Bugie: meglio smascherarle sempre?
Dott.ssa Lorenza Di Gaetano
“Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito! Perché ve ne sono di due specie: vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo: la tua per l’appunto è di quelle che ha il naso lungo”.
Non si può certo dire che anche per noi valga la lezione di Geppetto al burattino Pinocchio: a nessuno si è mai allungato il naso dopo aver detto una bugia. Eppure, da sempre ci si interroga su come smascherare le menzogne, cercando una “corrispondenza morfologica” o degli indizi che tradiscano il bugiardo.
Se n’è occupato in modo sistematico Paul Ekman, a partire dagli anni Ottanta, con una serie di studi e opere che hanno poi ispirato la serie televisiva “Lie to me”. Per Ekman, una persona mente quando vuole trarne in inganno un’altra deliberatamente, senza avvertire delle sue intenzioni e senza che il destinatario gliel’abbia esplicitamente chiesto…