Vittimismo, arma di distrazione di massa
di Agostino Nobile
La psicologia non è una scienza esatta, ma a volte ci azzecca. Le persone affette da vittimismo – in Italia definito anche “sindrome di Calimero” – distorcono la realtà, per addossare agli altri le colpe di tutto ciò che accade loro. Probabilmente è la tendenza più diffusa tra gli esseri umani.
Chi di noi non conosce almeno una vittima cronica? Particolarmente egocentrici, minimizzano le sventure altrui e ingigantiscono le proprie. L’ostentato vittimismo può mettere in fuga le persone accorte, ma i più scaltri sono capaci di aprire le porte della compassione del loro interlocutore. Ed è in questo preciso istante che entra in campo la loro strategia preferita: la manipolazione emotiva. È un’arma che, quando vogliono raggiungere il loro obiettivo, viene utilizzata per prendere il sopravvento e infangare il nemico immaginario. Affermano di essere discriminati e maltrattati per alimentare rancore e sete di sopraffazione. Totalmente incapaci di prendere le proprie responsabilità, da vittime diventano tiranni.
Nelle dittature e nelle democrazie il metodo della manipolazione emotiva è infallibile. Tutti i dittatori utilizzano la tecnica del vittimismo per infuocare gli animi delle folle, promettendo loro la rivalsa contro le supposte ingiustizie…