Persone Altamente Sensibili
di Antonella Consoli
L’ipersensibilità è un tratto presente, in egual misura tra donne e uomini, nel 15/20 % della popolazione e ancora poco conosciuto in Italia.
Le persone che nascono con una personalità altamente sensibile, vivono il mondo in modo più empatico, profondo, creativo ed intenso. Sembra che si nasca ipersensibili, non lo si diventa. Purtroppo però, nella maggioranza dei casi, gli ipersensibili non sono consapevoli dei propri doni e rinnegano, con grande sofferenza, la propria natura.
Gli individui ipersensibili hanno una capacità percettiva più differenziata ed estesa della maggior parte delle persone; percepiscono di più e in modo più intenso. Quando l’ipersensibile fa una passeggiata in un bosco o va a una mostra d’arte, si accorge di molti più dettagli di chi gli sta a fianco. L’ipersensibile, fin dall’infanzia, nota ogni minima differenza nei sapori, ogni cambiamento di temperatura, non sopporta la confusione, può piangere facilmente e preoccuparsi anche per piccole cose. È capace di esperire sia stati molto gioiosi che esplosioni di ira, quando è irritato.
L’ipersensibile si accorge delle situazioni emotive, presta attenzione a ciò di cui la maggior parte delle persone nemmeno si accorge. Ben presto l’ipersensibile apprende, a proprie spese, che la società non premia e riconosce tali doni, anzi spesso, già da piccoli, la propria percezione sottile è negata o sminuita. Nella maggior parte dei casi il mondo adulto reprime e nega il piccolo ipersensibile: “smettila di essere così sensibile”, “non va bene provare ciò che provi”. Per l’ipersensibile queste sono offese gravi: è come chiedere a un bambino che ha gli occhi azzurri, di averli di un altro colore.
Di frequente, quindi, l’ipersensibile è cresciuto combattendo le proprie percezioni corporee, la propria prospettiva e sentendosi sbagliato. Solo 1/3 di questi bambini trascorre un’infanzia felice. Se, invece, vengono accolti e valorizzati, questi bambini – e poi adulti – mostrano una naturale abilità nel percepire le emozioni altrui, trovare soluzioni creative ed entrare in connessione profonda con tutto. Il contesto familiare, scolastico e sociale, gioca ovviamente un importante ruolo nell’aiutare, o meno, il bambino a vivere questa peculiarità come dono o come maledizione.
Se sei ipersensibile, potresti riconoscerti nella maggior parte di queste affermazioni:
– Quando ci sono tensioni, o conflitti nell’aria, lo percepisco quasi a livello fisico, pur non essendone coinvolto direttamente.
– Mi lascio inutilmente coinvolgere dallo stato d’animo altrui.
– Se percepisco confusione e agitazione intorno a me, reagisco innervosendomi, lasciandomi prendere dallo stress o producendo sintomi a livello psicofisico.
– Sento di avere un grande bisogno di avere uno spazio e del tempo per me.
– Per sentirmi bene devo percepire intorno a me un’atmosfera armoniosa.
– Preferisco evitare il più possibile le situazioni conflittuali, anche quando dovrei farmi valere tendo a tirarmi indietro, pur prendendomela poi con me stesso/a, per non aver avuto il coraggio di agire.
– Mi viene più facile lottare per i diritti degli altri e le richieste della comunità, piuttosto che per i miei interessi.
– So prestare ascolto, sono capace di immedesimarmi nelle situazioni altrui e incoraggiare chi ha problemi.
– Reagisco alle ingiustizie sociali come se fossi direttamente coinvolto.
– Il contatto con le altre persone spesso esaurisce le mie energie.
– Riesco a percepire con estrema precisione come si sentono gli altri.
– Spesso mi sento frainteso, perché evidentemente percepisco più cose degli altri (e anche cose diverse) e questo mi fa sentire molto solo.
– Preferisco evitare i grandi assembramenti di gente.
– A volte ho l’impressione di riuscire a sentire quello che gli altri non dicono.
– Spesso rimugino all’infinito su una cosa detta da me o detta da altri.
– Sono costantemente costretta/o a trovare un equilibrio tra stimoli insufficienti e stimoli eccessivi. Per un numero limitato di ipersensibili, alla flemma di alcuni momenti si alterna il bisogno del brivido in altri.
Spesso chi è nato con i tratti tipici dell’ipersensibilità e non ne conosce i doni, si sforza in tutti i modi di essere come gli altri e di assecondare i bisogni e le aspettative altrui. Tuttavia, il diniego della propria natura è un conto troppo alto da pagare… Riscopri chi sei e il tuo tesoro!
Articolo di Antonella Consoli – psicologa
Dott.ssa Antonella Consoli
Studio Psicologico Catania
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