Viaggio attraverso la Luce… e ritorno
Questa è la storia di Mellen-Thomas Benedict che nel 1982 morì per un cancro in fase terminale, tornando in vita dopo circa un’ora e trenta.
Quando scoprii la malattia, mi fu subito detto che avrei potuto vivere ancora per sei/otto mesi, ma che ogni tipo di chemioterapia a cui potevo essere sottoposto, avrebbe fatto di me poco più che un vegetale. Negli anni ’70 ero stato un contestatore, sempre più demoralizzato negli anni a causa della continua minaccia di una guerra nucleare, del disastro ecologico, etc.
Dato che non avevo alcun credo spirituale, cominciai a pensare che la natura avesse commesso un grave errore, e che gli uomini fossero simili ad un cancro per il nostro pianeta. Non vedevo alcuna soluzione per tutti i problemi che avevamo creato a noi stessi ed alla Terra, vedevo gli esseri umani solo come un tumore, e fu proprio questo mio modo di pensare che mi uccise. State perciò attenti alla vostra visione del mondo: essa può ritorcersi contro di voi, soprattutto se è una visione negativa e la mia era davvero tale… sicché mi condusse alla morte.
Provai ogni genere di medicina, inclusa quella alternativa, ma senza nessun successo, finché venni alla conclusione che questo fosse davvero un affare privato tra me e Dio. Prima di allora non mi ero mai trovato veramente al cospetto di Dio, né avevo avuto a che fare con Lui, né ero incline ad alcun genere di spiritualità. Tuttavia, cominciai un viaggio di approfondimento nella spiritualità e nelle tecniche di guarigione alternative. Lessi qualsiasi cosa trovassi sulle varie religioni e filosofie, e mi misi a studiare intensamente, perché non volevo trovarmi impreparato dall’Altra Parte. Trovai queste letture molto interessanti, perché mi portarono a sperare che ci fosse qualcosa nell’Aldilà.
A quell’epoca ero un artista che lavorava per conto proprio nel settore delle vetrate colorate, e perciò non avevo alcuna assicurazione medica, sicché i miei risparmi di una vita sparirono in un attimo solo per gli esami. Mi trovai ad aver bisogno di cure mediche senza alcuna assicurazione, ma non volevo che la mia famiglia subisse un tracollo finanziario, e per questo decisi di cavarmela da solo.
Sebbene non avessi dolori continui, c’erano dei momenti in cui subivo repentine perdite di coscienza che mi causarono l’impossibilità di guidare. Alla fine, mi fu assegnata l’assistenza a domicilio. Avevo un’assistente personale che veniva a prendersi cura di me, e fu una vera benedizione essere assistito da un angelo che mi stette vicino durante tutta la parte terminale della malattia. Andò avanti così per circa un anno e mezzo. Non volevo prendere troppi antidolorifici, perché preferivo restare cosciente il più possibile, ma alla fine il dolore crebbe tanto che nella mia coscienza non c’era più posto per altro, anche se ogni crisi, per fortuna, durava solo qualche giorno.
Ricordo di essermi svegliato, in casa, una mattina verso le 4 e mezzo, sapendo che la mia ora era vicina e che quello era il giorno in cui sarei morto! Così chiamai gli amici e dissi loro addio. Svegliai la mia assistente privata e lo dissi anche a lei. Ci eravamo messi d’accordo in precedenza, che lei avrebbe lasciato in pace il mio corpo morto, senza chiamare nessuno per circa sei ore, dato che avevo letto di tutte quelle cose interessanti che accadono quando si muore. Tornai a dormire e poi ricordo l’inizio di una tipica NDE.
Di colpo divenni completamente cosciente e mi ritrovai in piedi, mentre il mio corpo era sul letto circondato da una profonda oscurità. Essere fuori dal corpo era un’esperienza molto più vivida di quella ordinaria, così vivida che potevo vedere ogni camera della casa. Potevo addirittura vedere al di sopra, tutt’intorno e al di sotto della mia casa. C’era una Luce splendente. Mi girai verso la Luce, che era simile a quella che molte altre persone hanno descritto nelle loro esperienze: era magnifica e così tangibile… era incantevole. Desideravo andare verso di essa come nelle braccia del padre o della madre ideali.
