Quel delicato equilibrio tra ph acido e basico
Dott. Franco Bianchi
Il nostro corpo è in grado di fare qualunque cosa, digerire anche i “sassi” e nutrirsi di aria o di energia, ma questo solo quando è in grande equilibrio. Ma come facciamo ad ottenere questa condizione favorevole?
A questo riguardo, esistono poche semplici cose da tenere in considerazione.
1) Il nostro corpo si regge su un delicato equilibrio tra PH acido e basico. Tutti lo dicono, ma pochi ci riflettono sopra adeguatamente. In particolare, l’ideale sarebbe che il ph complessivo fosse di poco sopra il 7.
Da notare che ogni organo ha un suo ph, in funzione del lavoro che svolge. I reni sono acidi, ma quando l’acidosi va al valore 4, si va in blocco renale. Un cuore sano ha un ph di 6,9, leggermente acido a causa del sangue di ritorno carico di tossine acide. Quando il suo valore scende tra 6,2 e 6,4 va in infarto. Il sangue, per la sua distribuzione in tutto il corpo, ha un effetto tampone che ristabilisce i suoi valori nei suoi range tradizionali, tra 7,3 e 7,4.
2) Produciamo tossine – sostanze acide – in continuazione. Facciamo una corsa e produciamo acido lattico! Mangiamo tanti cibi acidi e così via… Tali tossine sono espulse dal corpo abbinandole a minerali basici – calcio in particolare – creando così sali inerti che escono dal corpo attraverso: urina, traspirazione, sudore, respiro, mestruazioni e, in piccola parte, feci.
3) Quando gli acidi aumentano, dovremmo avere a disposizione uguali quantità di minerali da poter abbinare loro, ma la nostra alimentazione è spesso scadente in tal senso. Quindi, cosa fa il nostro corpo? Ha solo due possibilità: la prima è quella di prendere i minerali nelle nostre banche dei minerali (capelli, ossa, unghie, pelle, denti), depauperandole. La seconda è quella di immagazzinarli come pancetta, cellulite, colesterolo. Spesso fa entrambe le cose.
Osserviamo chi è intossicato repentinamente, ad esempio per una chemio. Cosa accade? Vomito, diarrea, il corpo cerca di espellere velocemente tutti i veleni; prende i minerali in gran quantità ove sono: i capelli cadono, le unghie si spezzano, i denti si cariano o cadono, la pelle avvizzisce, si sente grande stanchezza, compare l’osteoporosi…
E comunque, a parte casi estremi, nella nostra vita osserviamo che le taglie delle persone aumentano con il passare degli anni. Perché? Perché Le tossine vengono immagazzinate sotto forma di grasso, per evitare che vadano in circolo e possano far ammalare gli organi.
Che cosa crea l’acidosi?
Due fattori: l’alimentazione (acqua inclusa se non pura) ma, soprattutto, lo stress! Nel 2009, Elizabeth Blackburn (University of California), la sua allieva Carol Greider (Johns Hopkins University) e Jack Szostak (Harvard Medical School di Boston), sono stati insigniti del premio Nobel per la medicina per aver scoperto i “telomeri”, ovvero le sequenze di Dna che proteggono le estremità dei cromosomi e la vera causa della morte delle cellule: quando i telomeri, che somigliano a dei “tappini”, si assottigliano troppo, la cellula muore.
E che cos’è che fa assottigliare questi “tappini”? La risposta è, ancora una volta, lo stress.
Diventa dunque inutile avere un’alimentazione sana e rigorosa – qualunque cosa significhi – se poi la nostra vita è estremamente stressante. Non ha proprio senso parlare di diete e salute senza tener conto di ciò. Esso, infatti, è l’anello di congiunzione tra la mente ed il corpo e, vivendo un’eccessiva quantità di stress (lavorativo, sentimentale, esistenziale…), il nostro corpo si acidifica.
Se non riusciamo, quindi, ad arginarlo in tempo, ecco l’insorgere di sintomi attraverso vari meccanismi. Spesso a causa dei microorganismi che vivono nel nostro corpo e che reagiscono a mutate condizioni del ph: funghi, batteri, virus, retrovirus ecc., oppure le cellule iniziano a morire più del previsto (ne muoiono ogni giorno circa 100.000, ma ne produciamo il triplo).
Ecco perché quando si parla di Guarigione Spirituale affermiamo che tutto inizia nella nostra coscienza! Il discorso si fa lungo, ma in questo senso vanno gli studi di – solo per citarne alcuni – Simoncini, Linus Pauling (2 volte Nobel), Otto Heinrich Warburg (Nobel nel 1931, per la scoperta della causa primaria del cancro) ed anche Shang Whang, ingegnere coreano in linea con tutti questi studiosi, che ha scritto un interessante libro: “invertire l’invecchiamento”, edito da Macro edizioni e che consiglio di leggere a tutti coloro che hanno a cuore l’argomento.
Articolo a cura del Dott. Franco Bianchi (titolo originale: “Diete e salute: alcune riflessioni”)
Fonte: http://www.formazioneindaco.it/diete-e-salute-alcune-riflessioni/
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