Sri Aurobindo: l’Azione di Osservare è una Porta verso la Coscienza “Sovramentale”
Il mondo in cui viviamo è un impero dei sensi, in cui l’essenza divina della nostra anima, il Vero Sé, è finito nell’oblio per la maggior parte delle persone.
Siamo come attori sul grande palcoscenico della vita, che non ascoltano più le istruzioni del “regista” e sono così identificati con i loro ruoli che non ricordano più chi sono realmente. La Torre di Babele non è più una metafora ma un’immagine della realtà quotidiana. Per trascendere lo spettacolo dell’illusione cosmica, dobbiamo anche essere distaccati osservatori di esso. Grazie ad un’attenta osservazione, la mente si calma. Ed è solo qui che inizia la TRASFORMAZIONE…
In generale, non osserviamo, ma guardiamo solo superficialmente, per etichettare un particolare oggetto, accettarlo o rifiutarlo. Siamo stati educati a fare tutto avendo una certa motivazione, generalmente egoista, senza la quale riteniamo che l’azione non abbia senso. Per trovare la purezza dell’atto originario della percezione, senza coinvolgimento egoico, dovremo imparare come guardare, ascoltare, annusare, gustare, toccare senza limitare, attraverso un ragionamento sterile, le informazioni ricevute dai sensi…