Esercizi di preparazione alle OBE, durante il sogno
Questo è un esercizio eccellente per stabilizzare la percezione. E’ anche l’approccio più naturale verso le OBE, perché lavora direttamente con i sogni. Parte dal presupposto corretto, che le OBE avvengano già naturalmente mentre dormiamo, ma che noi generalmente non ce ne ricordiamo. Piuttosto che creare un’OBE in modo diciamo “artificiale”, perciò, è più facile cercare di essere consapevoli del fenomeno mentre esso accade naturalmente nel sogno. E questo è possibile con esercizi mirati a questo scopo.
Modello G
1. Prima di addormentarti, datti il comando con pensieri e immagini mentali, di trovare e guardare le tue mani durante il sogno. Immagina di alzare le mani a livello degli occhi. Questo è un esercizio di concentrazione, che induce il sogno lucido. Se riesci infatti a ricordarti di trovare le mani durante un sogno, saprai con certezza che stai sognando.
2. Quando troverai le tue mani, dovrai però ricordarti del perché lo stai facendo.
3. Se ti svegli di a te stesso che ricomincerai a sognare.
4. Rompi le tue abitudini nell’addormentarti: per esempio se sei abituato a dormire sul fianco, resta invece supino, finchè non ti addormenti. Questo è il messaggio per far partire l’OBE.
5. Stabilizza il sogno. Ricordati che la differenza tra un sogno lucido e un’OBE, è che l’ambiente circostante resta stabile in quest’ultima. I sogni, anche quelli lucidi, cambiano e mutano continuamente, mentre la scena durante un’OBE non cambia, fino a quando non sei tu a deciderlo, andandotene. Stabilizza quindi il sogno, scegliendo tre o quattro oggetti nella scena, e mantenendoli nella tua consapevolezza, senza lasciarli dissolvere. Se gli oggetti incominciano a cambiare, riporta di nuovo l’attenzione alle mani, riconcentrandoti su di esse. Quando gli oggetti non cambiano più, vuol dire che, finalmente, sei entrato in un’esperienza fuori dal corpo.
6. Per affinare il tuo controllo, cerca ora di viaggiare verso altri luoghi. Muoviti inizialmente nelle vicinanze, spostandoti poi sempre più lontano, verso altri posti, altre nazioni. Nello spazio silenzioso scopri la magia della Luna e lascia che sia la tua guida interiore a condurti.
Ricordati comunque, che non devi necessariamente usare queste tecniche, per indurre un’OBE. Le tecniche vanno usate come delle guide, non come regole. Resta quindi aperto a nuove tecniche e scorciatoie. Se, ad esempio, bypassi lo stadio dei colori e delle immagini statiche, non tornare indietro solo perché avevi sentito o letto che il processo doveva avvenire in quel modo. Puoi anche di proposito unire diverse tecniche, o anche trovare e inventare le tecniche migliori per te.
Praticando queste tecniche, tieni presente che in realtà quello che stai cercando veramente di fare, è di arrivare ad avere un’esperienza di uscita dal corpo. Facendo così svilupperai un intento preciso e concreto verso le OBE, che agirà come veicolo verso di esse. Quando allinei la tua energia con delle idee chiare sui tuoi propositi, consolidi infatti l’energia stessa. Modellare e focalizzare quest’energia, ti porta ad avere l’esperienza. Più esatta e determinata sarà la tua ricerca, più potere avrà il tuo intento. Una volta poi che avrai consolidato il tuo intento, potrai anche interrompere gli esercizi, perché avrai ormai i mezzi idonei, per indurre un’OBE autonomamente.
Tratto da: Traveling with Power
di Ken Eagle Father
Hampton Roads Publishing Company, Inc
traduzione: Aldo Tura
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