Il “Giardino dell’Eden” e la Creazione dell’Uomo
Da secoli archeologi, teologi e studiosi discutono in merito alla collocazione e all’esistenza del mondo perduto per antonomasia: il biblico “Giardino dell’Eden”.
È qui, che secondo il libro ebraico della “Genesi” un tempo esisteva un paradiso. Un paradiso in cui i primi esseri umani, Adamo ed Eva, furono creati da Dio. Ma un simile paradiso, da sempre avvolto da miti e leggende, può essere stato un posto reale?
“Sappiamo che esiste una descrizione fisica di dove doveva essere situato il Giardino dell’Eden. Si dice che da lì o dalle vicinanze sorgessero 4 particolari fiumi, quindi possiamo di fatto cercarli. Due di questi fiumi, il Tigri e l’Eufrate, sono molto conosciuti. Scorrono attraverso l’odierno Iraq. Gli altri due fiumi descritti non sono molto chiari”. – Philip Coppens, autore di “The Ancient Alien Question”.
I ricercatori ora credono che il terzo fiume, conosciuto con il nome di Karun, scorra attraverso l’Iran e si unisca all’Eufrate poco a nord del Golfo Persico. Poi nel 2010 alcune immagini dal satellite rivelarono un fiume fossile, o il letto di un fiume prosciugato, chiamato Wadi Baton, che in passato scorreva nel nord dell’Arabia e si univa anch’esso all’Eufrate.
Questi 2 fiumi possono forse essere associati al Pison e al Ghion, i corsi d’acqua perduti menzionati nella Bibbia e che portano alla reale ubicazione del Giardino dell’Eden?
“Nella descrizione della Genesi si legge che ci sono 4 fiumi che formano un unico fiume. Letture molto accurate indicano che i 2 fiumi iracheni, il Tigri e l’Eufrate, e il fiume che si trova in Iran, il Karun, e il fiume fossile che si trova in Arabia, se uniti formano un solo fiume, nella parte nord del Golfo Persico. Secondo la Bibbia quel fiume scorreva nel Giardino dell’Eden. Quindi, basandomi sulle immagini e sulla lettura del testo ebraico, credo che la posizione del Giardino dell’Eden sia sotto le acque del Golfo Persico e non in superficie“. – Dott. Juris Zarins, Archeologo Università di Stato del Missouri
Gli scienziati sostengono che durante l’ultima era glaciale l’altezza delle calotte polari fosse superiore ai 3.000 metri e che il livello degli oceani fosse inferiore di 52 metri rispetto a quello odierno. Studi recenti suggeriscono che l’area del Golfo Persico sia stata una fertile pianura asciutta, delle dimensioni della Gran Bretagna e che circa 75.000 anni fa abbia fornito un rifugio ideale al di fuori dell’Africa ad alcuni dei primi esseri umani. Ma, in seguito, quando le calotte glaciali si sciolsero nel corso dei millenni, l’acqua di quello che oggi è l’Oceano Indiano inondò il terreno, formando il Golfo Persico.
“Durante quel periodo, ci furono almeno 3 episodi di enormi inondazioni in cui si sarebbe visto il livello del mare aumentare di 10-15 metri praticamente da un giorno all’altro”. – Graham Hancock, Autore “The Eater of Souls”
Una grande inondazione, forse quella descritta nella storia biblica dell’Arca di Noè, può, dunque, forse essere responsabile della scomparsa del cosiddetto Giardino dell’Eden? I sostenitori della “teoria degli antichi astronauti” non credono soltanto che ciò sia possibile, ma che si possa anche provare, studiando gli antichi testi sumeri.
La prima civiltà sumera conosciuta risale al 5.000 a.C. Il suo primo insediamento nella Mesopotamia del sud, prende il nome di “Eridu”.
“Gli antichi Sumeri hanno una storia meravigliosa. Si pensa abbiano vissuto in un’area che si trovava a sud di quella che oggi probabilmente è Sura. E il motivo per cui lo sappiamo, è perché essi dicevano di essere venuti dal mare”. – Dott. Juris Zarins, Archeologo Università di Stato del Missouri
Antiche scritture cuneiformi, sopravvissute su tavolette di argilla, suggeriscono che i Sumeri vennero condotti a Eridu dal loro dio “Enki”. I testi cuneiformi descrivono inoltre una razza aliena chiamata “Anunnaki”, che arrivando sulla Terra, creò il primo essere umano moderno.
” ‘Adamo’ in sumero, o in una forma arcaica di sumero, significa ‘piccolo insediamento rurale’. ‘Eva’ invece non è una parola sumera, ma araba e nei linguaggi semitici significa ‘colei che dà alla luce’. La parola ‘Eden’ è una parola pre-sumera e significa ‘pianura’ “. – Dott. Juris Zarins, Archeologo Università di Stato del Missouri
Secondo la “Teoria degli Antichi Astronauti” però, i resoconti sumeri si possono riferire, in realtà, a un periodo più antico e a una pianura lontana e fertile ora perduta sotto le acque del Golfo Persico.
“La domanda è: il Giardino dell’Eden era davvero una sorta di laboratorio in cui veniva creato qualcosa di ben preciso dagli antichi scienziati dell’epoca? Se l’umanità fu generata nel Giardino dell’Eden, allora di certo chiunque la stesse creando non era un essere umano, ma qualcos’altro”. – Philip Coppens, Autore “The Ancient Alien Question”
“E’ quindi possibile che il Giardino dell’Eden fosse situato qui sul Pianeta Terra? Sì! Ma era un luogo geografico preciso? Non ne sono sicuro. Personalmente propendo per l’idea che il Giardino dell’Eden fosse una sorta di ambiente protetto, situato da qualche parte in mezzo alla natura, e che di sicuro fosse una specie di laboratorio, da cui ebbe origine l’uomo moderno“. – Giorgio A. Tsoukalos, Editore “The Legendary Times” Magazine
E’ davvero possibile che i primi uomini vennero creati da esseri extraterrestri in quello che nella Bibbia viene definito come Giardino dell’Eden? Se così fosse, ne esiste la prova nelle tavolette cuneiformi degli antichi Sumeri? I sostenitori della “teoria degli antichi astronauti” credono che la risposta sia decisamente un sì, e che un’idea così straordinaria non solo sia possibile, ma che ne esistano le prove. Prove che parlano di civiltà perdute e di mondi antichi, e che non solo ci danno indizi importanti sul nostro passato, ma possono anche fornircene riguardo al nostro possibile futuro come civiltà umana.
Fonte: http://2012ladistruzione.blogspot.com/2012/08/il-giardino-delleden-e-la-creazione.html
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