Rumore
Rumore, null’altro che rumore.
Litanie di fedeli devoti alla propaganda, subdole ninnananne per conciliare il sonno, urla feroci di falsi litiganti, parole luccicanti per ricoprire il nulla di lustrini, per riempire il vuoto pneumatico di argomentazioni stantie e squallide menzogne.
Nel mentre, i nostri figli sono vittime della “scienza” e del “progresso”, i nostri giovani hanno ipotecato il loro futuro in attesa di capire cosa vorrà da loro il mercato, ogni valore o ideale è ridicolizzato, bollato come volgare anticaglia, come retaggio di un polveroso passato che appare oramai troppo lontano, invisibile agli occhi, avulso dal cuore, restando intrappolato nella ragnatela di un tempo vile che fa del mercimonio senza soluzione di continuità il suo vessillo, del baratto tra essere e status sociale il suo stendardo…