Paura, Esami del sangue e senso biologico delle “Alterazioni”
di Marcello Pamio
Gli esami proposti dalla medicina, con la scusa fittizia della prevenzione, sono sempre di più, ma bisogna riuscire a comprendere il vero senso biologico delle alterazioni. I “valori di normalità”, inoltre, sono decisi a tavolino da “esperti” in pieno conflitto d’interessi, e una serie di numeri non può stabilire con esattezza matematica il nostro stato di salute o di malattia.
La paura è una emozione importantissima che ci avverte di un pericolo. In Natura la sua funzione è basilare perché, avvertendoci di una situazione rischiosa, dà l’opportunità di sopravvivere. Ma mentre negli animali, una volta superato il pericolo, dopo aver lottato o essere fuggiti, la paura non serve più, nell’uomo avviene qualcosa di paradossale. L’uomo infatti è l’unico animale al mondo che, 24 ore su 24, respira e trasuda paura da ogni mitocondrio cellulare.
I “pericoli” per l’uomo moderno però non sono le belve feroci nascoste nella foresta e pronte a saltargli addosso, bensì semplici pensieri originati dal cervello: paura dei virus, delle malattie, anche la semplice guida dell’auto può diventare fonte di tensioni; per non parlare del lavoro, del terribile titolare, degli esami a scuola o degli esami in ospedale. Proprio questi ultimi saranno il tema del presente lavoro.Va ricordato che per il cervello umano pensare e immaginare una situazione o viverla realmente è la medesima cosa. Questo fa sì che la paura reale o la paura immaginaria attivi nell’encefalo le aree corrispondenti all’attacco o alla fuga, con cascate ematiche di adrenalina, cortisolo, glucosio e ormoni vari, come l’antidiuretico Adh…