La frutta fa bene… ma solo se mangiata in maniera corretta!
di Valdo Vaccaro
Tutti pensiamo che mangiare frutta significhi comprarla, sbucciarla, affettarla e portarla alla bocca. Ma non è così semplice e banale. È importante sapere come e quando mangiarla.
Sei uno di quelli che dice che la frutta gonfia o fermenta? Ecco come dimenticarsi per sempre di questi fastidi ed ottenere tutta l’incredibile energia, vitamine e minerali vivi dalla frutta, ovvero l’alimento principe e più naturale per l’essere umano.
Qual è dunque il modo corretto di consumare la frutta? La prima regola è di non mangiarla mai a fine pasto, ma sempre a stomaco vuoto. Se imparerete a mangiare tanta frutta, e a farlo nel modo corretto, essa giocherà un ruolo basilare nella detossificazione del vostro sistema corporale, e metterà a vostra disposizione un’enorme quantità di energia utile a farvi perdere eventuale sovrappeso e a condurre al meglio tutte le altre migliorie corporali (sia livello fisico che mentale).
Occorre evitare, quindi, che la frutta trovi sul suo cammino cibo indigerito e residui putrefattivi di pasti precedenti e di digestioni prolungate oltremisura, mandando se stessa e il resto in putrefazione, e creando gas e rigonfiamenti intestinali. Ad esempio, se mangi due fette di pane e poi una porzione di frutta, rovini un meccanismo perfetto. La porzione di frutta è pronta per andare direttamente nell’intestino tenue, nel duodeno, ma viene impedita nel fare quel percorso e trattenuta nello stomaco da quelle fette di pane, per cui l’intero pasto, sia il pane che la frutta, si trasforma in un bolo acido carico di fermentazione… per cui tutto è da considerarsi compromesso e rovinato.
Capelli bianchi, perdita di capelli, crisi di nervosismo, circoli scuri sotto gli occhi, e altre cose del genere non succederebbero se imparassimo a consumare il nostro cibo elettivo nelle giuste modalità, cioè a stomaco libero. Non esiste al mondo alcun frutto capace di acidificare il corpo umano, tanto meno limoni e arance, che al contrario rappresentano quanto di meglio esiste per alcalinizzare il nostro sistema ed evitare il ricorso ai tamponi antiacidi, assai costosi in termini di enzimi e di energia interna.
Secondo il maggiore studioso mondiale di alimentazione di tutti i tempi, che rimane senza dubbio il dr. Herbert Shelton, se imparate il corretto modo di alimentarvi con la frutta, avrete automaticamente a vostra disposizione il segreto della bellezza, della longevità, della salute, dell’energia, della felicità e del peso-forma costante e senza sbalzi.
Le combinazioni alimentari sono regole fondate sulla fisiologia della digestione e sulle ricerche ed esperienze di molti studiosi. Non tutti i cibi, infatti, vengono digeriti allo stesso modo e con gli stessi tempi. È questa la regola fondamentale che sta alla base delle combinazioni alimentari.
La digestione avviene ad opera di sostanze particolari, chiamate enzimi, che scindono gli alimenti nei loro costituenti fondamentali. Nell’organismo ci sono numerosi enzimi ed ognuno è specifico per ogni sostanza. Lo schema qui sopra, seppur limitato, può aiutare a comprendere la complessità del processo digestivo. Ciascun enzima necessità di specifiche condizioni di acidità (pH) per poter agire al meglio: ad es. la ptialina funziona meglio in ambiente alcalino, la pepsina meglio in uno acido. Quando viene ingerito un alimento, si dovrebbero creare le condizioni ideali di acidità, affinché l’ambiente sia il più idoneo possibile per favorire l’attività enzimatica. Ma se si associano nel pasto alimenti che hanno esigenze digestive diverse, se non addirittura opposte, questo non può avvenire con il risultato che la digestione è più lenta e difficoltosa e con una serie di conseguenze a ciò connesse: sonnolenza post-prandiale, bruciore gastrico, senso di pesantezza, gonfiore, meteorismo e più grave produzione di scorie tossiche.
Ecco allora le regole per mangiare correttamente la frutta:
1) Mangiare la frutta a stomaco vuoto o 20-30 minuti prima di mangiare. Le uniche eccezioni sono l’ananas, la mela, il kiwi e la papaya che hanno degli enzimi digestivi che facilitano la digestione e che gli permettono di essere mangiati a fine pasto, favorendo l’assimilazione del pasto.
2) La frutta può essere divisa in frutta dolce, frutta semi-acida e frutta acida.
Frutta acida: ananas, arance, clementine, limoni, mandarini, melagrane, pompelmi, ribes.
Frutta semi-acida: albicocche, ciliegie, fragole, mele, pere, pesche, prugne, uva.
Frutta dolce: banane, datteri, fichi, mele dolci, uva dolce.
Melone e anguria sono a se stanti.
3) Possiamo mangiare diversi tipi di frutta insieme rispettando la combinazione: Frutta acida + semiacida; Frutta dolce + semiacida. Evitare invece di mescolare frutta dolce con frutta acida.
