Buio
di Lorenzo Merlo
Nonostante la narrazione che l’Occidente fa di sé stesso, oltre le edulcorate vetrine di distrazione che mette in campo, si scoprono dei disordinati retrobottega. La disperazione è qui, oggi. Tutto viene fatto per nasconderla.
Oswald Spengler, Julius Evola, Réne Guénon, Friedrich Nietzsche, Zygmunt Bauman sono tra i più noti pensatori che, in modi differenti e più o meno diretti, hanno osservato la decadenza dell’Occidente. Proprio lui, quello che vanta di essere la guida del mondo, quello che ha prodotto una cultura che permette ai suoi uomini di giudicare gli altri popoli, di imporre unità di misura del giusto e del vero.
Se da una parte è doveroso non colpevolizzare, ma sottolineare la legittimità storica dell’arco epopeico della cultura occidentale, dall’altra ciò non significa non riconoscerne la sua precipitosa discesa verso il tramonto.
Cercando una ragione, per quanto presuntuoso, si potrebbe sostenere che la sua morte ha una sola causa e una moltitudine di sintomi. Per causa si può addurre la separazione dal divino. Per sintomi basta prendere in toto tutto ciò che i vizi capitali già contemplano…