Quando cominciai a muovermi verso la Luce, sapevo intuitivamente che se fossi entrato in essa sarei morto, così, mentre mi muovevo, dissi: “Per favore aspetta un minuto, voglio prima riflettere su tutto questo”. Con mia sorpresa, l’intera esperienza si fermò a quel punto! La mia richiesta venne esaudita ed ebbi una conversazione con la Luce, che di volta in volta si trasformava in figure differenti, come Gesù, Buddha, Krishna, forme di mandala, immagini e simboli archetipi.
Chiesi alla Luce: “Cosa sta accadendo qui? Per favore, voglio davvero conoscere la verità su ciò che mi accade”. Comunicavo con una forma di telepatia e la Luce mi rispose. Ricevetti l’informazione che le cose in cui crediamo danno forma a ciò che percepiamo in presenza della Luce, con un processo di azione-reazione (feedback). Se si è Buddhisti, Cattolici o Fondamentalisti, si ottiene un feedback in accordo con ciò in cui si crede.
Mentre la Luce si rivelava a me, divenni consapevole che ciò che stavo realmente guardando era la matrice del mio Sé Superiore e che esso altro non è che la Sorgente stessa. Ognuno di noi proviene direttamente da quella Sorgente. Tutti noi abbiamo infatti un Sé Superiore, che è la parte spirituale del nostro essere, e quindi siamo tutti connessi direttamente con questa unica Sorgente.
Così compresi chiaramente che tutti i Sé Superiori sono inter-connessi, tutti gli uomini sono connessi come un solo essere. Noi siamo veramente lo stesso essere, o meglio differenti aspetti dello stesso essere. Mentre vedevo questo mandala fatto di anime umane, pensai che era la cosa più bella che avessi mai visto. Entrai quindi al suo interno, e ne fui sopraffatto: era come ricevere tutto l’amore che abbiamo sempre desiderato, ed era quel genere di amore che cura, che guarisce, che rigenera.
Quando chiesi alla Luce di continuare la sua spiegazione, compresi cos’è questa matrice: essa è una sorta di griglia intorno al nostro pianeta, formata da tutti i sé superiori connessi tra loro. E’ come una grande società, un sottile livello di energia posto intorno al nostro, si potrebbe definire il livello dello spirito. Poi chiesi altre spiegazioni, poiché volevo conoscere il vero significato dell’universo, ed a quel punto ero pronto a partire: “Sono pronto, portami via”, dissi.
Allora la Luce si trasformò nella cosa più bella che io abbia mai visto: un mandala composto da tutte le anime di questo pianeta e mi resi conto che ero giunto a questo, pur partendo dalla mia visione negativa di ciò che accadeva sulla Terra. Così chiesi alla Luce di continuare a spiegarmi, dato che avevo visto in quel magnifico mandala come tutti noi siamo belli nella nostra essenza. Noi siano creature stupende: l’anima umana, la matrice umana che tutti noi formiamo, è assolutamente fantastica, elegante, esotica… non trovo parole sufficienti per dire quanto quella visione cambiò la mia opinione sul genere umano.
Fui meravigliato di scoprire che non c’era alcun male in nessuna anima. Dissi “Com’è possibile?” La risposta fu che nessuna anima può essere malvagia di per sé, sebbene le cose orribili che accadono alle persone durante le loro vite terrene, possano indurle a compiere azioni altrettanto malvagie, ma le loro anime non sono cattive. Ciò che tutte le persone cercano, ciò che le sostiene, è l’Amore, ciò che nuoce loro è la mancanza di Amore – mi spiegò la Luce.
Le rivelazioni che provenivano dalla Luce diventavano sempre più profonde ed io chiesi: “Ciò significa che l’umanità verrà salvata?” Allora, come uno squillo di tromba tra una cascata di luci, la grande Luce rispose: “Ricorda questo e non dimenticarlo mai: sei tu che salvi, redimi e guarisci te stesso. Questo è ciò che avete sempre fatto e che sempre farete. Siete stati creati col potere di farlo fin dall’inizio, dalla creazione del mondo”.
