La Mappa non è il Territorio
di Lorenzo Merlo
Per merito della logica, della supremazia del razionalismo, della scienza analitica, della fisica classica, siamo individui separati dal cosmo e dall’infinito. Così non ci avvediamo dell’orrore di fondo di cui siamo preda.
Capita, per strada, di chiedere informazioni sul posto a qualcuno. Gli mostri sulla mappa dove vorresti andare, lui l’afferra e inizia a farla girare, poi si ferma e guarda ancora il disegno e quindi, lasciandola perdere, indica cosa fare usando braccia e occhi e parole della sua lingua, per concludere con “non puoi sbagliare”.
La spiegazione si rivela poi del tutto insufficiente e il non puoi sbagliare mostra qualche difetto di verità. Stranamente, la storia si ripete nella maggioranza delle occasioni simili e anche il suo culmine conclusivo e rassicurante, tende a non realizzarsi mai.
Tuttavia, è altrettanto certo che il nostro consulente d’occasione non era in malafede, tutt’altro. Voleva davvero darci una mano per raggiungere la nostra meta.
Viene da chiedersi come mai accade con tanta maggiore frequenza rispetto alla quantità di ripetizione dell’esperienza, come mai a parti invertite il risultato tendenzialmente non cambia, e anche come mai la medesima infruttuosa comunicazione si realizza, sebbene in forma differente, nella maggioranza degli scambi relazionali.
Cerca, cerca, la risposta si trova…