Scoperta materia extraterrestre in un dente del Buddha
Sono a dir poco straordinarie le immagini di quello che è stato trovato nell’interno di un dente di 2.500 anni fa, appartenuto al maestro fondatore del buddismo, noto come il Buddha Storico: Siddharta Gautama Sakyamuni.
A sorprendere – perché scientificamente inspiegabili – sono prima di tutto i “sarira”: piccole perle incastonate nel dente e composte di una materia non presente sulla Terra, e più dura del diamante. Ma quello che si è rivelato in seguito, ingrandendo mille volte l’immagine del reperto, è obiettivamente qualcosa di incredibile e sensazionale.
I “Sarira”: la storia delle reliquie di Buddha Sakyamuni
Risale al 1056 dopo Cristo, la torre di legno più alta del mondo. La Pagoda in Legno (chiamata anche ‘Gett’), si trova nella contea di Ying, in Cina, e ha superato tutte le prove del tempo. Nel corso di ben mille anni, la pagoda (alta oltre 67 metri e costruita secondo la tradizione cinese interamente in legno e senza chiodi) ha infatti resistito a numerosi terremoti, battaglie e fulmini. Alcuni attribuiscono la longevità della pagoda alle misteriose e sacre reliquie del Buddha Storico ritrovate all’interno.
Nel 1974, durante le riparazioni della pagoda, un’insolita scoperta ha chiarito la probabile ragione della sua costruzione e destinazione: due denti appartenenti a Buddha Sakyamuni, vissuto duemila e cinquecento anni fa in India. In tutto il mondo si conoscono solo sette denti appartenuti a Buddha.
Considerato che la spietata Rivoluzione Culturale di Mao Zedong (1966-1976) ha distrutto gran parte dei tesori della tradizione cinese di inestimabile valore (storico, culturale, architettonico e soprattutto spirituale), il fatto che i denti del Buddha siano scampati ha – è proprio il caso di dire – del miracoloso.
Un gruppo di esperti del laboratorio di Anversa, diretto dal partner mondiale dell’American Gem Society, ha concluso che la materia trovata nel dente del Buddha non esiste sulla Terra. Questa sostanza letteralmente ultraterrena, è conosciuta col nome di “sarira”, e può essere trovata nelle ceneri di cremazione degli autentici maestri spirituali buddisti. I sarira sono luminosi, possono essere di diversi colori e somigliano a delle piccole perle splendenti.
Gao Bin, uno degli esperti, ha fatto sul dente del Buddha diversi test, fino a rilevare – esaminando la reliquia al microscopio ottico – numerose piccole perle sferiche. Osservando poi con un microscopio elettronico l’ingrandimento di mille volte di un sarira, è apparso qualcosa che può essere paragonato a un gruppo di quattro buddha seduti intorno ad un buddha più grande (foto sotto)!
Come se non bastasse a rendere ancor più enigmatica questa scoperta, altri risultati di laboratorio hanno rivelato che – nonostante i denti abbiano duemila e cinquecento anni – i sarira incastonati all’interno risalgono a tre miliardi di anni fa. La loro composizione è del 98,07% di carbonio, il restante è formato da zinco, antimonio e tellurio.
Per testare i reperti, è stato utilizzato un conduttore termico, e i risultati hanno mostrato la straordinaria conduttività termica di 1.000-2.600 W/(mK). Come termine di paragone, la conduttività termica del diamante è la più elevata: 1.000W/(mK) a una temperatura superiore a 100 gradi Kelvin. È stato eseguito anche un test di pressione di ben duemila tonnellate, per analizzare la suscettibilità dei sarira alla grafitizzazione, che consente di osservare la decomposizione della microstruttura della materia, ma il materiale di cui sono composti i sarira è rimasto totalmente intatto.
Spiega Gao Bin: “Il contenuto di carbonio inorganico nella composizione chimica del diamante, è del 99,98% e, tra i minerali esistenti in natura, è l’unica sostanza composta di un solo elemento”. Lo scienziato ha aggiunto che esistono decine di milioni di specie di cristalli naturali e artificiali, tutti racchiudibili in sette categorie. Una di queste è il sistema cristallino esagonale a cui appartengono i sarira.
Oltre cinquant’anni fa, è stata scoperta una nuova forma di diamante, la “lonsdaleite”, dal nome della mineralogista Kathleen Lonsdale, in un meteorite schiantatosi in Arizona. Dopo una serie di test, Gao Bin ha trovato che la struttura del sarira trovato nel dente del Buddha, è simile a quella della lonsdaleite, ma è necessario effettuare ulteriori verifiche.
Gli esperti hanno confermato che i sarira sono fatti del materiale più duro mai trovato sul nostro pianeta,e li hanno definiti “indistruttibili”. È stato accertato, inoltre, che la materia di cui sono composti non solo non si trova sulla Terra, ma non può nemmeno essere fabbricata dall’uomo, nemmeno con la tecnologia più avanzata attualmente raggiunta dall’uomo. Le reliquie del Buddha sono state infatti oggetto di diversi esami più approfonditi, tra cui i raggi infrarossi, che hanno escluso una fabbricazione umana.
Articolo in inglese: “Buddha’s tooth contains otherworldly matter. Expert reveals surreal close-up image”
Traduzione di Francesca Saba
Fonte: https://www.epochtimes.it/news/scoperto-un-dente-del-buddha-storico-contiene-materia-extraterrestre/
Stupefacente!Cio’ vuol dire che in questa galassia non siamo i soli esseri ad abitare il pianeta terra.