Ti senti come un Estraneo in questo Mondo?
di Rossano Sambo
Un estraneo è una persona che semplicemente non si adatta all’esistenza mondana nel modo in cui la conosciamo.
Ti senti come un abitante marginale, una “pecora nera”, un eccentrico sociale e un alieno sfollato che coesiste all’infinito in una società in cui non si sente a casa. Un “lupo solitario” che attraversa la vita con una sensazione di disconnessione interiore dalle più ampie “norme” della società.
Questo isolamento profondo spesso dà vita alla ricerca della libertà e di un vero luogo da chiamare “casa”. Se hai letto fino a questo punto, probabilmente ti sentirai come un estraneo che guarda il mondo dal di fuori e non trova mai del tutto quel senso sfuggente di “appartenenza”.
Non aver paura! C’è un motivo per cui ti senti in questo modo, e non è perché c’è qualcosa di difettoso o “sbagliato” in te. In effetti, nonostante ciò che potresti sentire di te stesso, degli altri e del mondo, essere un estraneo che guarda da fuori è in realtà un enorme vantaggio. Ti spiego perché.
Perché mi sento un Estraneo?
“Perché mi sento un estraneo che guarda da fuori?” Mi sono posto questa domanda da quando avevo circa 6 anni. Per me, la sensazione di essere un estraneo è stata innescata dalla timidezza dolorosa e dalla mia educazione non convenzionale (ovvero essere cresciuto da genitori in parte rigidi e in parte insicuri).
In effetti, sono stato praticamente nutrito sin dalla nascita con i peggiori condizionamenti e luoghi comuni di questa società. Eppure, la sensazione di essere un estraneo è stata molto più profonda del lavaggio del cervello, o dell’essere classificati come uno dei “ragazzi impopolari” a scuola che non si amalgamano con il resto della classe.
Per me, questa sensazione di essere un estraneo che guarda da fuori è qualcosa di intrinseco, sotterraneo e apparentemente fondamentale per la mia esperienza di essere umano. E so che probabilmente lo senti anche tu… altrimenti, perché dovresti leggere questo articolo?
Forse anche tu hai portato dentro di te questa sensazione incrollabile; quella di essere un nomade e vagabondo nella vita. Non importa quanto ti avvicini agli altri, quella sensazione di essere un estraneo incombe sempre sullo sfondo: è presente nelle tue interazioni con le persone, nelle tue osservazioni, nei sogni, nei desideri e nelle motivazioni e ti aspetta all’inizio e alla fine della tua giornata. Penso che tu sappia cosa intendo. (Ed è proprio questa sensazione che, in verità, mi ha motivato a scrivere tutto ciò che ho scritto e a fare ciò che sto facendo).
Ma perché ci sentiamo così? Ho fatto un’enormità di ricerche interiori quando mi sono posto questa domanda. Quello che ho scoperto è che ovviamente ci sono molte possibili ragioni per sentirsi un estraneo. Ma la ragione più significativa che ho trovato fino ad oggi ha a che fare con l’anima, quella scintilla interiore della divinità dentro di noi.
Tutti nasciamo con un’anima, ma non tutti continuiamo a mantenere questa profonda connessione interiore quando ci addentriamo nella vita. Le culture sciamaniche chiamano questa disconnessione “perdita dell’anima”. Quel sapere interiore che qualcosa manca o è distorto è chiamato Risveglio spirituale. Quindi, quelli di noi che si sentono estranei, sono semplicemente “attenti” a qualcosa che gli altri nella società ignorano.
Senso di estraneità e Crisi esistenziale
In parole povere, al centro del sentirsi un estraneo che guarda da fuori, c’è la sensazione che qualcosa non vada bene. Sentiamo di non appartenere perché non riusciamo a relazionarci con le persone o gli ambienti che ci circondano. Il risultato finale di sentire questa mancanza di appartenenza è che non ci sentiamo veramente visti o sentiti (o non ci sentiamo abbastanza sicuri da permettere a noi stessi di essere visti o sentiti).
E non ci sentiamo né visti né ascoltati, perché quelle persone e quelle situazioni non soddisfano un bisogno profondo dell’anima dentro di noi. Come mai? Perché queste persone e queste situazioni mancano di sostanza – ovvero, tutto sembra molto superficiale e vuoto.
Percepiamo a livello viscerale e intuitivo che il mondo in cui viviamo è pieno di sofferenza, e la sensazione che manchi qualcosa non ci lascia mai del tutto. Una sensazione così snervante che il mondo non corrisponda ai bisogni più profondi della nostra anima, dà origine a una sorta di crisi esistenziale. Per alcune persone, questa crisi esistenziale può essere un ronzio costante in sottofondo e, per altri, tali sentimenti possono evolversi in una sorta di oscura depressione esistenziale.
Ma una cosa è quasi garantita. Sentirsi un estraneo che guarda da fuori, spesso porta a un risveglio spirituale in cui si va alla ricerca di risposte più profonde. Se ti sei sentito un estraneo per la maggior parte della tua vita, sei quasi certamente una persona molto sensibile e spiritualmente ricettiva.
Hai sperimentato in prima persona quanto possa essere isolante l’ego. Sai quanto sia innaturale vivere in una società ossessionata dalla fama, dallo status, dall’immagine e dal potere. Sai quanto sia superficiale, insensato e folle vivere una vita egocentrica. Ma non riesci a verbalizzare tutto questo. Non riesci a capire bene cosa stai passando perché sei inondato da sentimenti di “strano”, “incompreso”, “diverso” e “indegno”.
