Shambhalla – la Città della Luce
Secondo testi antichissimi, Shambala è il centro spirituale del nostro pianeta, un regno sottile che può essere comparato ad un “Sole spirituale” attorno al quale gravita tutta la saggezza planetaria.
Shambala, come regno spirituale che governa ed ispira l’umanità e il nostro pianeta, è in definitiva la fonte di tutti gli insegnamenti e dei cammini spirituali autentici. Tutte le grandi religioni, tutte le grandi tradizioni iniziatiche, le correnti esoteriche divinamente ispirate, tutte le scuole e i cammini spirituali autentici, vengono ispirate da Shambala.
Shambala è un’oasi di cultura e spiritualità cosmica, i cui rappresentanti hanno guidato l’umanità lungo i secoli, verso un grado più alto di comprensione, verso una morale più elevata e una realizzazione più profonda dell’avvicinamento tra gli uomini tramite l’amore. Sul nostro pianeta, esistono dei centri spirituali, che sono considerati zone di proiezione di Shambala sulla Terra; ciò significa non solo che il loro legame con Shambala è molto forte, ma anche che Shambala agisce direttamente, per infondere l’impulso dell’evoluzione spirituale, attraverso gli esseri umani che hanno il privilegio di far parte di questi gruppi spirituali.
Per questo motivo, la proiezione di Shambala sulla Terra può essere considerata come una manifestazione diretta, come un’estensione di Shambala stessa sul piano fisico. Otre a ciò, nelle zone di proiezione di Shambala sulla Terra, esistono speciali passaggi segreti di collegamento tra i due mondi (ad esempio, certi tunnel), cosa narrata anche da alcune leggende che parlano dei viaggi di alcuni uomini verso Shambala.
Poiché è evidente che nel passato il luogo privilegiato, ovvero la zona di massima fioritura della spiritualità planetaria, era situato in Tibet, qui si trovava anche la proiezione privilegiata di Shambala. Ed è per questo che le più autentiche e consistenti informazioni riguardo a Shambala, si possono trovare proprio nella tradizione spirituale tibetana.
Ma come sappiamo che Shambala esiste davvero? In primo luogo, poiché tutte le tradizioni popolari e spirituali del pianeta ne parlano, sebbene indicandola con nomi diversi quali: Tula, l’Isola Bianca, il Regno della Felicità, il Mondo dei Saggi, il Paese delle acque bianche, Iperborea, Shangri-La, Shambala… E tutte affermano la stessa cosa: che esiste un mondo misterioso di saggi che guidano e sostengono l’umanità. Possiamo credere che Shambala sia solo un mito, eppure negli ultimi tempi i grandi miti dell’umanità si sono rivelati essere più che reali: il diluvio biblico (e la scoperta dei resti dell’Arca di Noè sul monte Ararat) o la scoperta di Troia sono solo due esempi eloquenti al riguardo.
Possiamo dire che ogni cammino spirituale autentico “passi per Shambala” ed ogni sincero aspirante spirituale sia sostenuto e guidato, a sua volta, dalla forza misteriosa dei saggi di Shambala e dal Re del Mondo di Shambala. “Rivolgendoti direttamente al benedetto Re di Shambala puoi ottenere il successo”, afferma la tradizione. Di conseguenza, se avremo coscienza di questi aspetti, se chiameremo sinceramente e frequentemente l’aiuto e la guida di questi esseri, raggiungeremo molto più velocemente il successo nella pratica spirituale, come pure in tutte le nostre azioni beneficamente orientate.
Esisteva una profezia su una futura guerra di Shambala, che si diffuse nel X e XI secolo, quando l’India veniva invasa dagli eserciti islamici e sui monasteri buddisti gravava la minaccia di una completa distruzione e la perdita disastrosa dell’insegnamento; una catastrofe che purtroppo poi si avverò realmente, come predetto. Divenne così molto pressante raccogliere la vasta conoscenza esoterica del tantrismo, in un corpo d’insegnamenti il più significativo possibile, da tramandare ai discepoli.
Questo Tantra è appunto quello di Kalachakra, che si distingue dagli altri per il suo carattere enciclopedico. Viene anche chiamato il “Tantra esplicativo” perché spiega in modo dettagliato la pratica mistica e filosofica buddista inquadrata in una visione cosmologica che raccoglie tutto il sapere religioso di tutti i tantra buddisti. Una delle ragioni per cui S. S. il Dalai Lama conferisce periodicamente l’iniziazione di Kalachakra, si trova nella medesima profezia, contenuta nel Tantra stesso, in cui si afferma che coloro che la ricevono rinasceranno durante il regno del venticinquesimo re di Shambala, pronti ad ottenere la completa illuminazione grazie alla pratica di meditazione di questo Tantra.
