La medicina migliore…
di Omraam Mikhael Aivanhov
La vera medicina? Introdurre in sé il principio dell’Amore e basare la propria esistenza su questa legge. In questo modo tutte le cellule dell’organismo cominciano a lavorare in armonia, e voi acquisite la salute, la forza, la gioia, la felicità e la pace.
Lo stomaco non digerisce solo per sè, il cuore non batte solo per sé, e neppure i polmoni, le gambe, gli occhi, le orecchie e il cervello lavorano per sé stessi, bensì per tutto l’insieme, per il benessere dell’uomo nella sua interezza. Affinché l’essere umano sia in buona salute, forte, bello e potente, le cellule sono obbligate a lavorare secondo le leggi dell’amore e del sacrificio. È su queste leggi formidabili che si deve costruire la propria esistenza.
Perciò, invece di avvelenarvi con i farmaci, dovete introdurre in voi stessi il principio dell’amore. A quel punto guarirete senza prendere nulla. Ovviamente, si tratta di prescrizioni che i medici non vi daranno mai; vi prescriveranno ogni genere di medicinale ma non la legge dell’amore. Eppure, questa è la vera medicina: capire che si deve basare la propria esistenza su questa legge. A quel punto tutte le cellule cominciano a lavorare in armonia tra loro, e voi acquisite salute, gioia e pace. Altrimenti, potrete trangugiare tutti i farmaci possibili, ma sarete sempre malati, perché non avrete introdotto in voi nessun elemento vivo, divino: i rimedi esteriori infatti non hanno vita.
Da secoli e millenni, gli esseri umani sono abituati a contare su tutto ciò che è esteriore. Questo non significa che si debbano assolutamente rifiutare tutti i mezzi esteriori… no, ma non dovete metterli al primo posto. Infatti siccome ciò che è esteriore non dipende da voi, non raggiungerete mai tramite questi il vostro vero obiettivo, ovvero la guarigione. Quindi, anche assumendo un sacco di farmaci, non guarirete. Un medicinale è una materia morta; contiene alcuni elementi chimici che possono stimolare, produrre uno stato di eccitazione o di calma, ma esso non porta la vita. Se non avete la vita in voi, quei rimedi non produrranno alcun effetto. Date a un cadavere tutti i medicinali possibili, ma non si alzerà, non parlerà, perché gli manca la vita. In sostanza, è la vita che conta e perciò bisogna occuparsi della vita: purificarla, intensificarla, arricchirla, e a quel punto non si avrà nemmeno più bisogno di medicine.
I medicinali sono utili, certo, ma a condizione che abbiate la vita. Se siete già completamente rattrappiti e intorpiditi, le medicine non potranno aiutarvi, anzi, serviranno unicamente ad ostruire il vostro organismo. Invece di prendere dei farmaci, è meglio digiunare, purgarsi, ecc… per sbarazzarsi di tutte le impurità, e in seguito prendere un medicinale che può comunque dare un aiuto all’organismo. Consideriamo ad esempio il caffè: esso è un eccitante, ma non porta la vita. Quando bevete caffè vi sentite stimolati, ma ciò non significa che il caffè vi abbia portato la vita. Esso ha solo eccitato il vostro cervello, ma non vi ha portato la vita.
Ci sono persone che non prendono mai medicine e vivono in perfetta salute, mentre altre che assumono medicinali in continuazione, ma non stanno mai meglio: anzi peggiorano. Si fa una pubblicità incredibile ai medicinali, ma è solo per guadagnare denaro. Inoltre, molti medicinali non sono soltanto inutili, ma anche nocivi, e sono i medici stessi a dirlo. Io non ho mai negato l’efficacia di certi medicinali. Le piante, per esempio, hanno proprietà curative che gli Iniziati cercano di conoscere mediante la loro chiaroveggenza, mentre gli animali, che hanno fiuto, sanno istintivamente dirigersi verso l’una o l’altra pianta per guarirsi.
Per quanto mi riguarda, io amo soprattutto andare a cercare i medicinali nelle regioni eteriche, sottili. La materia del nostro Universo è passata successivamente attraverso quattro differenti stati: igneo, gassoso, liquido, solido; quindi, tutti gli elementi che si trovano ora allo stato solido nell’elemento terra, si trovano sempre anche nell’acqua, nell’aria e nell’etere, sebbene ad uno stato man mano più sottile. Attraverso la respirazione si possono quindi captare certe particelle che si trovano nell’aria ad uno stato estremamente diluito; le più alte diluizioni omeopatiche si trovano nell’atmosfera, e non nell’acqua. Se poi si è in grado di andare a cercare ancora più in alto, per poter captare gli elementi allo stato eterico, si troveranno tutti i medicinali di cui si ha bisogno. Vi concentrate, meditate, e attraverso il pensiero riuscite a captare una quantità infinitesimale di sostanze curative; ma quella quantità infinitesimale agisce potentemente, dapprima sul corpo mentale, e poi, successivamente, sul corpo astrale, sul corpo eterico e infine sul corpo fisico.
