L’angusta gabbia dell’ipocrisia
“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti”. Luigi Pirandello
È sempre stato difficile in un mondo dominato dall’ipocrisia, in cui la stessa storia è sempre scaduta nella cronaca asettica di una quotidianità avvilente, parlare di un problema che ha sempre afflitto l’uomo, o meglio, quei pochi esseri umani che si sentono soffocare da un vizio appartenente alla sola specie umana e al quale spesso ci si rassegna, oppure si sfugge, cercando la solitudine o la compagnia di quella sparuta minoranza di persone che ne è esente.
Dell’ipocrisia (dal greco ὑποκρίνομαι «fingere», Ypòkrisis era l’attore e l’ipocrisia indicava la finzione dello spettacolo teatrale) si parla molto poco: forse ancora oggi è un argomento tabù, perchè molte sono le persone che dicono di detestarla, pur praticandola dalla mattina alla sera…