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Oltre alla padronanza del corso dei pensieri, la seconda qualità che il discepolo deve sviluppare è il controllo delle azioni. Anche le azioni, così come i pensieri, devono susseguirsi una all’altra in modo logico e sensato, chi agisce incoerentemente, non svilupperà mai questo fiore.

La terza qualità è, lo sviluppo della perseveranza. Il discepolo dell’occultismo non lascia mai che alcuna influenza lo devii dallo scopo che si è imposto, almeno fino a quando continua a ritenerlo giusto.

La quarta qualità è l’indulgenza (tolleranza) verso gli uomini, verso gli altri esseri e anche di fronte ai fatti. Il discepolo reprime così ogni superflua critica di ciò che è imperfetto, insensato o cattivo. Se il discepolo si trova di fronte a qualche contrarietà si adatta alle circostanze e cerca, per quanto la sua forza glielo permetta, di volgere la situazione al bene. Inoltre, non considera le altrui opinioni soltanto dal proprio punto di vista, ma cerca di considerarle da un punto di vista più ampio.

La quinta qualità è l’obiettività di fronte ai fenomeni della vita. Il discepolo è sempre pronto a rivedere la propria opinione e il proprio punto di vista, correggendoli. Egli si mantiene sempre in uno stato di ricettività, scaccia dal suo essere la timidezza e il dubbio e ha sempre totale fiducia nella efficacia di ciò che intraprende.

La sesta qualità è l’acquisto di un certo equilibrio nella vita o imperturbabilità. Il discepolo si sforza di conservare un’equilibrata serenità così nel dolore come nella gioia.

La struttura regolare della forma di quest’organo sensorio, dipende dall’evoluzione delle qualità sopra citate, ma se a questa evoluzione non è stato provveduto, l’organo assume forma di caricatura e le suddette qualità possono volgersi al male, anziché al bene. L’uomo può diventare particolarmente intollerante, pauroso e contrario al proprio ambiente. Per esempio, può arrivare a scorgere i sentimenti delle altre anime e di conseguenza ad allontanarsene, oppure ad odiarle. Invece di riconoscere la verità, va, in tal caso soggetto soltanto ad errori ed illusioni. Può divenire, sotto un certo riguardo, chiaroveggente, ma in realtà cadere vittima di una cecità maggiore di prima.

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Articoli nella sezione: L’iniziazione

L’iniziazione

Gli articoli che seguono sono stati tutti tratti da un unico libro: “l’Iniziazione” di Rudolf Steiner.
Al fine quindi di una buona comprensione, si consiglia la lettura sequenziale dei suddetti, in modo da mantenere inalterata la struttura logica e narrativa del libro, così come venne creata e voluta dall’autore stesso.
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Come si consegue la conoscenza dei mondi superiori? (condizioni)

In ogni uomo esistono facoltà latenti, per mezzo delle quali egli può acquistarsi cognizioni di mondi superiori, riguardanti il mondo delle anime e il mondo degli spiriti. Si tratta soltanto di sapere come occorra adoperarsi per sviluppare tali facoltà e un  consiglio  al riguardo  potrà  venir  dato  soltanto da coloro che già posseggono quelle forze.
Da quando esiste il genere umano vi sono sempre state delle scuole chiamate occulte e l’insegnamento che qui si  impartisce viene denominato insegnamento occulto. Tale denominazione si presta naturalmente a malintesi e chi la sente per la prima volta, può facilmente essere indotto a credere che gli uomini capaci d’impartire tale insegnamento, trattengano arbitrariamente il  proprio sapere per se. L’aggettivo occulto si riferisce essenzialmente alla natura … leggi tutto

I gradini dell’iniziazione

Alcune  pratiche  servono  a  condurre  l’anima  dell’uomo  a comunicare coscientemente col mondo spirituale. I  tentativi  impazienti però  senza  serietà  e  perseveranza,  non conducono certamente a niente. I tre gradini che la disciplina spirituale ci indica, sono i seguenti:
la preparazione
l’illuminazione
l’iniziazione
Non  è  assolutamente  necessario  che  questi  tre  gradini  si susseguano così come indicato, in modo che per iniziare il secondo si debba avere già completamente percorso il primo, e per il terzo, il secondo. Sotto  certi  riguardi, infatti  si  può  partecipare  all’illuminazione  e perfino all’iniziazione, mentre per altri ci si può ancora trovare nello stadio della preparazione.
LA PREPARAZIONE
La preparazione consiste in un’educazione ben determinata della vita del sentimento e di quella del pensiero. Per mezzo di questa educazione il corpo dell’anima … leggi tutto

