Atlantide e “Le Cronache dell’Akasha”
Parlando di Atlantide è quasi impossibile non fare riferimento alla “Società Teosofica” e ad uno dei suoi esponenti più famosi, Rudolf Steiner.
Possiamo affermare che esistono due storie di Atlantide, il “continente perduto”, non contraddittorie tra loro ma parallele. Da una parte c’è quella descritta da Ignatius Donnelly, che cercò prove “tangibili” dell’esistenza in epoche remote di una “civiltà-madre” da cui sarebbero derivate tutte le altre. Dall’altra c’è la storia tracciata dai Teosofi che, come affermava Edgar Cayce, erano convinti che tutto ciò che era accaduto in Atlantide, così come tutto ciò che è stato, che è e che sarà, sia “scritto” nei cosiddetti “Registri akashici”. Ma di cosa si tratta con esattezza? Cerchiamo di scoprirlo.
“Le Cronache dell’Akasha”: la Memoria dell’Universo
Paradossalmente, è molto più facile per noi, oggi, comprendere il concetto di “Akasha” di quanto non lo fosse per i contemporanei dei teosofisti o teosofi (la “Società teosofica” fu fondata a New York nel 1875, per la diffusione della teosofia). Cominciamo con la sua etimologia…