La Grande Menzogna in cui viviamo
Viviamo nell’ignavia e apatia quotidiana, plagiati e bombardati dai media di regime. E non ci spingiamo mai oltre per cercare di comprendere la china discendente e inesorabile che sta colpendo tutti noi indistintamente.
Ogni giorno ci svegliamo nella stessa stanza e ci predisponiamo a vivere esattamente come il giorno prima. Eppure, un tempo, ogni giorno era una nuova avventura. Lungo il percorso è cambiato qualcosa… e adesso i nostri giorni sono scanditi e programmati.
È questo ciò che significa essere cresciuti? Essere liberi? Ma siamo davvero liberi? Gli elementi stessi di cui abbiamo bisogno per sopravvivere sono di proprietà di multinazionali. Non c’è cibo per noi sugli alberi, l’acqua del rubinetto è inquinata e dobbiamo comprarla imbottigliata.
Scopriamo il mondo attraverso un libro di testo. Per anni ci sediamo e rigurgitare ciò che ci viene detto. Testati e classificati come soggetti in un laboratorio. Cresciamo senza fare la differenza in questo mondo, pensando di essere diversi. Abbastanza intelligenti per fare il nostro lavoro, non mettiamo mai in discussione il motivo per cui lo facciamo. Quindi lavoriamo (quando ce lo permettono) e il lavoro, è l’unico strumento per vivere la vita. Fino al giorno in cui siamo troppo vecchi per continuare a farlo. È qui veniamo lasciati a morire. I nostri figli, in questo gioco perverso del lavoro, ci sostituiscono prendendo il nostro posto…