L’intelligibilità dell’Universo e l’esistenza di Dio
«Se l’intero universo materiale può essere descritto dalla matematica, deve esistere una logica immateriale più vasta dell’universo materiale. Convinzioni di questo tipo sembrano implicare che Dio sia un matematico».
Queste le parole che si leggono nel libro “Perché il mondo è matematico?” (Laterza, 1992), scritto da uno dei principali matematici e cosmologi inglesi, John David Barrow, docente di Matematica all’Università di Cambridge.
La citazione contiene la risposta del perché molti scienziati aderiscano esistenzialmente al deismo, cioè l’affermazione positiva all’esistenza di un dio, di un creatore, deducibile dallo studio scientifico dell’universo. Posizione lontana dal cristianesimo, al quale si approda sempre tramite un incontro personale e mai per un ragionamento o uno studio scientifico, ma sulla quale vale comunque la pena riflettere, poiché offre notevoli spunti anche a chi ha avuto il “dono della fede”. Argomenti a favore, i deisti ne hanno tanti, dal fine-tuning alla teleologia (teleonomia) dell’evoluzione biologica e cosmologica…