Autoguarigione… un processo cerebrale?
di Ranieri Matonti
Il corpo umano possiede delle capacità di autoguarigione che si manifestano anche in condizioni patologiche gravose. Definito scientificamente come “guarigione spontanea”, detto fenomeno sembra avere quale substrato anatomo-fisiologico, l’asse ipotalamo-ipofisario-sistema immunitario.
Esso sembra essere il responsabile, in date circostanze, della produzione di ormoni e molecole favorenti l’autoguarigione. La PNEI è la scienza a cui dobbiamo tali evidenze. Le circostanze favorenti la messa in circolo di molecole quali citochine, serotonina, dopamina, sono attivate mediante il sistema limbico e rafforzate da uno status mentale creativo, da un’alta autostima, dalla preghiera, nonché dall’eliminazione di eccessi alimentari, abuso di sostanze nocive per l’organismo, etc,etc.
Il cervello è capace di creare tutte le condizioni necessarie per rilevare, affrontare e risolvere i disturbi corporei, anche i più gravi? Sembra proprio di sì, e sembra che questo fenomeno possa essere attivato mediante meccanismi immunitari ed adeguate secrezioni. L’occidente, con il proprio modus pensanti, attribuisce certe guarigioni straordinarie e inspiegabili per la scienza, a fattori miracolistici. Definito come guarigione spontanea, in realtà è un fenomeno che inizia ad avere delle risposte da parte della PNEI e che sostanzialmente, sembra attivare alcune sostanze chimiche, i neurotrasmettitori…