Marco Todeschini come Nikola Tesla, “vittima” di una cultura oscurantista
di Autori Vari
Marco Todeschini, uno dei più grandi fisici teorici del XX° secolo, fu cancellato dai libri di storia come era già successo con Tesla e la sua opera volutamente non divulgata, “grazie” all’azione di forze oscurantiste e materialiste, che mal tolleravano che egli, nelle sue teorie, parlasse apertamente di forze spirituali, dimostrandone addirittura l’esistenza.
Nacque a Valsecca, in provincia di Bergamo, il 25 aprile 1899, un piccolo paesino, situato nella Valle Imagna. Si laureò in ingegneria meccanica ed elettronica al Politecnico di Torino. Si specializzò e si diplomò in vari rami della fisica e della fisioneurologia. Divenne Professore Ordinario di meccanica razionale ed elettronica, al biennio di Ingegneria Superiore STGM di Roma e docente di Termodinamica.
A Pavia, sviluppò varie ricerche teoriche e sperimentali al fine di scoprire il collegamento dei fenomeni fisici, con quelli biologici e psichici, determinando le precise relazioni matematiche reciproche e di assieme, armonizzando il tutto nella Teoria denominata “PsicoBioFisica”.
Il guaio era che la sua originale teoria fisica era in contrapposizione alle tesi della Relatività Einsteiniana. Rivalutando il concetto di “etere”, ovvero di un fluido sottilissimo responsabile di ogni moto e fenomeno dell’universo, concetto rifiutato dalle teorie di Einstein, si mise contro il mondo scientifico…