Manipolazione, Pubblicità, Propaganda. La Guerra Cognitiva
di Roberto Pecchioli
Che il potere lavori per manipolare l’opinione pubblica è cosa nota che riguarda ogni tempo. La differenza rispetto al passato è la potenza immensamente superiore dei mezzi a disposizione, scientifici, psicologici, culturali, comunicativi.
In più vi è l’insidiosa convinzione di massa – a sua volta diffusa ad arte- che l’uomo contemporaneo sia più libero, autonomo, colto e riflessivo delle generazioni precedenti. Una miscela esplosiva che rende vincente la manipolazione e meno reattivo l’uomo comune, persuaso di agire, decidere, pensare liberamente.
Basterebbe a dissipare questa credenza una visita agli scaffali dedicati alla psicologia e alle scienze cognitive di qualunque libreria. Abbondano, straripano testi dedicati alle neuroscienze, alla PNL (Programmazione Neuro Linguistica) trattati e manuali dedicati all’arte di convincere – ossia manomettere la libertà altrui – collane dedicate all’ “assertività” e al cosiddetto linguaggio persuasivo.
Una macchina efficientissima lavora alla nostra spersonalizzazione, a farci diventare preda di imbonitori di ogni specie…