“Noi, governati da Elites senza pensiero”
di Marco Dotti
“Siamo governati da un’oligarchia mondiale, da una megamacchina funzionale alla società della crescita globalizzata. Una macchina che dà l’impressione di essere compatta, decisa e precisa, quasi monolitica. Ma non lo è”. Un’intervista con l’ispiratore del movimento della decrescita, Serge Latouche.
L’economia dei paesi sviluppati ristagna. Al contempo, l’aumento del prezzo delle materie prime e dei beni di prima necessità, ha alterato gli equilibri geopolitici non solo in Egitto e nel Maghreb, ma in tutta l’Africa. La vera crisi, che il mainstream dichiarava alla nostre spalle dopo l’effetto domino dei “mutui subprime”, probabilmente non è ancora arrivata. Eppure, anche in queste condizioni, viene da chiedersi se una crisi, una “vera” crisi, non possa diventare una buona notizia e, forse, l’unica vera notizia in una situazione che non pare offrirne altre, nel deserto di un’Europa lastricato di buone intenzioni, ma nulla più.
Per Serge Latouche, professore emerito di scienze economiche all’Università di Paris-Sud, principale ispiratore del movimento per la “decrescita felice o serena” la risposta è evidentemente affermativa. Se “crisi” implica l’apertura di soglie, di varchi, di possibilità d’uscita da quello che, nei suoi scritti, descrive come un vero e proprio “totalitarismo del consumo”…