Allarme sanitario: la “Sindrome di Stoccolma” ha contagiato il Mondo intero!
Secondo recenti studi dell’OMS (“Organizzazione Militanti Sovversivi”) una strana epidemia si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il pianeta, e credo ti convenga leggere attentamente questo testo, perché potresti essere già stato contagiato anche tu!
Per chi come me è del tutto ignorante in materia medica, la Sindrome di Stoccolma è una condizione psicologica nella quale una persona vittima di un sequestro, può manifestare impensabili sentimenti positivi (talvolta giungendo all’innamoramento) nei confronti del proprio sequestratore. E per quanto possa sembrare incredibile, questa patologia è stata riscontrata in intere masse di individui, che collettivamente manifestano simili sintomi.
In tutto il mondo, infatti, sono state messe in atto complesse pratiche sociali ed economiche, tali da non consentire ad alcun individuo di poter guadagnare da vivere senza partecipare a processi di alienazione, all’interno di fabbriche nauseabonde o dentro uffici grandi come scatole di fiammiferi, spesso in condizioni di sicurezza non idonee, causando più di una morte.
Quello che pare insomma come l’unico mezzo di sostentamento, è a tutti gli effetti una morte a piccole dosi, e nonostante l’innaturalezza della situazione, la maggior parte degli individui continua a considerare tutto ciò come lo stato normale delle cose – come se in realtà non fosse l’effetto di un processo artificiale costruito in lunghi tempi – determinando in questo modo, quello che possiamo considerare il più grande “sequestro di massa” della Storia dell’Uomo.
Per di più, agli occhi dei giovani laureati o dei nuovi sequestrati, il mondo lavorativo è quello che può offrire una vera emancipazione, è quello (e il solo) all’interno del quale un Uomo può diventare un individuo di significato, accettando così come assodato quell’assioma campeggiante l’ingresso di uno dei luoghi peggiori del Mondo di sempre: “Arbeit Macht Frei”.
Che il lavoro renda liberi ormai lo credono tutti, tanto che quando troviamo qualcuno disposto a rubarci i nostri giorni in cambio di pezzi di carta, lo ringraziamo e lo veneriamo, mostrando così i sintomi veri e propri della Sindrome. La situazione sta però ultimamente degenerando. In Europa, per esempio, pare che interi Paesi siano stati presi in ostaggio da emissari di un noto gruppo terroristico, la cosiddetta “Banda Canaglie Erudite”, meglio conosciuta come BCE.
I terroristi hanno inizialmente derubato e saccheggiato i cittadini di ogni avere, sottraendo loro ogni tipo di bene e servizio, dopodiché hanno inviato esponenti per compiere un vero e proprio sequestro di massa, durante il quale le vittime continuano a subire maltrattamenti di vario tipo e a perdere ulteriormente i loro averi. Tuttavia, inspiegabilmente, questo atto di inaudita violenza, è stato acclamato dalla moltitudine come una vera e propria salvezza, tanto da arrivare all’estremo sintomo della Sindrome, considerando il loro sequestratore come un liberatore. Altri invece giustificano l’accaduto, definendolo un normale e legittimo sequestro “tecnico”. Insomma, un vero caso di demenza collettiva!
Per quanto riguarda la cura, medici autorevoli quali Noam Chomsky, Slavoj Zizek e David Graeber, hanno messo in luce come molti miglioramenti possano avvenire tramite la “terapia di gruppo”. È stato riscontrato infatti che grazie all’organizzazione di movimenti, eventi largamente partecipati e con l’aiuto del confronto reciproco, la moltitudine può riuscire a realizzare un percorso di emancipazione e di maturazione, nel quale grazie ad una presa di coscienza maggiore, risulta poi in grado di riconoscere la drammatica situazione di sequestro nella quale sta vivendo.
Altri esperti suggeriscono l’assunzione di medicinali, quali “Senso Critico Spray” o “Informazione Libera” in pillole; tuttavia, tali prodotti non vengono distribuiti nelle normali farmacie, in quanto un uso massivo potrebbe spingere il paziente ad atti di boicottaggio che danneggerebbero tutte le multinazionali, incluse quelle farmaceutiche. Utili “farmaci” si possono comunque trovare occasionalmente nelle piazze delle città, all’interno delle Università o in qualche centro sociale, dove appunto vengono fornite indicazioni utili per reagire insieme, a questo disturbo psico-collettivo.
È dunque necessario che ognuno inizi sin da oggi ad auto-diagnosticarsi tale disturbo, la cui cura può avvenire senza l’intervento di alcun guru o psichiatra. Si avvisa però il gentile paziente, che i metodi curativi qui descritti, possono provocare “inaspettati stati di consapevolezza”, che di effetti collaterali ne ha assai tanti.
Fonte originale: http://www.liberarchia.net
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