In quel momento compresi che siamo già stati salvati, e che se ci siamo salvati é perché siamo stati creati per auto-correggerci, così come tutto il resto dell’universo. Ringraziai con tutto il cuore la Luce divina e in quel momento sembrò che la Luce mi incorporasse ancor più nel profondo. Era come se mi assorbisse completamente. La Luce dell’amore è per noi indescrivibile. Entrai in un’altra dimensione, molto più profonda della precedente, e divenni consapevole di molte altre cose. Era una gigantesca corrente luminosa, vasta ed intensa, che si riversava proprio nel cuore della vita.
Domandai di cosa si trattasse e la Luce rispose: “Questo è il fiume della vita. Bevi pure a sazietà l’acqua della sua corrente benefica”. Così feci, bevvi un grande sorso, e poi un altro. Era come bere la vita stessa! Ero in estasi. A questo punto la Luce disse: “Tu hai un desiderio”. La Luce sapeva tutto di me, ogni cosa del mio passato, presente e futuro. “Sì” sussurrai e chiesi di visitare l’universo, al di là del sistema solare. La Luce mi disse allora che avrei potuto seguire la corrente… lo feci e fui trasportato attraverso la Luce fino alla fine del tunnel.
Sentii ed udii una serie di esplosioni molto smorzate. Che velocità! Improvvisamente mi sembrò di essere lanciato via dal pianeta tramite questo flusso di vita. Vidi la Terra che volava via, lontano. Il sistema solare scivolò via in tutto il suo splendore e sparì. Più veloce della Luce, volai attraverso il centro della galassia, ottenendo sempre maggiore conoscenza. Mi fu detto che questa galassia, come tutte le altre dell’universo, è piena di molte varietà di vita, anche diverse. Vidi molti mondi: la buona notizia è che noi non siamo soli nell’universo!
Mentre cavalcavo questa corrente cosciente attraverso il centro della galassia, il flusso si espandeva in fantastiche onde di energia simili a frattali. I grandi ammassi di galassie, con tutta la loro antica saggezza si allontanarono. Dapprima pensai che stavo andando da qualche parte, come se continuassi il viaggio, ma poi mi accorsi che la mia coscienza si espandeva come la corrente fino a contenere in sé tutto l’universo! Tutta la creazione passava attraverso di me, era un’incredibile meraviglia! Ero davvero una creatura fantastica, un bimbo nel Paese delle meraviglie! Sembrava che tutte le creazioni dell’universo mi fossero mostrate e che poi svanissero in una scintilla di Luce.
Una seconda Luce comparve, proveniva da ogni parte, e sembrava molto diversa, era una Luce composta da tutte le frequenze dell’universo, o forse di più. Sentii ed udii di nuovo altre esplosioni forti ma vellutate. La mia coscienza ed il mio essere si stavano espandendo fino a congiungersi con l’universo olografico, ed oltre. E mentre passavo nella seconda Luce, capii di aver appena trasceso la verità. Queste sono le parole più adatte con cui riesco a dirlo, ma cercherò di spiegarmi meglio. Quando passai nella seconda Luce mi dilatai oltre la prima e mi ritrovai in una quiete profonda, al di là di qualsiasi silenzio, semplicemente ero capace di vedere e di percepire l’eternità, oltre l’infinito.
Ero nel vuoto, prima di ogni creazione, prima del big bang. Mi ero inoltrato al di là dell’inizio del tempo, al di là della prima “parola”, della prima vibrazione, nell’occhio della creazione. Mi sentivo come se stessi toccando il viso di Dio. Non era un sentimento religioso, ero semplicemente una cosa sola con la vita e con la coscienza assoluta. Quando dico che potevo vedere e percepire l’eternità, voglio dire che potevo sperimentare tutta la creazione che generava se stessa, in un processo senza inizio e senza fine.
Gli scienziati vedono il Big-Bang come un singolo evento che creò l’universo, mentre io vidi che esso è solo uno degli infiniti Big-bang che creano simultaneamente infiniti universi. Le sole immagini che possono dare un’idea di questo processo, in termini umani, sono quelle create dai super-computers usando certe equazioni che generano delle geometrie frattali.
