Il ruolo del femminile e del maschile per il divenire della Terra
di Tiziano Bellucci
La donna dei tempi antichi aveva un rapporto diretto con le entità dell’universo e un ruolo di “ponte” tra la materia e lo spirito… poi, però, l’umanità smise di essere ispirata dalle donne, e incominciò a diventare “razionale”.
La donna rivestiva questo ruolo di mediatrice tra la materia e lo spirito. Riceveva dallo spirito le ispirazioni, le direttive dal mondo sovrasensibile: le cosiddette “muse” indovine, erano donne chiaroveggenti che effondevano nell’umanità bellezza e creatività. Attraverso la donna si è creata tutta la conoscenza religiosa del passato, tutta la tendenza verso il bello e il buono. Erano le donne che trasmettevano all’umanità dei primordi la direzione morale, attingendola direttamente dalle regioni spirituali superiori.
Tuttavia, dal quarto secolo A. C. (in Grecia, Egitto, Roma) avvenne un enorme cambiamento: nel maschio fluirono potenti forze di razionalismo che andarono a sostituirsi all’azione ispiratrice del mondo femminile. L’umanità smise di essere ispirata dalle donne, e incominciò a divenire “razionale”. Perse così il contatto con il divino, la guida saggia delle femmine, per venire addestrata dalla mente maschile. Il materialismo cominciò a diffondersi…