L’Ora Presente è Grave…
di Piero Cammerinesi
Abbiamo tutti una curiosità che sovente sconfina nel patologico per le anticipazioni del futuro, per le profezie.
Siamo avidi di conoscere ciò che deve avvenire, altrimenti non ci sarebbero tanti astrologi e cartomanti ad approfittarsi di gonzi e di sempliciotti che, invece di affrontare il destino a partire – in primo luogo – dalle conseguenze delle proprie azioni, lo vogliono conoscere dalle carte o dai santoni di turno. Destino un tanto al chilo. Rivelazioni che poi, se non aggradano, non vengono accolte, con conseguente maledizione dell’aruspice che le ha lumeggiate.
Tale è – per dirla con Leopardi – la vita mortale. Eppure di profeti di possibili futuri – ce ne sono stati a iosa nella storia. Sottolineo possibili, in quanto nessun futuro, nessun divenire può essere fisso, pena l’inesistenza della umana libertà. Se tutto fosse già scritto, il nostro ruolo nel teatro della vita sarebbe di semplici spettatori, non certo di attori.
Se vi sta bene così accomodatevi pure, ma non parlate di responsabilità o di moralità, perché senza libertà questi sarebbero termini privi di significato. Chi invece sa di essere un attore – anche se solo una semplice comparsa – è consapevole di essere un co-autore della sceneggiatura di questa pièce teatrale che è la vita e quindi di essere corresponsabile di quanto accade a sé ed all’umanità nel suo insieme…