Punti di vista pratici

Se l’uomo coltiva se stesso nel modo descritto nei capitoli sulla preparazione, l’illuminazione e l’iniziazione, egli effettua nella propria anima e nel proprio spirito una organizzazione simile a quella che la natura ha prodotta nel suo corpo fisico.
Prima di quella elaborazione, l’anima e lo spirito sono ancora masse non organizzate e il chiaroveggente le percepisce  come vortici nebulosi a spirale, che s’intersecano e si presentano per lo più con debole lucentezza rossiccia, bruno-rossiccia, o anche rossiccia-giallastra.
Dopo l’educazione occulta cominciano a risplendere spiritualmente con colori verde-giallognolo, o turchino-verdastro, e presentano una struttura regolare. L’uomo arriva a tale struttura regolare e, con essa, alla conoscenza superiore, se stabilisce nei propri sentimenti, pensieri e stati d’animo, un ordine analogo a quello che la … leggi tutto

Le condizioni necessarie per l’educazione occulta

Le condizioni per l’ammissione alla scuola occulta, non sono tali da poter essere stabilite arbitrariamente da alcuno, ma sono determinate dalla natura stessa del sapere occulto. Dipende completamente dalla libera volontà di ogni singola persona, decidere se le convenga o meno assecondare quelle condizioni.
Chi volesse chiedere ad un maestro d’insegnargli la disciplina occulta, senza volerne però accettare le condizioni, somiglierebbe proprio ad una persona che dicesse: insegnatemi a dipingere, ma non chiedetemi di toccare un pennello.
Il maestro dell’occultismo non può dare niente, se non d’accordo con la libera volontà del candidato, di accettare le condizioni speciali della disciplina occulta. Chi non può o non vuole adempiere a quelle severe condizioni deve rinunziare per il momento alla disciplina occulta. Le condizioni … leggi tutto

Alcuni effetti dell’iniziazione

Una delle massime fondamentali della vera scienza occulta dice, che chiunque si dedichi allo studio della medesima, lo faccia con piena consapevolezza. L’occultista consigliando il discepolo che aspira alla conoscenza superiore, gli dirà al tempo stesso quale effetto quella pratica potrà produrre nel corpo, nell’anima e nello spirito.
Qui diremo soltanto di alcuni degli effetti che si verificano nell’anima del seguace dell’occultismo. Solo chi conosce le cose che verranno ora comunicate, può iniziare con piena comprensione, gli esercizi che conducono alla conoscenza dei mondi soprasensibili e soltanto una persona siffatta può essere un vero discepolo dell’occultismo. Ogni brancolare nel buio è severamente proibito nella vera disciplina occulta. Chi non vuole compiere la propria istruzione con gli occhi ben aperti, potrà diventare … leggi tutto

Modificazioni nella vita di sogno del discepolo

Un segno che il discepolo dell’occultismo ha raggiunto il gradino di evoluzione in cui egli riconosce il proprio Sé superiore, o che sta per raggiungerlo, consiste nella trasformazione che si verifica nella vita dei suoi sogni.
Questi erano prima confusi e arbitrari, mentre ora incominciano ad assumere un carattere regolare. Le loro immagini cominciano ad avere una concatenazione e un senso, al pari delle rappresentazioni della vita quotidiana. Il discepolo può riconoscere in essi legge, causa ed effetto. Anche il contenuto dei sogni si modifica. Mentre prima non vi percepiva che ripercussioni della vita quotidiana, impressioni trasformate dell’ambiente in cui vive, o dello stato del proprio corpo, ora le immagini che sorgono dinanzi a lui provengono da un mondo che finora … leggi tutto

L’acquisto della continuità della coscienza

La vita dell’uomo si svolge alternandosi fra tre stati: la veglia, il sonno popolato di sogni e il sonno profondo senza sogni. Si può comprendere come si possa arrivare alle cognizioni superiori dei mondi spirituali, quando ci si formi un’idea delle trasformazioni che, in chi cerca tali conoscenze, devono svolgersi nei riguardi di questi tre stati.
Prima che l’uomo si sia sottoposto ad una disciplina per arrivare alle suddette conoscenze, la sua coscienza è continuamente interrotta dalle soste di riposo del sonno. Durante queste soste, l’anima non sa niente del mondo esteriore e neppure di sé stessa. Soltanto a momenti, dal grande oceano dell’incoscienza emergono dei sogni, i quali si riconnettono a processi della vita fisica o a condizioni del proprio … leggi tutto