Gli antichi intuivano tutto questo, dicevano che Dio periodicamente crea nuovi universi espirando, e ne annulla altri inspirando. Questi periodi che la scienza moderna definisce big bang, venivano chiamati “Yuga”. Mi trovavo nella pura, assoluta coscienza, e potevo vedere o percepire tutti i big bang o le yuga mentre creavano ed annullavano se stessi. In un istante entrai all’interno di tutti quegli universi simultaneamente e vidi che ognuno e ciascun piccolo elemento della creazione ha il potere di creare. Cercare di spiegare tutto questo è molto difficile, e non riesco a trovare le parole adatte, e infatti mi ci vollero anni dopo il mio ritorno, per poter trovare le parole adatte da associare all’esperienza che avevo avuto.
Ora posso dirvi che il vuoto è meno che il nulla, e nello stesso tempo è più di tutto ciò che esiste, è lo zero assoluto, è il caos da cui si originano tutte le possibilità, la coscienza assoluta. E’ dentro e fuori ogni cosa. Ognuno di noi, anche mentre vive, si trova sempre simultaneamente dentro e fuori del vuoto. Non bisogna andare in nessun posto e nemmeno morire per essere nel vuoto. Il vuoto è il nulla cosmico che si trova tra tutte le manifestazioni fisiche, lo spazio all’interno degli atomi, tra i loro componenti. La scienza moderna ha iniziato a studiare questo spazio vuoto e l’ha chiamato “punto zero”. Ogni volta che si cerca di misurarlo, i nostri strumenti vanno fuori scala, o – per così dire – verso l’infinito, così che non esiste alcun mezzo per misurare accuratamente l’infinito. Nel nostro corpo e nell’universo, lo spazio vuoto è più grande di qualsiasi altra cosa!
Quello che i mistici chiamano il vuoto, in realtà è pieno di energia, un’energia diversa che ha creato ogni cosa, compreso ciò che siamo e tutto ciò che esiste a partire dal big bang. Tutto è vibrazione, a partire dalla prima “parola”, che è la prima vibrazione. La creazione è Dio che esplora il sé divino attraverso qualsiasi possibilità immaginabile, in una continua, infinita esplorazione, che coinvolge ognuno di noi. Attraverso ogni singolo capello della vostra testa, attraverso ogni singola foglia di ogni singolo albero, attraverso ogni singolo atomo, Dio esplora il proprio sé, il grande “Io sono”. Ogni cosa è il grande sé. E in qualsiasi punto vi troviate, quello è il centro dell’universo, perché ovunque si trovi un atomo, quello è il centro dell’universo: Dio é in quell’atomo, Dio è nel vuoto.
Mentre esploravo il vuoto e le yuga del creato, mi trovavo totalmente al di fuori del tempo e dello spazio, per come noi li conosciamo. In questo stato di espansione della coscienza, scoprii che la creazione è qualcosa che riguarda la pura coscienza assoluta, cioè Dio, che discende nell’esperienza della vita. Il vuoto in sé stesso è privo di esperienza, viene prima della vita, prima della vibrazione iniziale. La natura divina va ben oltre la vita e la morte, per questo nell’universo c’è da sperimentare molto più della vita e della morte! Io mi trovavo nel vuoto ed ero consapevole di ogni cosa creata. Era come se io stessi guardando con gli occhi di Dio, ero diventato Dio ed improvvisamente non ero più me stesso, e di colpo compresi il perché dell’esistenza di ogni atomo, e fui in grado di vedere ogni cosa.
Il punto interessante è che io andai nel vuoto per scoprire che Dio non è là. Dio è qua. Così mi apparve inutile questa costante ricerca di Dio da parte dell’umanità… Dio ci ha dato ogni cosa, ogni cosa è qua, questo è il luogo dove si trova. E ciò in cui siamo ora coinvolti è l’esplorazione di Dio, da parte di Dio, per nostro tramite. La gente è così occupata a cercare Dio: dovrebbero invece comprendere che noi siamo Dio e che Dio sta diventando noi, questo è ciò che conta davvero e quando lo compresi, ne ebbi abbastanza del vuoto, e desiderai tornare alla creazione.
