seattle
"Siamo tutti poveri perchè siamo tutti onesti"
Cane Rosso
"Nerburn conosce l'anima di noi Indiani, come forse nessun altro scrittore non nativo."
Sicangu Lakota
"Il libro di Kent Nerburn è un regalo, che siamo onorati di ricevere e obbligati a diffondere."
Steven R. Heape, cittadino della nazione Cherokee