Che fine farà la Libertà?
di Giuseppe Palma
La debolezza della politica, accentuata da decenni di anti-politica, ha finito per consegnare lo Stato prima ai tecnici dell’economia, con risultati disastrosi e oggi alla “Tecnoscienza”.
La libertà, per come tutti noi l’abbiamo conosciuta, è figlia della “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” del 1789. Una libertà rivoluzionaria, figlia dell’Illuminismo, che ha dato vita alla società liberale.
Una rivoluzione che ha contaminato tutto il mondo occidentale. A protezione di questo nuovo ordine v’è stata la politica. Già… la tanto vituperata politica – cioè il sistema democratico di rappresentanza – ha consentito la salvaguardia della società “liberale” (da non confondere con la concezione “liberista” dell’economia, sono due cose completamente diverse).
Nei secoli precedenti i re sceglievano, per la conduzione dello Stato, religiosi e militari, per lo più cardinali e generali. Dal 1789 in avanti, lì dove son rimaste le monarchie, che da assolute son divenute parlamentari o costituzionali, i re – per la conduzione dello Stato – sono stati costretti a scegliere la politica, cioè non più cardinali o generali, ma uomini liberi, espressione della volontà popolare risultante da democratiche elezioni…