Mi sembrava la cosa più naturale da farsi. Così tornai indietro di colpo dal big bang attraverso la seconda Luce, udendo di nuovo diversi colpi sonori vellutati. Percorsi all’indietro la corrente della coscienza attraverso tutta la creazione, e fu un viaggio entusiasmante! I super-ammassi di galassie passavano attraverso me, dandomi una comprensione ancora maggiore.
Passai attraverso il centro della galassia, dove si trova un buco nero. I buchi neri sono i grandi processori e rigeneratori dell’universo. Sapete cosa c’è dall’altra parte di un buco nero? Ci siamo noi, la nostra galassia, che è stata riciclata da un altro universo. Nella sua configurazione di energia totale, la galassia sembrava una fantastica città di Luce, tutta l’energia da questa parte del big bang è Luce. Ogni particella subatomica, ogni atomo, ogni stella o pianeta, e perfino la coscienza stessa è fatta di Luce ed ha una frequenza vibratoria, perché la Luce è materia vivente. Ogni cosa è fatta di Luce, anche i sassi, e pertanto ogni cosa è viva e molto intelligente.
Mentre viaggiavo sempre più avanti nella corrente della vita, vidi avvicinarsi una gigantesca Luce. Seppi che si trattava della prima Luce, la Luce del sé superiore che è la matrice del nostro sistema solare. Vidi che il sistema solare nel quale viviamo è come il nostro corpo. La Terra è un grande essere creato e vivente, e noi siamo la parte di essa che è cosciente della sua esistenza.
Fui in grado di vedere tutta l’energia generata da questo sistema solare, e si tratta di un incredibile spettacolo di Luce! Potei udire la musica delle sfere. Il nostro sistema solare, al pari di tutti i corpi celesti, genera un’unica matrice di luci, di suoni e di energie vibratorie. Le più avanzate civiltà provenienti da altri sistemi solari, possono identificare la vita nell’universo, come noi la conosciamo, dall’impronta vibratoria della matrice energetica: è un gioco da ragazzi. I meravigliosi figli della Terra (gli esseri umani) emettono in continuazione, proprio ora, una quantità di suoni, come bambini che giocano nel cortile dell’universo.
Percorsi la corrente direttamente fino al centro della Luce e mi sentii abbracciato da Essa, mentre mi prendeva di nuovo nel suo respiro, con un altro colpo di morbido suono. Ero in questa grande Luce d’amore, la più amorevole Luce, del tutto priva di qualsiasi elemento giudicante. “E ora?” mi domandai. La Luce mi spiegò che la morte non esiste: noi siamo esseri immortali. Noi siamo già vivi dall’eternità! Compresi che noi facciamo parte di un sistema vivente naturale che rigenera sé stesso in un processo senza fine.
Non mi fu mai detto che dovevo ritornare. Semplicemente, sapevo che lo avrei fatto, perché era una cosa naturale, dopo quel che avevo visto. Non so dire quanto tempo rimasi nella Luce, in termini umani, ma venne un momento nel quale capii che tutte le mie domande avevano avuto una risposta e che il mio ritorno era vicino.
Ogni essere umano ha una vita diversa ed un diverso numero di questioni da esplorare. Alcune delle nostre domande hanno un valore universale, ma ognuno di noi esplora questa cosa che chiamiamo vita, in modo unico e personale, e questo vale anche per ogni altra forma di vita, dalle montagne alle singole foglie d’ogni albero. Questo è molto importante da capire perché tutto contribuisce al grande quadro, la pienezza della vita, in un’infinita danza di vita… e la nostra unicità esalta la vita tutta.
Quando iniziai il mio ritorno al ciclo della vita, non mi passò nemmeno per la mente, né mi fu detto da nessuno, che sarei ritornato nel medesimo corpo che avevo in precedenza. Ma non aveva nessuna importanza, poiché avevo una completa fiducia nella Luce e nel processo della vita. Mentre la corrente si fondeva con la grande Luce, chiesi di non dimenticare mai le rivelazioni ed i sentimenti di ciò che avevo appreso da questa parte.
