Pagina corrente: Lo sviluppo del corpo eterico e la visione spirituale

I fondatori di tali concezioni dell’universo, erano tutti dei grandi iniziati. È dalla conoscenza che essi hanno foggiato le loro istruzioni morali; essi sapevano come queste agiscono sulla natura più delicata dell’uomo e volevano che i loro seguaci sviluppassero gradatamente proprio questa natura. Vivere nell’osservanza di tali concezioni dell’universo significa lavorare al proprio perfezionamento spirituale, ed è con questo lavoro soltanto che l’uomo può essere utile all’intero universo. Perfezionarsi non è affatto un atto egoistico, perché l’uomo imperfetto è anche un servo imperfetto dell’umanità e del mondo. Ciò che proviene dai grandi iniziati scorre dentro alle anime umane e in tal modo, con l’umanità, progredisce l’intero universo. Essi dalla loro sapienza hanno coniato gli ideali dell’umanità.

Quando l’uomo inizia a sviluppare il corpo eterico, gli si schiude una vita completamente nuova. Per mezzo del fiore di loto a sedici petali egli vede, per esempio, spiritualmente, delle figure di un mondo superiore. A tutta prima la sua attenzione può essere richiamata dal fatto, che egli può esercitare ormai una forte influenza, per mezzo dei propri pensieri e sentimenti, sopra una determinata specie di queste figure, mentre non può esercitarla affatto o appena in misura minima, su altre.

Soprattutto le figure che provengono da minerali o da oggetti artificialmente costruiti dall’uomo, hanno la peculiarità di modificarsi a seconda di ogni pensiero o sentimento che sorge in chi le osserva. Questo fenomeno si verifica invece in misura ridotta nelle figure che appartengono alle piante e meno ancora in quelle che corrispondono agli animali.

Sorgono poi anche altre specie di forme, le quali sfuggono quasi completamente all’influenza dell’uomo, esse non provengono né da minerali o oggetti artificiali, né da piante o animali. Esse sono prodotte bensì dai sentimenti, dagli istinti e dalle passioni degli altri uomini, e su di esse una seppur minima influenza può ancora essere prodotta dall’uomo, mentre sulle figure che l’uomo stesso produce da sé, con la propria volontà, i propri desideri, azioni e istinti non ha alcun potere.

L’uomo, dunque, per mezzo dei propri pensieri e sentimenti coscienti, può esercitare un’influenza sopra tutte le figure che non emanano da sé medesimo; su quelle però che produce nel mondo superiore per mezzo della propria natura, non ha alcuna influenza. Risulta perciò che per la percezione superiore, la vita interiore dell’uomo, i suoi istinti, i suoi desideri e l’intero mondo delle sue rappresentazioni, si esprima in forme esteriori.

Ciò vuol dire che per la conoscenza superiore, il mondo interiore diventa parte del mondo esteriore. Nel mondo superiore l’entità animica dell’uomo, gli si presenta come un’immagine riflessa. Su questo gradino dell’evoluzione, è arrivato per il discepolo il momento in cui egli supera l’illusione che deriva dalla limitazione della propria personalità.

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Articoli nella sezione: L’iniziazione

L’iniziazione

Gli articoli che seguono sono stati tutti tratti da un unico libro: “l’Iniziazione” di Rudolf Steiner.
Al fine quindi di una buona comprensione, si consiglia la lettura sequenziale dei suddetti, in modo da mantenere inalterata la struttura logica e narrativa del libro, così come venne creata e voluta dall’autore stesso.
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Come si consegue la conoscenza dei mondi superiori? (condizioni)

In ogni uomo esistono facoltà latenti, per mezzo delle quali egli può acquistarsi cognizioni di mondi superiori, riguardanti il mondo delle anime e il mondo degli spiriti. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà e un  consiglio  al riguardo  potrà  venir  dato  soltanto da coloro che già posseggono quelle forze.
Da quando esiste il genere umano vi sono sempre state delle scuole chiamate occulte e l’insegnamento che qui si  impartisce viene denominato insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi e chi la sente per la prima volta, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d’impartire tale insegnamento, trattengano arbitrariamente il  proprio sapere per se. L’aggettivo occulto si riferisce essenzialmente alla natura … leggi tutto

I gradini dell’iniziazione

Alcune  pratiche  servono  a  condurre  l’anima  dell’uomo  a comunicare coscientemente col mondo spirituale. I  tentativi  impazienti però  senza  serietà  e  perseveranza,  non conducono certamente a niente. I tre gradini che la disciplina spirituale ci indica, sono i seguenti:
la preparazione
l’illuminazione
l’iniziazione
Non  è  assolutamente  necessario  che  questi  tre  gradini  si susseguano così come indicato, in modo che per iniziare il secondo si debba avere già completamente percorso il primo, e per il terzo, il secondo. Sotto  certi  riguardi, infatti  si  può  partecipare  all’illuminazione  e perfino all’iniziazione, mentre per altri ci si può ancora trovare nello stadio della preparazione.
LA PREPARAZIONE
La preparazione consiste in un’educazione ben determinata della vita del sentimento e di quella del pensiero. Per mezzo di questa educazione il corpo dell’anima … leggi tutto

