La parte mistica di Nikola Tesla: “Siamo connessi da linee invisibili”
Tratto da: “Le mie invenzioni. L’autobiografia di un genio” di Nikola Tesla
È la sola autobiografia del geniale scienziato serbo, uscita in più puntate nel 1919 negli USA sulla rivista “Electrical Experimenter”, nella quale Tesla ripercorre tutta la sua incredibile vita e le sue invenzioni più famose. Pochi, tuttavia, sanno del suo interesse per la parte più profonda della vita, quello che ha fatto mentre non era impegnato a gettare le basi della robotica o a ingabbiare la corrente elettrica.
La maggior parte degli esseri umani non è mai consapevole di cosa stia succedendo intorno e dentro di sé, e sono in milioni a cadere vittime di malattie e a morire prematuramente solo per questo. Le più comuni circostanze quotidiane appaiono misteriose e inspiegabili alle persone. Potrebbe capitare loro di sentire un’improvvisa ondata di tristezza e setacciare il cervello in cerca di una spiegazione, quando invece sarebbe plausibile rintracciare la causa in una nuvola che blocca i raggi del sole.Potrebbero figurarsi un caro amico in circostanze che considerano incredibilmente particolareggiate, non rendendosi conto che solo poco prima lo avevano visto in una fotografia da qualche parte. Se perdono un bottone del colletto si lagnano e imprecano per un’ora, senza essere capaci di ripercorrere le azioni a ritroso e localizzare l’oggetto all’istante. La carenza di osservazione non è altro che una forma di ignoranza, ed è responsabile del prevalere di diverse tendenze patologiche e idee insensate…