Ci fu un “Sì” che io sentii come un bacio alla mia anima. Poi fui riportato indietro, attraverso la Luce, nel regno delle vibrazioni. L’intero processo si svolse in senso contrario, mentre io ricevevo altre informazioni ancora. Sapevo che stavo per reincarnarmi. Per la prima volta pensai a me stesso come ad una creatura umana, e fui felice di esserlo. Da ciò che avevo visto, sarei stato felice di essere anche soltanto un atomo in quest’universo… sì, un atomo, perché essere la parte umana di Dio è la più fantastica delle benedizioni! È una fortuna che va al di là della nostra più sfrenata immaginazione.
Così io passai attraverso il processo della reincarnazione, aspettandomi di nascere come un bambino da qualche parte del mondo, ma mi reincarnai di nuovo nel mio stesso corpo. Fui così sorpreso quando riaprii gli occhi! Non so perché, dato che capivo, ma fu comunque una grossa sorpresa ritrovarmi in questo corpo, di nuovo nella mia stanza. La mia assistente si era rassegnata un’ora e mezzo dopo avermi trovato morto. Ella era certa che io fossi morto: tutti i segni tipici erano evidenti ed il mio cadavere stava ormai diventando rigido.
Non sappiamo da quanto tempo fossi morto, ma sappiamo che era trascorsa un’ora e mezzo da quando lei mi aveva trovato senza vita. Aveva esaudito, per quanto possibile, il mio desiderio di lasciare per alcune ore, il mio corpo, in pace. Avevamo uno stetoscopio amplificato e molti sistemi per testare le funzioni vitali del corpo, per vedere cosa accadeva. Ella può testimoniare che io ero morto davvero.
La mia dunque non fu una NDE, dato che sperimentai realmente la morte, per almeno un’ora e mezzo. L’assistente mi aveva trovato morto e mi aveva auscultato con lo stetoscopio, aveva preso la pressione sanguigna ed il battito cardiaco per un’ora e mezzo. Poi io mi ero risvegliato. Avevo provato ad alzarmi per raggiungerla, ma ero caduto dal letto. Lei aveva udito il tonfo, era accorsa e mi aveva trovato steso sul pavimento. Quando ripresi i sensi, fui molto sorpreso e meravigliato per quanto mi era successo.
Dapprima, tuttavia, non avevo un ricordo tanto chiaro di quell’esperienza come quello che ho adesso. Continuavo a scivolare fuori da questo mondo e mi chiedevo: “Sono vivo?” Questo mondo era più simile ad un sogno, se paragonato con l’altra dimensione. Mi ci vollero tre giorni per sentirmi di nuovo normale, più lucido, eppure diverso da come mi ero sentito nelle mia vita di prima. Tutti i ricordi del viaggio però mi tornarono in mente solo più tardi. Ora non riuscivo a vedere più nulla di sbagliato in nessun essere umano, mentre prima avevo sempre giudicato gli altri, pensando che un sacco di gente fosse veramente nevrotica, tutti nevrotici tranne me… ma di tutto questo adesso non restava più alcuna traccia.
Ben tre mesi più tardi, andai in ospedale per valutare la mia situazione. Mi sentivo veramente bene, così avevo paura di ricevere cattive notizie. Ricordo che il medico, dopo aver confrontato le lastre precedenti con quelle attuali, disse: “Bene, adesso qui non c’è più niente”. Io replicai: “Davvero? Allora può essere un miracolo?” E lui: “No, queste cose accadono, vengono chiamate remissione spontanea”. Non sembrava per nulla impressionato, ma per me era veramente un miracolo.
Alcune considerazioni maturate da Mellen-Thomas Benedict
Il mistero della vita ha ben poco a che fare con l’intelligenza, visto che l’universo non è per niente un processo intellettuale. L’intelletto è utile, ma allo stato attuale noi esaminiamo tutto con l’intelletto, invece di usare anche il cuore, che è la parte più saggia di noi stessi.