Punti di vista pratici

Se l’uomo coltiva se stesso nel modo descritto nei capitoli sulla preparazione, l’illuminazione e l’iniziazione, egli effettua nella propria anima e nel proprio spirito una organizzazione simile a quella che la natura ha prodotta nel suo corpo fisico.
Prima di quella elaborazione, l’anima e lo spirito sono ancora masse non organizzate e il chiaroveggente le percepisce  come vortici nebulosi a spirale, che s’intersecano e si presentano per lo più con debole lucentezza rossiccia, bruno-rossiccia, o anche rossiccia-giallastra.
Dopo l’educazione occulta cominciano a risplendere spiritualmente con colori verde-giallognolo, o turchino-verdastro, e presentano una struttura regolare. L’uomo arriva a tale struttura regolare e, con essa, alla conoscenza superiore, se stabilisce nei propri sentimenti, pensieri e stati d’animo, un ordine analogo a quello che la … leggi tutto

Le condizioni necessarie per l’educazione occulta

Le condizioni per l’ammissione alla scuola occulta, non sono tali da poter essere stabilite arbitrariamente da alcuno, ma sono determinate dalla natura stessa del sapere occulto. Dipende completamente dalla libera volontà di ogni singola persona, decidere se le convenga o meno assecondare quelle condizioni.
Chi volesse chiedere ad un maestro d’insegnargli la disciplina occulta, senza volerne però accettare le condizioni, somiglierebbe proprio ad una persona che dicesse: insegnatemi a dipingere, ma non chiedetemi di toccare un pennello.
Il maestro dell’occultismo non può dare niente, se non d’accordo con la libera volontà del candidato, di accettare le condizioni speciali della disciplina occulta. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni deve rinunziare per il momento alla disciplina occulta. Le condizioni … leggi tutto

Alcuni effetti dell’iniziazione

Una delle massime fondamentali della vera scienza occulta dice, che chiunque si dedichi allo studio della medesima, lo faccia con piena consapevolezza. L’occultista consigliando il discepolo che aspira alla conoscenza superiore, gli dirà al tempo stesso quale effetto quella pratica potrà produrre nel corpo, nell’anima e nello spirito.
Qui diremo soltanto di alcuni degli effetti che si verificano nell’anima del seguace dell’occultismo. Solo chi conosce le cose che verranno ora comunicate, può iniziare con piena comprensione, gli esercizi che conducono alla conoscenza dei mondi soprasensibili e soltanto una persona siffatta può essere un vero discepolo dell’occultismo. Ogni brancolare nel buio è severamente proibito nella vera disciplina occulta. Chi non vuole compiere la propria istruzione con gli occhi ben aperti, potrà diventare … leggi tutto

Modificazioni nella vita di sogno del discepolo

Un segno che il discepolo dell’occultismo ha raggiunto il gradino di evoluzione in cui egli riconosce il proprio Sé superiore, o che sta per raggiungerlo, consiste nella trasformazione che si verifica nella vita dei suoi sogni.
Questi erano prima confusi e arbitrari, mentre ora incominciano ad assumere un carattere regolare. Le loro immagini cominciano ad avere una concatenazione e un senso, al pari delle rappresentazioni della vita quotidiana. Il discepolo può riconoscere in essi legge, causa ed effetto. Anche il contenuto dei sogni si modifica. Mentre prima non vi percepiva che ripercussioni della vita quotidiana, impressioni trasformate dell’ambiente in cui vive, o dello stato del proprio corpo, ora le immagini che sorgono dinanzi a lui provengono da un mondo che finora … leggi tutto

L’acquisto della continuità della coscienza

La vita dell’uomo si svolge alternandosi fra tre stati: la veglia, il sonno popolato di sogni e il sonno profondo senza sogni. Si può comprendere come si possa arrivare alle cognizioni superiori dei mondi spirituali, quando ci si formi un’idea delle trasformazioni che, in chi cerca tali conoscenze, devono svolgersi nei riguardi di questi tre stati.
Prima che l’uomo si sia sottoposto ad una disciplina per arrivare alle suddette conoscenze, la sua coscienza è continuamente interrotta dalle soste di riposo del sonno. Durante queste soste, l’anima non sa niente del mondo esteriore e neppure di sé stessa. Soltanto a momenti, dal grande oceano dell’incoscienza emergono dei sogni, i quali si riconnettono a processi della vita fisica o a condizioni del proprio … leggi tutto

La scissione della personalità durante la disciplina spirituale

I PERICOLI DELL’INDIPENDENZA DELL’ANIMA
Durante il sonno, l’anima umana non accoglie comunicazioni per mezzo degli strumenti sensori fisici, perchè in realtà, sotto un determinato punto di vista, sta al di fuori del così detto corpo fisico. Essa è allora soltanto in rapporto con i corpi più tenui – il corpo eterico e il corpo astrale, i quali sfuggono all’osservazione dei sensi fisici, e la cui attività non si ferma durante il sonno – in questo modo, essa continua la sua vita nel mondo superiore.
Effettivamente l’anima, durante il sonno, è in piena attività, ma l’uomo nulla può sapere di ciò, finché non possegga organi spirituali di percezione, per mezzo dei quali, possa osservare ciò che si svolge attorno a sé. Quando … leggi tutto

