Alcune ipotesi sull’ “Altro Mondo” e sulla “Mente non localizzata”
di Francesco Lamendola
“Se esiste un aspetto della mente che è decisamente non localizzato, questa entità viene identificata con l’anima: qualcosa senza tempo, senza spazio e immortale. La riscoperta della natura non localizzata della mente, quindi, è essenzialmente una riscoperta dell’anima”. (Joan Forman)
Prima di svolgere alcune riflessioni e congetture sulla realtà dell’Altro Mondo, a prescindere dall’insegnamento delle religioni, riportiamo un’esperienza documentata dal libro di Larry Dossey, “Alla ricerca dell’anima” (tr. it. Milano, Sperling & Kupfer, 1997): “Nella sala operatoria tutto era filato liscio fino alle ultime fasi dell’operazione. Poi era successo qualcosa. Mentre il chirurgo suturava l’incisione, il cuore di Sarah cessò di battere. Una reazione all’anestetico? Un’alterazione del sangue provocata dall’elettrolisi e sfuggita ai controlli? Una conseguenza di un’affezione cardiaca subclinica? Il monitor cardiaco rivelò improvvisamente una fibrillazione ventricolare, una tumultuosa, caotica tempesta elettrica nel cuore, che ne impedisce pulsazioni efficaci. Ma l’emergenza cessò nell’arco di un minuto, perché tanto bastò all’anestesista per defibrillarla con l’apparecchiatura sempre pronta allo scopo, in sala operatoria…