Il Trauma Invisibile di cui Non si Parla
Dott.ssa Carla Sale Musio
I fatti relativi all’emergenza sanitaria dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel duemilaventi hanno ridotto in briciole quel senso di sicurezza nella vita che fa da sottofondo naturale allo scorrere degli eventi.
E al posto di quella fiduciosa aspettativa è cresciuta la sensazione di una minaccia imminente. In principio la paura era legata a un virus ritenuto incurabile e mortale, poi è stata affiancata da multe, restrizioni, privazioni, vessazioni e imposizioni che hanno generato uno stato di allerta permanente.
In seguito è diventata paura della guerra in Ucraina. A questo si sono aggiunti: il riscaldamento globale, la siccità e le alluvioni. Oggi il pericolo è rappresentato dalla brutalità del conflitto in Israele. Domani si profilano già all’orizzonte nuove pericolose “pandemie”.
Le “emergenze” sono così tante che ci siamo ritrovati ad avere un’applicazione (chiamata appunto ALLERT) “necessaria” a comunicare immediatamente l’allarme alla popolazione. La somma di tutti questi eventi ha provocato una sofferenza tanto diffusa quanto invisibile. Infatti quando essere nel panico costituisce la normalità diventa difficile identificare la disfunzionalità nella propria psiche…