Secondo questa tradizione, attualmente a Shambala sta regnando il ventunesimo Kulika (re). La profezia dice che durante il regno del venticinquesimo Kulika il nostro mondo verrà travolto da un conflitto di enormi proporzioni (presumibilmente intorno al 2424) preceduto da carestie, epidemie e disastri naturali. L’umanità, a quel punto, avrà perduto quasi completamente il senso della spiritualità e sarà rivolta unicamente alla bramosia della ricchezza e del potere. A quel punto, la terra si troverà vicino alla distruzione totale e il regno di Shambala sarà costretto a manifestarsi per salvare il salvabile e l’esercito del Rudrachakrin (l’imperatore universale) uscirà dai confini del regno mistico, per sostenere una guerra aperta.
Il segno dell’avvenimento verrà dato da “grandi ruote di ferro che scenderanno dal cielo”: le armi di Shambala. I combattimenti più violenti avverranno nei pressi della Mecca, in Persia e forse in Turchia. Verranno usati mezzi bellici molto sofisticati, e alla fine Shambala avrà la vittoria definitiva. Sotto la guida del suo sovrano – che in concentrazione meditativa saprà creare un magico irresistibile esercito, accompagnato dalle reincarnazioni di molti importanti maestri del passato – gli avversari verranno sconfitti. Si dice anche che tutti coloro che hanno ricevuto l’iniziazione di Kalachakra, faranno parte dell’esercito di Shambala che salverà il mondo, trasformandolo in un nuovo paradiso.
I testi esoterici raccontano che da quando il re Suchandra introdusse il Kalachakra tantra nel regno di Shambala, la qualità della vita migliorò notevolmente ed ininterrottamente fino ai giorni nostri, grazie anche alla guida di una dinastia di saggi monarchi illuminati.
Shambala viene descritta come una società in cui tutti gli abitanti sono esseri illuminati. La sua capitale è chiamata Kalapa, una città ricca di palazzi meravigliosi e di templi preziosi, adorna di un grande parco (il giardino Malaya) formato da alberi di sandalo e vasto dodici yoyana (lo yoyana è un’unità di misura di circa nove miglia); ad est c’è il grande lago Upamanasa e ad ovest il lago Pundarika. Al centro del grande parco si eleva il palazzo reale, la sede del trono del sovrano detto Kulika (ovvero, il ‘detentore del lignaggio di Kalachakra’). Nel giardino Malaya c’è un grande e prezioso ‘Mandala di Kalachakra’ fatto erigere dal re Suchandra, colui che per primo ricevette l’iniziazione dal Buddha, oltre ad un grande stupa.
Chogyam Trungpa (un lama scomparso nel 1987), descrive il regno di Shambala come la sede di una società illuminata, in cui gli esseri appartenenti a tutte le fedi religiose possono realizzare le loro profonde aspirazioni mistiche. Il percorso spirituale descritto da Trungpa è quello del guerriero che, vincendo paure e pregiudizi culturali, trascende la realtà fenomenica per ottenere la saggezza nel “qui ed ora”.
Il regno di Shambala può essere inteso in vari modi: da un punto di vista “esteriore”, può essere considerato un luogo fisico raggiungibile con il corpo, benché stante a quanto si legge nei testi sia composto da materia rarefatta costituita da sostanze molto purificate e tali che possono essere percepite solo da livelli sensoriali molto sottili. Secondo un punto di vista “interiore”, il regno di Shambala può essere considerato un’esperienza interiore, raggiungibile con la meditazione e con lo sviluppo della chiaroveggenza.
Verso la fine del XIX secolo, anche l’Occidente venne a conoscenza della leggenda di Shambala; in quel periodo Russia e Inghilterra si contendevano il controllo degli altopiani del Tibet e di vaste regioni dell’Asia Centrale, dunque entrarono in contatto anche con la cultura e il pensiero religioso dei tibetani.
Un Lama buriato di nome Dorjieff (Agvan Dorzhiev 1854-1938), consigliere politico del XIII Dalai Lama e praticante del Tantra di Kalachakra, vedeva di buon occhio un’alleanza con la Russia zarista per controbilanciare l’ingerenza inglese sul Tibet. Tra il 1909 ed il 1915, grazie all’opera diplomatica di Lama Dorjieff, venne anche eretto un tempio dedicato al Kalachakra nella città di San Pietroburgo. In quel tempio, che esiste tutt’oggi ed è il più grande tempio buddista vajrayana dell’occidente, il Dalai Lama avrebbe dovuto conferire l’iniziazione di Kalachakra e stabilire una stretta relazione tra la Russia ed il regno di Shambala.
Da questo spunto storico, hanno poi tratto origine una moltitudine di scritti e leggende, alimentate dalla fantasia di vari scrittori. In questo modo, la visione di Shambala e di Shangri-La, nell’immaginario letterario e poi collettivo, si sono mescolate e sovrapposte.
Fonte: http://lemeravigliedellanima.blogspot.it/2014/04/shambhala-la-citta-della-luce.html
Ciao mi chiamo Marco la mia sensazione dice che esiste l’eternità io non credo più nella chiesa ha più denaro il Vaticano che.. nella Bibbia Gesù pescava il Vaticano pesca soldi