Desideri una casa che non hai mai nemmeno visto in cartolina; un luogo dove sentirsi completamente compresi e amati. Quel posto è la tua anima. È la tua anima, la tua Vera Natura, che cerca di sperimentare di nuovo sé stessa. In altre parole, in fondo, quello che desideri davvero è “casa”.
Perché essere un Estraneo è in realtà un Percorso spirituale
Sebbene possa essere solitario sentirsi un estraneo sociale, sono qui per ricordarti che c’è molto potere e potenziale in questo sacro sentiero. Si, hai sentito bene. Essere un estraneo è un percorso in sé e per sé: richiede di aprire la strada a una nuova direzione che non è stata percorsa prima. Dove conduce quel percorso dipende interamente dalla tua anima.
In realtà, sentirsi estranei è una motivazione cruciale per iniziare il viaggio spirituale. Cos’altro ti motiverebbe a cercare la tua vera casa e il senso di appartenenza? Il fatto stesso che ti senti un estraneo indica che la tua anima sta cercando di guidarti verso il vero amore, la comprensione e la libertà (cioè casa).
Quasi tutte le persone sul sentiero spirituale con cui ho parlato, si sono identificate con questa sensazione di essere un estraneo che guarda un mondo in cui non si sente come a casa. Tutte queste persone hanno espresso un livello di sensibilità spirituale che supera la persona media. In altre parole, queste persone vedevano al di là delle pretese degli altri, della corsa al successo della vita quotidiana, e sentivano che c’era molto di più nella vita di quanto sembri.
Invece di accettare indiscutibilmente ciò che era stato loro insegnato, questi outsiders erano liberi pensatori curiosi e sensibili. Sfortunatamente, ci viene spesso insegnato che essere un estraneo è una cosa “cattiva”, e non c’è da meravigliarsi: biologicamente siamo fatti per rimanere entro i confini sicuri dei gruppi della nostra specie. Ma arriva un momento nella vita in cui ci rendiamo conto che “giocare secondo le regole” è un’assurdità miserabile e insoddisfacente. (Basta guardare tutte quelle persone che hanno seguito le regole, hanno avuto una buona carriera, moglie/marito, figli, stipendio sicuro, status socialmente approvato… e sono finite infelici, vuote, sole, suicidandosi o morendo prematuramente a causa di malattie legate allo stress. Sono sicuro che ne conosci una, o una dozzina…)
Quindi, mentre essere un estraneo può sembrare isolante, in realtà è profondamente benefico per la tua vita. Vorrei che tutti avessero l’opportunità di sentirsi estranei, perché essere un estraneo è un catalizzatore per la padronanza di sé e l’autorealizzazione. Quindi il fatto stesso di sentirti un estraneo è in realtà un buon segno: sei sulla strada giusta!
I 9 Poteri nascosti degli Estranei sociali
È importante che impariamo a pensare che essere “lupi solitari” o spiriti liberi è una cosa buona. Molte culture indigene, come quelle dell’Africa e dell’Australia, in realtà incoraggiano i membri più giovani ad uscire da soli nel deserto per ritrovare sé stessi come un rito di passaggio.
Se non accettiamo che l’isolamento e il sentirsi soli fanno parte dell’esperienza della vera connessione, ci perdiamo molto facilmente. Iniziamo a credere che tutto sia sbagliato in noi, quando in realtà siamo semplicemente spinti a perseguire qualcosa di più profondo e spirituale. Se sei ricettivo nei confronti della tua anima, è naturale che ti senti fuori luogo in questo mondo. Ma non è una cosa negativa.
Ecco i 9 principali vantaggi dell’essere un estraneo:
– Non sei più sottoposto a lavaggio del cervello e vincolato dalle regole e dalle credenze della società (estremamente utile e salvifico in questi tempi di follia – ndr)
– Hai più libertà di ascoltare la voce dell’intuizione dentro di te e questo guiderà tutta la tua vita.
– Hai abbastanza solitudine per scoprire cosa significa essere sinceri con sé stessi in una società che cerca sempre di minare la tua autenticità.
– Puoi vedere le cose da un punto di vista più ampio e non perderti nei dettagli.
– Puoi connetterti con la tua anima più facilmente di altri.
– Ti sono stati dati lo spazio e le risorse per crescere come preferisci ed essere uno spirito libero.
– Hai l’opportunità di sperimentare una maggiore connessione trovando un gruppo di persone che la pensano allo stesso modo o una famiglia animica.
– La tua capacità di osservare gli altri ti dà una maggiore capacità di saggezza e anche compassione.
– Hai il catalizzatore necessario per sperimentare la vera realizzazione di te stesso e l’ascensione spirituale, se dovessi scegliere quel percorso.
Sebbene essere un estraneo possa essere terribilmente isolante, è una posizione privilegiata. Lasciare il gregge dell’umanità ti permette di fiorire e sbocciare in modi che non potresti mai sperimentare rimanendo “normale” e socialmente “accettabile”.
Essere un estraneo, in una certa misura… rende la vita difficile, ma ti mette anche in una posizione di vantaggio per quanto riguarda l’illuminazione. Ti porta fuori dall’incoscienza quasi con la forza.
Articolo di Rossano Sambo
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