Globalizzazione e Digitalizzazione
di Fiorenzo Fraioli
Da qualche tempo circola inquietudine in merito ad una crescente accelerazione tecnologica, in particolare nel campo digitale, descritta come fonte di pericolo per la democrazia.
Da Alberto Micalizzi (“L’ultimo pugno di dollari: il Fedcoin”) a Paolo Barnard (“Dovete tutti poter capire cosa vi sta arrivando addosso. Blockchain spiegato alla zia”), solo per citare due blogger tra i molti che stanno lanciando l’allarme, l’impressione che si rischia di ricavare da tali scritti è che il motus primus dei cambiamenti in corso, invero straordinari, sia lo sviluppo tecnico, in primo luogo la digitalizzazione, grazie al controllo della quale potentissimi gruppi privati, ultimamente anche statali, stanno ridisegnando i rapporti sociali ed economici.
Questa lettura non è infondata, ma rischia di essere troppo univoca perché pone in ombra il più complesso rapporto tra la politica e lo sviluppo tecnico, contribuendo, magari involontariamente, a rafforzare un’interpretazione che vede la globalizzazione, processo politico per eccellenza, come una conseguenza automatica del progresso tecnico…