Vidi che le razze umane sono come degli ammassi di personalità. Nazioni come la Francia, la Germania e la Cina hanno la loro identità personale. Anche le città hanno una loro personalità. Le famiglie hanno anime di gruppo. L’entità individuale si evolve come i rami di un frattale: l’anima di gruppo esplora la nostra individualità. Le differenti domande che ciascuno di noi si pone, sono molto importanti. Questo è il modo in cui la divinità esplora il proprio Sé, attraverso di noi. Così ponete le vostre domande, fate le vostre ricerche. Troverete il vostro sé e troverete Dio nel vostro stesso sé.
Inoltre, cominciai a vedere che tutti gli esseri umani sono anime compagne. Noi siamo parti di un unico processo di differenziazione frattale dell’anima in molte direzioni creative, e tuttavia siamo sempre la stessa cosa.
Adesso io guardo ad ogni essere umano che mi capita di incontrare, e vi vedo un’anima compagna, la mia anima gemella, quella che ho sempre cercato. Al di là di questo, la più grande anima gemella che voi possiate mai avere è la vostra. Se state cercando l’autentica anima gemella fuori di voi, potreste non trovarla mai: non è là. Proprio come anche Dio non è là. Dio è qua. Cercatelo attraverso il vostro sé. Date inizio al più grande amore della vostra vita… col vostro sé. In questo modo arriverete ad amare tutto.
Feci anche una discesa in ciò che qualcuno chiamerebbe “inferno”, e fu sorprendente. Non vidi né Satana né il male. La mia discesa nell’inferno fu una discesa nell’adattamento di ogni persona alla propria miseria, all’ignoranza ed all’oscurità della non conoscenza. Sembrava una specie di miserabile eternità. Ma ciascuna dei milioni di anime che mi circondavano aveva una piccola stella di Luce a disposizione. Nessuna di loro sembrava farci caso, perché erano tutte assorte nei loro dolori, traumi e miserie. Ma dopo quello che sembrò durare un’eternità cominciai a chiamare quella Luce, come un bambino che chiama uno dei genitori chiedendo aiuto. Allora la Luce si dilatò e formò un tunnel che venne fino a me, isolandomi da quel dolore e da quella paura. Questo è ciò che è realmente l’inferno.
Presto la nostra scienza riuscirà a quantificare lo spirito. E sarà una cosa meravigliosa. Riusciremo a mettere a punto strumenti sensibili all’energia sottile o all’energia dello spirito. I fisici usano già apparecchiature per far collidere le particelle subatomiche e vedere di cosa sono fatte. Sono pervenuti a conoscere i quark ed i charm, e cose del genere. Bene, un giorno arriveranno a scoprire quella piccola cosa che tiene insieme tutto quanto, ed allora decideranno di chiamarla… Dio. Con i ciclotroni e gli acceleratori di particelle essi non solo vedono quello che c’è, ma riescono anche a creare delle particelle. Per fortuna la maggior parte di esse ha una vita di pochi millisecondi o nanosecondi. Noi stiamo appena cominciando a comprendere che riusciamo anche a creare.
Come ho già detto, pervenni ad un livello di realtà nel quale c’è un punto in cui si trascende tutta la conoscenza e si comincia a creare il frattale successivo, il nuovo livello. Noi abbiamo questo potere di creare quello che esploriamo, e questo corrisponde all’espansione di Dio attraverso di noi. Dopo il mio ritorno ho sperimentato la Luce spontaneamente, ed ho imparato come raggiungere quel livello quasi ogni volta mediante la meditazione. Ognuno di voi può fare la stessa cosa. Non è necessario morire per poterlo fare. Tutto è già disponibile nei vostri strumenti. Voi sete già attrezzati per farlo. Il corpo è il più straordinario strumento di Luce che esiste in questa dimensione. Smettetela di provare a diventare Dio: è Dio che sta diventando voi. Qui.
Una delle mie domande alla Luce fu: “Cos’è il paradiso?” Mi venne fatto fare un giro di tutti i paradisi che sono mai stati creati: il nirvana, i beati territori di caccia, e vari altri. Passai attraverso di essi: sono creazioni di forme di pensiero che noi abbiamo ideato. In realtà noi non andiamo in paradiso: noi siamo rigenerati, ma qualsiasi cosa abbiamo creato, noi vi lasciamo una parte di noi stessi. È reale, ma è solo una parte della nostra anima.
