Dalla “Scienza delle Evidenze” alla “Scienza delle Convenienze”
di Marcello Pamio
L’ennesimo scandalo nella Ricerca Scientifica, relativo alla cosiddetta “Evidence-based Medicine”: su 32 pubblicazioni scientifiche analizzate, ben 25 sono risultate oggetto di manipolazione. Stiamo parlando di una percentuale del 78%.
I promotori della Scienza, quella con la esse maiuscola o cikappiana per intendersi, stanno ultimamente passando notti assai movimentate… e non certo per il caldo africano o le zanzare.
Difficile immaginare anche la situazione di quei poveretti che hanno firmato il ridicolo “Patto trasversale per la Scienza”, perdendo tempo e denari per costituire un’associazione il cui scopo è – pensate – la “promozione e la diffusione della scienza e del metodo scientifico sperimentale in Italia al fine di superare ogni ostacolo e/o azione che generi disinformazione su temi scientifici”. Proprio così, nello Statuto scrivono: “Scienza e Metodo Scientifico”, avete letto bene… Quella che va sotto il nome di “Scienza basata sulle evidenze”.
Ma cos’è successo in questi giorni? È arrivato l’ennesimo scandalo nella ricerca scientifica, proprio relativo alla cosiddetta “Evidence-based Medicine”. La Procura di Milano ha infatti appena concluso un’indagine giudiziaria che fornisce un quadro a dir poco allucinante: mega direttori galattici (con l’abat-jour fantocciana in pelle umana… per intenderci), super professoroni e luminari della scienza, manipolavano i dati e i documenti ufficiali per intascare milioni di euro da fondi pubblici, donazioni private e raccolta del 5 per mille…