Lo Stormo
di Lorenzo Merlo
C’è una comunicazione sensibile, sottile, energetica che non vola sulle ali della materia. Che non si diffonde con le onde acustiche, che nulla ha a che fare con l’intelletto. Ha a che fare con l’ancestralità che risiede in ogni essere senziente.
Essa riguarda ciò che sentiamo. Scavalca, seleziona e inficia ciò che sappiamo. Sempreché si sia ancora in contatto con l’infinito che siamo.
Si possono osservare gli effetti di questa comunicazione energetica negli stormi di storni, nei banchi di diverse specie di pesci. Indipendentemente dalla velocità d’origine, ogni componente modifica all’unisono la propria direzione. Il rischio di collisione pare corrisponda a zero. È come se ognuno fosse attraversato dalla medesima emozione che, quale prodotto della vita, non ha che una sola via di espressione.
Ciò a cui assistiamo osservando gli stormi di storni e i banchi di sardine ci è utile per figurarci lo sciamare immateriale dell’emozione…