La Spaccatura
di Lorenzo Merlo
L’impegno di alcuni a fare presente che le cose non erano proprio come ce le raccontavano pare non abbia graffiato neppure la vernice governativa. Eppure, ci sono segni per pensarla diversamente. Piccolo campione di redenzione sociale.
Il 16 maggio 2022 ho visto La Spezia. Non erano studenti arrabbiati, facinorosi black bloc, non c’erano caschi e scudi improvvisati, né spranghe, mazze da baseball e bottiglie accese. Erano persone comuni, quelle che ci incrociano in tutte le strade tutti i giorni, con famiglia, responsabilità, rate, mutuo e anziani a carico. Non avanguardie bombarole, ma individui consapevoli fuoriusciti dall’amebico barilone del benpensiero.
Lo si capiva dai vestiti, dal taglio dei capelli, dal comportamento. Dall’età media, brizzolata e un po’ appesantita. Segni di una matrice, se possibile, di polo opposto a quello sovversivo, strumentale, extraparlamentare, provocatorio. Segni di persone e basta – loro sì la maggioranza – incapaci di violenza.
Alzavano le braccia contro il ministro della salute in visita alla città levantina. Urlavano “vergognati” perlopiù, e “assassino”. Unione spontanea di voci non organizzate, non politicizzate, facilmente dette no-vax…