Il Sacri-ficio, il Dono e la Gioia
di Mariabianca Carelli
L’Aspirante che inizia il Sentiero tende, generalmente, ad appagarsi delle conoscenze teoriche delle Verità spirituali, adattando i requisiti richiesti alla sua convenienza, invece che vivere secondo quanto va via via comprendendo.
Ciò perché, mentre è piuttosto facile compiere studi intellettuali relativi al “sentiero spirituale”, è più difficile vivere con coraggio, determinazione, abnegazione, sacrificio. L’aspirante più avanzato sul Sentiero, sente una imperiosa forza interiore, che non gli dà tregua; intuisce che il senso della vita è al di là del contingente quotidiano e lo cerca al di là del limite consueto; sa che la sua vita non può svolgersi in tranquille pianure, e si sente destinato a scalare le vette.
Comprende l’importanza del Retto Sforzo, uno dei punti del nobile “Ottuplice Sentiero” del Buddha, e dell’uso Volontà: “…Questo soffio divino giunge alla porta di tutte le anime, ma non può entrarvi fino a che la volontà dell’uomo non l’abbia spalancata”. (Il Vangelo acquariano)…