Secondo alcuni ricercatori non dobbiamo cercare la Vita su altri Pianeti ma in altre Dimensioni
di Monica E.
L’uomo è alla continua, vana ricerca di “segni di vita intelligente” nell’Universo, ma forse dovremmo piuttosto cercarla altrove, in altre dimensioni.
Molti sostengono che il motivo per cui non abbiamo trovato altre civiltà extraterrestri, è che il nostro Universo è decisamente troppo vasto, tuttavia, altri dicono che semplicemente non stiamo guardando nella giusta direzione. Ciò significa che non dovremmo nemmeno concentrarci sulla ricerca di vita in altri pianeti, ma dovremmo piuttosto cercarla in altre dimensioni.
La Fisica delle particelle
La fisica delle particelle cerca di spiegare le origini dell’Universo e gli elementi costitutivi fondamentali della materia, studiando le particelle irriducibilmente piccole che costituiscono gli atomi. Viene spesso chiamata la “Teoria del Tutto”, lavorando verso un’unica soluzione, per spiegare come funzionano la materia e l’energia.
Nel modello standard della fisica, le particelle sono considerate puntiformi, come punti infinitamente minuscoli. Il modello standard è ancora teorico, perché c’è ancora molto che non capiamo sulla forza di gravità. La “Teoria delle Stringhe” è un altro modello di fisica, in cui invece di punti, le particelle sono in realtà minuscole stringhe, che vibrano insieme per creare massa e dimensioni. Se la teoria delle stringhe è accurata, significa che potrebbero esserci più di 10 dimensioni, invece delle quattro che siamo abituati a sperimentare: lunghezza, larghezza, profondità e tempo. Alcune di queste dimensioni potrebbero teoricamente essere luoghi in cui il Big Bang non è mai avvenuto e l’Universo ha avuto un inizio assolutamente diverso…
L’ufologo John Keel, sosteneva che l’umanità avesse effettivamente preso contatto con un’altra forma di vita intelligente, non però proveniente dallo spazio, ma da altre dimensioni: gli “ultraterrestri”. Keel teorizzò che questi esseri potessero cambiare sembianze e assomigliare a ciò che volevano, li considerava una sorta di angeli o demoni. Keel, pensava che avessero probabilmente un senso del bene e male e che fossero in grado di manipolare l’umanità. Ipotizzò anche la presenza di anomalie magnetiche che rendevano più facile la materializzazione degli ultraterrestri.
Siamo parte di un “Tutto”
Massimo Fratini, studioso di ufologia e cosmologia, in una conferenza tenutasi a Caserta il 27 Maggio 2018, ha affermato: “Siamo ad un bivio ed è ora di prendere coscienza di ciò che sta realmente accadendo. Grandi cambiamenti sono in atto da diversi anni e percepiamo che questo mondo, questa società, non ci appartiene…”. Secondo il relatore, l’Umanità è ora chiamata ad una scelta decisiva per la sua sorte e la sua evoluzione: essa è purtroppo cieca nei confronti dell’Universo che la circonda e di conseguenza, non può comprenderlo nella sua interezza… nel migliore dei casi può coglierne soltanto una minima parte.
Secondo lo studioso, è questo il reale impedimento nell’osservazione dei collegamenti che uniscono strani fenomeni, di cui, solo qualcuno ha una fugace percezione: canalizzazioni, apparizioni di misteriose entità, avvistamenti UFO e fenomeni paranormali. Forse per l’uomo è giunto il momento di “espandere” la coscienza, oltre che la conoscenza: comprendere che questa individualità è solo un’effimera illusione e che alla fine.. siamo parte di un “Tutto”…
Articolo di Monica E. – Redazione Segnidalcielo
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