Contemplare la Natura, Nutrirsi di Luce Eterica: la Via per Risorgere
di Shanti Di Lieto Uchiyama
Il percorso dell’uomo verso la risalita, che molti non vorranno o non potranno affrontare, sarà possibile solo a chi si sarà preparato con cura e con determinazione.
“Quando mi accostai al Sole, si fece in me la Luce: ora essa è giunta anche per voi! Addio amori della Luna! Guardate un po’ laggiù! Pallida quale un ladro colto nell’atto del furto la sorprende l’Aurora, che ardente sale e si avvicina e dona il suo amore alla Terra! Innocenza e volontà di creare è l’amore del Sole!“.
Meravigliosa immagine dalla penna di Friedrich Nietzsche, in “Così parlò Zarathustra“, potentemente simbolica e nel contempo evocativa dello spettacolo cui possono frequentemente assistere coloro che abitano o soggiornano al mare o in montagna, e si svegliano, eroicamente, prima dell’alba, per vedere il giorno nascere: d’un tratto, sono l’uno di fronte all’altra, il Sole e la Luna, si scambiano raggi di Luce rosata e azzurrina, si specchiano tra loro vibrando.
Tutta la musica mattutina del Creato, fatta di cinguettii, ronzii, fruscii e gorgoglii che compongono la sinfonia della vita, per alcuni istanti tace. Lo spettatore viene travolto da tale magia, e sente risvegliarsi delle forze interiori, dei sentimenti e delle emozioni, che attendevano solo di essere ritrovati.
Molte altre occasioni di risveglio e di pura gioia e commozione ci saranno, man mano che ci si avventura alla riscoperta della nostra vera casa, quella che Madre Natura ha creato per noi, con i suoi preziosi aiutanti, gli esseri elementari, la forza lavoro degli elementi stessi, che vivono in tutto ciò che ci circonda e se ne prendono cura.
Dice Rudolf Steiner, in una conferenza tenuta a Düsseldorf nel 1909 (O.O. N° 110): “Durante tutta la sua vita, l’uomo assorbe in sé, dal mondo esterno, spiriti elementari. In quanto si limita a guardare gli oggetti esterni, lascia semplicemente entrare in sé gli spiriti senza mutarli; se cerca invece di elaborare le cose del mondo esterno nel suo Spirito, per mezzo di idee, concetti, sentimenti di bellezza e così via, egli salva e libera quegli spiriti elementari!“.
Nostro compito è, dunque, accogliere con gratitudine il dono della Vita che ci arriva dalla Natura nostra Madre, e restituire il favore con una nuova consapevolezza, con una visione della civiltà, in cui siamo i custodi rispettosi delle meraviglie che i regni animale, vegetale e minerale hanno in serbo per noi.
Chi si libera, per un giorno almeno, dalla civiltà dei consumi e dalle sue città grigie e sporche, può rigenerarsi contemplando la Luce della Vita che illumina da dentro paesaggi, panorami, acque, boschi e campi, e l’Orto di Luce, naturalmente! (La civiltà dell’orto). Piantare semi, donare a tali semi la nostra forza eterica, perché cresca una pianta, che sarà una parte stessa di noi mentre cresce, farà sì che quel cibo che coglieremo nell’orto o nel frutteto (soprattutto se abbiamo la fortuna di mangiarlo appena colto, o almeno nelle ore successive, quando è ricco di forze eteriche), ci dia un nutrimento potente e vitale, che nessun prodotto dell’agricoltura commerciale, neppure biologica o biodinamica, potrà mai avere, dopo settimane di filiera e centinaia di chilometri di viaggio.
In un ciclo di conferenze tenute a Stoccarda nel 1908 (O.O. N° 105), dice ancora Steiner: “Per quali ragioni in ogni tempo gli Iniziati esortarono gli uomini a pregare prima dei pasti? La preghiera doveva solo documentare che con l’assunzione del cibo qualcosa di spirituale penetra nell’uomo“.
Il cibo che produciamo da noi, meglio se in luoghi dove la Natura è stata meno offesa e vituperata dalla follia autolesionista della civiltà ahrimanica, può donarci le forze necessarie per affrontare la battaglia spirituale, durissima, che ci attende nel futuro immediato: il Male nel mondo sta scatenando la sua furia, consapevole che nei Cieli è già stato sconfitto.
Giocherà ogni carta a sua disposizione per comprarci o corromperci! Nutrire la nostra anima e il nostro corpo fisico ed eterico, con immagini e suoni armoniosi, della natura e delle arti, e con cibo ricco di vita, sarà un aiuto prezioso per risorgere, noi e tutti coloro che sceglieranno la Via della Luce, dalle tenebre di un sistema globale corrotto e vampiro!
In questi tempi cruciali, è importantissimo, evitare di avvelenare il tempio del nostro corpo con alcool, nemico dello Spirito, e con il sangue delle creature innocenti che la nuova Sodoma e Gomorra sacrifica sugli altari dei vizi e dei peccati, perché il sangue chiama sangue.
Il nuovo percorso dell’uomo verso la risalita, che molti non vorranno o non potranno affrontare, sarà possibile solo a chi si sarà preparato con cura e con determinazione. Rinunciare a tutti i veleni che si mangiano, si respirano, si assumono, vivendo nei meandri della civiltà decaduta; respingere l’odio e la competizione imposti sempre di più dagli oscuri e diabolici lucifughi, che ci vorrebbero tutti burattini nelle loro avide mani; dire di “no” a tutto ciò è difficile, ma bellissimo!
La scelta è questa: da una parte la strada in discesa e luccicante, ma insanguinata e cosparsa di veleni, che porta verso il cupio dissolvi (desiderio di essere dissolto) e verso un sistema in cui ogni cosa e ogni forma di vita hanno un prezzo e un padrone; dall’altra il sentiero in salita, costellato di trappole e tentazioni, ma anche di cose che non hanno prezzo, come cogliere un frutto che irradia la luce dell’eterico, o ammirare all’alba un panorama rigenerante, con il Sole e la Luna che insieme ci augurano il buongiorno e una nuova, magnifica Vita!
Articolo di Shanti Di Lieto Uchiyama
Fonte: https://www.larchetipo.com/2018/04/bioetica/contemplare-la-natura/
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