Che timbro aveva la Voce di Gesù Cristo?
di Daniel Meurois-Givaudan
La sua voce non si avvicinava al Verbo, Lo incarnava davvero, pur tenendo conto dei limiti della natura vibratoria di questo nostro mondo.
La sua voce, era caratterizzata da due aspetti: il timbro e il ritmo. Vi parlerò prima del timbro. In esso la legge degli armonici era costantemente evidente, sebbene in modo sottile. Alcuni dei suoni che uscivano dalla gola del Maestro, se ci si prestava attenzione, erano perfettamente costruiti come gli armonici. Lasciavano dunque sull’anima un’impronta che invitava a un ascolto e a una ricettività davvero speciali. Oggi, si potrebbe pensare a una forma di ipnosi ma, in realtà, eravamo lontanissimi da questo!
Tutti sanno che l’ipnosi decurta il destinatario della propria volontà, o per lo meno di una parte di essa, ma le specificità armoniche della voce del Cristo non erano così: non soltanto di fronte ad esse restavamo liberi, ossia autonomi, e dunque capaci di estraniarcene, rifiutando di riceverle, ma avevamo inoltre la percezione costante del fatto che esse coltivassero e stimolassero in noi la libertà. Non ci catturavano, ma ci risvegliavano…