Il Piccolo Guardiano della Soglia

Fra le esperienze più importanti che accompagnano l’ascesa ai mondi superiori, ci sono gli incontri con il “piccolo guardiano della soglia” e in seguito con il “grande guardiano della soglia”. Il discepolo incontra il piccolo guardiano, quando i fili che uniscono volontà, pensiero e sentimento, incominciano a disciogliersi nei corpi più sottili – il corpo astrale e il corpo eterico – mentre incontra il «grande guardiano della soglia», quando lo scioglimento dei legami si estende fin dentro alle parti fisiche del corpo, cioè, sopratutto, al cervello.
Il «piccolo guardiano della soglia» è un essere indipendente che non esiste per l’uomo, fino a quando questi non abbia raggiunto un adeguato gradino di evoluzione. Soltanto per mezzo di questo incontro il discepolo … leggi tutto

Vita e morte, il Grande Guardiano della Soglia

È stato mostrato, quanto sia importante per l’uomo l’incontro con il così detto «piccolo guardiano della soglia», poichè in esso, egli scorge l’essere soprasensibile che lui stesso ha prodotto e che gli rivela, fino ad un certo grado, la propria intima natura.
L’uomo, apprende anche come nel passato egli stesso abbia posto le basi del proprio presente. In lui, per esempio, esistono speciali tendenze, modi di essere e abitudini, della cui origine ora può darsi spiegazione. Anche i fatti essenziali della vita, salute e malattia, nascita e morte, gli divengono comprensibili. In generale, la vita visibile gli diventa comprensibile per mezzo delle cause invisibili. Conosce ormai in sé stesso, l’entità che in questo mondo visibile è costruita in modo imperfetto, ma … leggi tutto

LE PAROLE PER CRESCERE TUO FIGLIO
Il Futuro di chi Ami è in ciò che dici Adesso - Nuova edizione aggiornata
di Alessio Roberti

Le Parole per Crescere Tuo Figlio

Il Futuro di chi Ami è in ciò che dici Adesso - Nuova edizione aggiornata

di Alessio Roberti

Le parole si possono scegliere e quando comunichiamo con i bambini questa è la scelta più preziosa che abbiamo a disposizione.

Insegnamenti, rimproveri, battute scherzose… ogni parola che rivolgi a tuo figlio può essere per lui una sorgente di energia o la fonte di un inquinamento emotivo che lo condizionerà lungo il percorso del suo sviluppo.

Vuoi imparare a scegliere le parole più giuste per accompagnare la crescita di tuo figlio?

Questo libro nasce con l’obiettivo di trasmettere a genitori, nonni, insegnanti e formatori, la teoria e la pratica della comunicazione con bambini e ragazzi.

Nelle sue pagine sono raccolti più di venticinque anni di esperienza nel campo della comunicazione efficace, insieme alle riflessioni scaturite dallo studio e dall’applicazione dei modelli educativi elaborati dai più importanti esperti in materia. Le tecniche, gli esempi pratici, i consigli e gli esercizi che vi troverai ti aiuteranno a migliorare il rapporto con tuo figlio.

Dalla prefazione della Prof.ssa Maria Rita Parsi - Psicologa e Psicoterapeuta

Le parole per crescere tuo figlio è un utile e agile prontuario per i genitori, gli insegnanti, gli educatori, gli animatori, gli adulti in genere che sono in contatto con l'infanzia, la preadolescenza e l'adolescenza di tanti bambini e ragazzi, spesso, però, senza avere gli strumenti, le competenze e le alleanze necessari per ascoltarli, aiutarli ed educarli. 

Ha ragione lo psicoanalista Massimo Recalcati quando dice che Freud ha dato ai genitori una cattiva notizia – quella, cioè, che il mestiere del genitore è un mestiere impossibile. C'è anche una notizia buona, però, precisa Recalcati: "I genitori migliori sono consapevoli di questa impossibilità" e, aggiungo io, da essa partono per formarsi e informarsi, per poter sostenere, con amorevole competenza, il ruolo che essi esercitano, a partire dalle parole che usano con i propri figli.

Dalla Prefazione del Dott. Luigi De Maio - Psichiatra, Neurologo e Psicoterapeuta

Per i figli le parole sono come i gradini di una scala e, come tali, esse devono fornire una base sicura su cui poggiare prima i piedi instabili del bambino e poi il passo sicuro dell'adulto.

Imparare a usare le frasi giuste e opportune è un percorso lungo il quale ogni genitore potrà arricchirsi con la ricompensa di un sorriso e con la certezza di aver fornito ai figli le basi di una sana crescita.

E questo libro può davvero aiutarti a fare tutto questo.

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