Purtroppo, nessuno pensa ad andare a cercare i medicinali allo stato sottile. Li si cerca sempre sul piano fisico, allo stato condensato. Ma ciò che è condensato non è tanto potente, perché non è puro. Tutto ciò che è condensato è fatto di miscugli. Se vi abituate ad andare a cercare i farmaci molto in alto, nel campo eterico, avrete risultati straordinari; ovviamente, non subito. Dovrete esercitarvi a lungo, ma quando ci sarete riusciti, i risultati saranno definitivi.
Il modo migliore per guarire, consiste nel mettere l’organismo in grado di rafforzare il proprio sistema di difesa, ossia rafforzare la vita presente in esso. Infatti, soltanto la vita è onnipotente. Osservate come essa si attiva per cicatrizzare una piaga, per far scoppiare un ascesso, per far ricrescere le unghie, i capelli o una nuova pelle. Ma proprio la vita che è onnipotente, è la più trascurata. Le persone vivono in modo talmente disordinato e caotico che sprecano la propria vita; la impoveriscono a tal punto che essa non è più in grado di rimediare a nulla. Così, per guarirsi, fanno ricorso a qualcosa di morto: una compressa, una pillola… E se si dice loro: “State sprecando stupidamente la vostra vita!” si stupiscono.
Come far capire agli esseri umani che tutto è collegato, che stanno massacrando la propria vita disperdendola nelle occupazioni più grossolane e stupide, nelle passioni, nelle futilità? Credono che la vita sia sempre lì, eterna, inesauribile, che possano fare qualunque cosa, e che essa sarà sempre a loro disposizione. In seguito, si meravigliano di aver esaurito le proprie forze. Fanno di tutto per giungere a questo, e poi si stupiscono, si lamentano. Perciò, miei cari fratelli e sorelle, state attenti alla vostra vita, preservatela come è detto nel canto Sinè mo pazi jivota: “Figlio mio, preserva la tua vita… scintilla nascosta dentro di te, dono prezioso”.
Soltanto i veri Maestri sanno come preservare veramente la propria vita e arricchirla per poterla donare agli altri. Se si ha bisogno di una scienza, la sola, la vera, è proprio questa: conservare la vita il più a lungo possibile, mettendola al servizio del mondo intero, piuttosto che spenderla solo per sé stessi in idiozie e stoltezze.
Solo la vita è in grado di guarirvi. Bisogna quindi pensare alla vita e liberarla da certi elementi che la paralizzano, l’avvelenano. A quel punto, grazie a quella vita, si possono intraprendere realizzazioni utili, grandiose, celesti, ci si sente appagati e si è colmi di una gioia che non si può nemmeno esprimere. Pensate a lavorare per il bene del mondo intero. Grazie a questa idea attingerete particelle di vitalità alla sorgente inesauribile dell’abbondanza, e porterete anche agli altri quella vita abbondante; così, accanto a voi, tutti si sentiranno vivificati. Altri, invece, che sprecano la propria vita, diventano come vampiri che hanno bisogno di attingere la vita dagli altri.
In generale, ci si concentra troppo sui medicinali. Invece di cercare di visualizzare il miglioramento che si desidera e pronunciare qualche parola per mettere in moto dentro di sè elementi benefici, si cerca una medicina. È talmente più facile aprire la bocca e ingoiare! Si evitano gli sforzi, si vuole la facilità. Ecco perché si è eternamente nello stesso stato di debolezza. Il medicinale vi ha arrecato un piccolo sollievo, ma l’indomani si ricomincia, e occorre allora aumentare la dose. Quando si tratta di sforzi spirituali, le persone sono talmente pigre! Sul piano fisico invece per ottenere qualche cosa, cercano, brigano, si spostano, fanno sforzi… non sono ugualmente pigre.
Non dico che non si debbano mai prendere medicine. Visto che siete talmente abituati a farlo, prendetene pure, ma per prima cosa prendete l’altra medicina, quella celeste, dopo di che prendete pure la vostra pillola: sarà dieci volte più efficace. Ora, prima di terminare, aggiungerò una cosa alla quale non avete mai pensato: gli esseri umani sono dei laboratori farmaceutici che hanno tutti i medicinali in sé, nel proprio organismo, ma anche tutti i prodotti nocivi. Le emanazioni degli esseri umani possono contenere elementi curativi o veleni. La medicina non si è mai occupata di tale questione, eppure è una realtà. Certi medici, per esempio, con la loro sola presenza agiscono in modo benefico sui malati, tanto che questi si sentono subito meglio al solo vederli. Non appena entrano in contatto con essi, si sentono quasi guariti. Questi uomini sono veramente nati per emanare particelle eteriche curative.
Omraam Mikhael Aivanhov
Fonte: http://www.fratellanzadiluce.com/2012/04/omraam-mikhael-aivanhov-la-migliore.html
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