Vidi anche il paradiso cristiano. Ci aspettiamo che sia un bel posto, ma io l’ho trovato un po’ noioso! Questo è tutto quel che andremo a fare? Ma è roba da bambini. Non intendo offendere nessuno. Alcuni paradisi sono molto interessanti, mentre altri lo sono di meno. Mi sembra che quelli degli antichi siano più interessanti, come i beati territori di caccia degli indiani d’America. Quelli degli Egizi erano fantastici. Ce ne sono tantissimi.
Domandai a Dio: “Qual è la migliore religione del pianeta? Chi è più vicino alla verità?” E la divinità rispose, con grande amore: “Non m’ interessa”. In questa risposta c’era una grazia incredibile. Significava che siamo noi gli esseri di cui prenderci cura. L’infinita divinità del cosmo ci dice: “Non ha nessuna importanza a quale religione apparteniate”. Esse vanno e vengono, esse cambiano. Il buddismo non è stato qui per sempre, e nemmeno il cattolicesimo, e tutte le religioni diverranno più illuminate.
Adesso sta per arrivare più Luce in tutti i sistemi. Sta per giungere una riforma spirituale che sarà altrettanto drammatica quanto la riforma protestante. Molta gente si batterà per la propria religione, le religioni si combatteranno tra loro, ciascuna credendo di essere nel giusto. Ma alla divinità infinita non interessa se noi siamo protestanti, buddisti o altro. Non sono altro che accidentali sfaccettature del tutto. Vorrei che tutte le religioni capissero questo fatto e si tollerassero reciprocamente. Ognuno ha una differente visione. E tutto questo aggiunge qualcosa al grande quadro: tutto è importante.
Quando andai nell’altra parte avevo molte paure riguardo ai rifiuti tossici, i missili nucleari, l’esplosione demografica, la distruzione delle foreste equatoriali. Tornai indietro però pieno di amore per ogni singolo problema. Può sembrare paradossale ma ora amo anche i rifiuti tossici. Amo il fungo atomico: esso è il più sacro mandala che abbiamo manifestato fino ad oggi, come un archetipo. Esso, più di ogni religione o filosofia sulla Terra, ci ha portato insieme di colpo ad un nuovo livello di consapevolezza. Sapendo che magari possiamo far esplodere il pianeta 50 o 500 volte, noi riusciremo forse a comprendere che siamo qui tutti insieme.
Per quel che riguarda il disboscamento della foresta pluviale, esso comincerà a rallentare, e tra 50 anni ci saranno più alberi sul nostro pianeta di quanti ve ne siano mai stati. La Terra è in un processo di autoregolazione. Non tornerà più ad essere quel luogo selvaggio che era una volta. Ci saranno ancora grandi spazi liberi, riserve in cui la natura potrà espandersi. In futuro giardini e riserve saranno luoghi privilegiati. L’incremento della popolazione sta raggiungendo il livello adatto per provocare un cambio di coscienza, e mediante questo cambiamento muteranno la politica, il denaro e l’energia.
Nei nostri esperimenti sul DNA, inoltre noi abbiamo aperto la porta su un grande segreto. Presto riusciremo a vivere in questo corpo tanto a lungo quanto vogliamo. Dopo aver vissuto 150 anni o giù di lì, ci sarà però un intuitivo sentimento dell’anima che ci farà desiderare di cambiare canale. Vivere per sempre in un corpo non è altrettanto creativo quanto il reincarnarsi, il trasferire nuova energia in questo fantastico vortice di energia nel quale ci troviamo. Noi siamo davvero in grado di vedere la saggezza della vita e della morte, e di gioirne.
Noi abbiamo già vissuto per sempre. Il corpo nel quale voi siete è stato vivo da sempre. Deriva da un infinita corrente di vita, che si origina dal big bang ed ancora prima. Questo corpo darà vita ad una prossima vita, in forma energetica sia densa che sottile. Questo corpo ha già vissuto per l’eternità.
Fonte originale: http://www.near-death.com (sito web di Kevin Williams)
Questo racconto con altri,mostra quanto fantastica sia per certi versi la Vita!
Stupendo, mi piacerebbe vivere un’esperienza così, Grazie