Il Mondo dello Spirito
Il mondo spirituale è invisibile agli occhi fisici, non è facilmente esplorabile ma è parte vitale della nostra esistenza ed è un “luogo” che tutti, un giorno, visiteremo.
Sun Myung Moon (è stato un predicatore sudcoreano, fondatore della cosiddetta Chiesa dell’unificazione) insegna che la conoscenza del mondo spirituale è la cosa più importante da realizzare nella nostra esistenza, seconda solo alla conoscenza di Dio. La conoscenza di quella dimensione è importante, ed è necessario comprendere che vi sono tre nozioni di base:
– prima di tutto, tale conoscenza è fondamentale per trovare e mantenere la giusta direzione nella nostra vita terrena;
– in secondo luogo, il mondo spirituale corrisponde per analogia al mondo terreno. In esso conserviamo la qualità dell’amore e dell’intelletto che sviluppiamo su questa terra;
– terzo, il mondo spirituale è composto di una molteplicità di società e di sfere, anche se oggi è in corso l’unificazione di tutte le sue dimensioni, unificazione che si rifletterà sulla Terra.
In sintesi, non esiste tra mondo fisico e mondo spirituale tutta quella differenza che tradizionalmente si pensa. La nuova scienza ci permette di capire anche a livello razionale che possono esserci diverse dimensioni di esistenza, e la dimensione terrena e quella spirituale non sono che due di queste; diverse tra loro ma composte della stessa energia.
Tutte le principali religioni affermano l’esistenza di un mondo spirituale eterno, contrapposto al mondo fisico caduco e relativo. Non si spingono però a descriverlo, e lo lasciano in una dimensione “sospesa” che ne rende i contorni e la sostanza davvero incerti.
Con il passare dei millenni, però, si sono accumulate migliaia di testimonianze scritte sul mondo spirituale, che nei contorni generali concordano tra loro, indipendentemente dalle differenze di religione e di cultura dei redattori. Sono in genere libri scritti da persone fisiche, che hanno ricevuto da persone appartenenti al mondo spirituale, la richiesta o l’ordine di scriverli.
C’è però anche tutta una vasta letteratura, sorta in questi ultimi decenni, di libri che narrano numerose esperienze cosiddette di pre-morte: racconti di decessi “temporanei” di persone colpite da gravi malattie o coinvolte in gravi incidenti, che dopo pochi minuti o poche ore ritornano in sé e narrano di ciò che hanno visto nell’altra dimensione.
Naturalmente la scienza ufficiale si è data subito da fare per affermare che queste esperienze non sono altro che creazioni del nostro cervello, che le crea per… tranquillizzarci nel momento del trapasso. Ipotesi interessante, ma che resta un’ipotesi. E non spiega perché il cervello abbia sviluppato (“abbia sviluppato” perché questa è ovviamente una visione evoluzionista) questo complesso sistema per tranquillizzarci, quando in ogni caso in pochi minuti saremmo passati dalla vita alla morte. Ma tant’è…
Mondo dello spirito: impossibile supporre che non esista
La prova fisica dell’esistenza del mondo spirituale ancora non esiste; nessuno ne è tornato fisicamente, né ci sono stati portati oggetti di qualsiasi tipo dall’aldilà: per molti sono più solide le prove a favore dell’esistenza degli Ufo che a favore dell’esistenza del mondo spirituale. Apparentemente… perché in realtà la quantità di indizi che abbiamo è talmente grande, che è addirittura impossibile supporre che esso non esista.
Esagero? Io credo di no. Il problema nel riconoscimento di una dimensione extra-terrena, sta nella visione ancora positivista e materialista della scienza: uno scienziato “serio”, infatti, non oserà mai ammettere che fenomeni come le apparizioni, le esperienze di pre-morte, le bilocazioni… siano reali. Qualcosa che non è materiale non può esistere per definizione: questo è un dogma inespresso sulla base del quale molti scienziati ancora si muovono.
In realtà, questo problema, almeno in parte, è stato generato dalla religione; già, proprio dalla religione, che ha sempre parlato dell’aldilà come di qualcosa di totalmente diverso dall’aldiqua, e ciò ovviamente pone il mondo dello spirito nel regno dell’immaginazione.
L’aldilà appartiene semplicemente ad un’altra dimensione dell’energia; se spirito e materia fossero radicalmente diversi, non potrebbero avere niente a che fare l’uno con l’altro. Se la religione, invece di distinguere nettamente le due dimensioni, avesse trasmesso l’idea che mondo fisico e mondo spirituale sono semplicemente due aspetti diversi della stessa energia, molti problemi non sarebbero esistiti. Faccio un paragone improprio per capirci: vapore, acqua e ghiaccio sono tre stati diversi della stessa materia; per questo il ghiaccio non cessa di essere acqua e il vapore non cessa di essere ghiaccio.
La scienza sta parlando con sempre maggiore frequenza di universi paralleli: dimensioni diverse che convivono senza toccarsi, non perché di sostanza diversa ma perché formati da energie che vibrano a livelli diversi. Questo è il mondo spirituale; non un mondo quindi di nuvole e arpe, o di fiamme e dolore, ma un’altra dimensione, anch’essa altrettanto concreta della nostra. Anzi una dimensione, ancora più concreta, perché è il mondo di causa che genera la forma del mondo fisico.
“La vita umana non finisce con la morte del corpo fisico. Continua nel mondo spirituale, dove santi e saggi, e tutti i nostri antenati, vivono come esseri spirituali. È una forma di esistenza umana di ordine più elevato della vita nel mondo fisico. Questo mondo nel quale dimorano i nostri corpi fisici è solo una minuscola parte del mondo infinito ed eterno, il mondo fondamentale che Dio ha creato”. (Sun Myung Moon, 10 luglio 2003)
Fonte: http://www.ilmondonuovo.org/2017/01/27/il-mondo-dello-spirito/
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