La scissione della personalità durante la disciplina spirituale

I PERICOLI DELL’INDIPENDENZA DELL’ANIMA
Durante il sonno, l’anima umana non accoglie comunicazioni per mezzo degli strumenti sensori fisici, perchè in realtà, sotto un determinato punto di vista, sta al di fuori del così detto corpo fisico. Essa è allora soltanto in rapporto con i corpi più tenui – il corpo eterico e il corpo astrale, i quali sfuggono all’osservazione dei sensi fisici, e la cui attività non si ferma durante il sonno – in questo modo, essa continua la sua vita nel mondo superiore.
Effettivamente l’anima, durante il sonno, è in piena attività, ma l’uomo nulla può sapere di ciò, finché non possegga organi spirituali di percezione, per mezzo dei quali, possa osservare ciò che si svolge attorno a sé. Quando … leggi tutto

Il Piccolo Guardiano della Soglia

Fra le esperienze più importanti che accompagnano l’ascesa ai mondi superiori, ci sono gli incontri con il “piccolo guardiano della soglia” e in seguito con il “grande guardiano della soglia”. Il discepolo incontra il piccolo guardiano, quando i fili che uniscono volontà, pensiero e sentimento, incominciano a disciogliersi nei corpi più sottili – il corpo astrale e il corpo eterico – mentre incontra il «grande guardiano della soglia», quando lo scioglimento dei legami si estende fin dentro alle parti fisiche del corpo, cioè, sopratutto, al cervello.
Il «piccolo guardiano della soglia» è un essere indipendente che non esiste per l’uomo, fino a quando questi non abbia raggiunto un adeguato gradino di evoluzione. Soltanto per mezzo di questo incontro il discepolo … leggi tutto

Vita e morte, il Grande Guardiano della Soglia

È stato mostrato, quanto sia importante per l’uomo l’incontro con il così detto «piccolo guardiano della soglia», poichè in esso, egli scorge l’essere soprasensibile che lui stesso ha prodotto e che gli rivela, fino ad un certo grado, la propria intima natura.
L’uomo, apprende anche come nel passato egli stesso abbia posto le basi del proprio presente. In lui, per esempio, esistono speciali tendenze, modi di essere e abitudini, della cui origine ora può darsi spiegazione. Anche i fatti essenziali della vita, salute e malattia, nascita e morte, gli divengono comprensibili. In generale, la vita visibile gli diventa comprensibile per mezzo delle cause invisibili. Conosce ormai in sé stesso, l’entità che in questo mondo visibile è costruita in modo imperfetto, ma … leggi tutto

ONORA IL FIGLIO E LA FIGLIA
I genitori possono dare ai figli due cose importanti: radici e ali
di Maria Rita Parsi, Maria Beatrice Toro

Onora il Figlio e la Figlia

I genitori possono dare ai figli due cose importanti: radici e ali

di Maria Rita Parsi, Maria Beatrice Toro

Che cosa significa essere buoni genitori e buoni educatori oggi? Come affrontare, con competenza e tempestività, le sfide di una società che tende a sopravvalutare gli aspetti materiali della vita senza fornire un supporto ideale alle famiglie? In un momento in cui sembra che il mestiere di genitore sia sempre più difficile, di fronte a fenomeni disorientanti e spaventosi come i disturbi alimentari, il bullismo, la solitudine tecnologica data da videogiochi e telefonini, questo libro fissa i presupposti, non così scontati, di una corretta genitorialità.

"Onora il figlio e la figlia" è l'"undicesimo" comandamento proposto da Maria Rita Parsi: onorare significa rispettare e amare, e amore e rispetto si esprimono in una serie di comportamenti. I genitori possono dare ai figli soltanto due cose: radici e ali. Radici per trarre l'energia necessaria a vivere e crescere, per poter essere stabili, forti e ali per essere autonomi, liberi, per volare in alto, nel cielo della piena autonomia e della realizzazione personale.

La maternità e la paternità non sono solo eventi biologici, ma espressione di amore, di crescita, di generosità., perché bisogna sempre ricordare che "se l'infanzia di un bambino è stata buia, triste, grigia, spaventata? egli diventa adulto ma dentro di lui il bambino aspetta, murato nel semisonno dell'attesa. Aspetta che l'infanzia sia magica, bella e santa. Bisogna illuminare l'infanzia per farlo crescere".

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