4) Il melone e l’anguria vanno mangiati da soli, altrimenti fermentano con grossa facilità dato l’elevato contenuto di glucidi (zuccheri). Ma c’è un lato positivo: impiegano solo 10 minuti per essere digeriti quindi l’ideale è mangiarli prima di iniziare il pasto.
5) Non esiste una “simpatia” totale tra frutta e verdura, in quanto richiedono enzimi diversi per la loro elaborazione e assimilazione. Il frutto più adatto a eventuali miscele è la mela. Tuttavia, piuttosto che combinare queste due categorie di alimenti, è meglio mangiare prima la frutta e poi la verdura.
Seguendo questi semplici regole che si basano sul funzionamento digestivo, avremo due vantaggi: nessun fastidio nel mangiare frutta e l’enorme beneficio delle proprietà del cibo elettivo per l’uomo.
Alcuni consigli utili:
Se vi sentite di bere un succo di frutta, non assumete quelli confezionati che sono stati pastorizzati, hanno sapore simile o anche identico a quello dei frutti, ma sono totalmente privi dei nutrienti originari, visto che il calore fa una autentica strage di vitamine e micronutrienti, e che eventuali aggiunte di vitamine sintetiche rendono ancor più velenoso il tutto. In ogni caso, consumare il frutto al naturale è la migliore soluzione, visto che anche nella centrifugazione si perdono delle qualità, soprattutto se non si provvede al consumo immediato. Il succo spremuto o centrifugato va inoltre bevuto lentamente e a piccoli sorsi, puntando a mescolarlo con la saliva. Masticare, per così dire il succo più che inghiottirlo.
Se si vuole provare una efficace depurazione del corpo, si può optare per un semi-digiuno di 3 giorni a sola frutta. Basta consumare solo frutta e succo di frutta fresco da mattina a sera, per 3 giorni, e resterete sorpresi dalla reazione dei vostri amici e familiari, che si accorgeranno di quanta salute radiante emetta il vostro viso!
Tra i frutti migliori abbiamo il kiwi: piccolo ma potente e concentrato. Ottima fonte di potassio, magnesio, vitamina-E e fibra. Il suo contenuto di vitamina-C è doppio rispetto all’arancia. Una mela al giorno tiene lontano il medico di torno? È verissimo. Sebbene sia bassa in vitamina-C, è dotata di antiossidanti e di flavonoidi che, al pari dell’acido ascorbico, abbassano il rischio di cancro al colon e di cardiopatie.
Le fragole sono frutti protettivi, dotate come sono di poteri anti-ossidanti e di azione specifica contro quei radicali liberi che causano intasamenti vascolari e infiammazioni. L’arancia rappresenta quanto di meglio esista. Trattasi di medicina dolce e naturale. Qualche arancia al giorno azzera raffreddori e riniti, abbassa il colesterolo, previene e dissolve i calcoli renali e annulla il rischio di cancro intestinale.
L’anguria è l’ideale per soddisfare la sete. Composta dal 92% di acqua, è anche confezionata dalla natura con una dose gigantesca di glutatione, basilare per dare la carica al sistema immunitario. È anche una fonte-chiave di licopene, il maggior anti-ossidante e anti-cancro previsto in natura. All’anguria non mancano ovviamente vitamina-C, potassio e tanta preziosa acqua biologica per ricambiare le nostre acque stagnanti. I meloni sono da considerarsi suoi ottimi e deliziosi cugini. Entrambi sono frutti speciali, rigorosamente non mescolabili ad altri cibi.
Guava e papaia meritano lo scettro per la vitamina-C, essendo di gran lunga i frutti che ne contengono di più. Il guava è anche ricco di fibra vegetale, indispensabile a prevenire fenomeni costipativi. La papaia contiene pure carotene, utile per gli occhi, e la famosa papaina, fantastica per aiutare la digestione.
È incredibile vedere come la gente sappia avvelenarsi anche con le cose più innocenti. Respira aria e non si accorge se è pura o condizionata o riscaldata o semplicemente viziata. Beve acqua e lo fa nel modo più irresponsabile, bevendola durante o alla fine dei pasti, provocando diluizione e depotenziamento dei succhi gastrici. Come se non bastasse la beve fredda o addirittura col ghiaccio.
Queste cose significano blocco digestivo assicurato. L’acqua fredda tende infatti a far solidificare gli oli ingeriti durante il pasto, con inevitabile rallentamento digestivo. Una volta che questo pantano oleoso reagisce con l’acido stomacale, va giù e viene assorbito dall’intestino prima del cibo solido, intasando l’intestino e formando nuovi grassi che portano a formazioni tumorali. Se proprio volessimo bere dell’acqua durante i pasti, essa dovrebbe essere in quantità molto limitata e tiepida.
Articolo di Valdo Vaccaro – tratto dalla tesina “Un anticancro potentissimo chiamato frutta” – http://valdovaccaro.blogspot.it/
Fonte: http://ghiandolapineale.blogspot.it/2016/08/la-frutta-fa-bene-solo-se-mangiata-in.html
Va bene mangiare frutta a merenda?